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DOMANI A NEW YORK LA PARATA DELL'ORGOGLIO ITALIANO GUIDATA DA 100 SCRITTORI, IN TESTA GAY TELESE: "SE NON SIAMO GANGSTER NON CI CONSIDERANO" - TANTE, TROPPE STATUE DI COLOMBO SONO STATE VANDALIZZATE PERCHÉ “STERMINATORE DI NATIVI“ - AD ESASPERARE LE DIVISIONI CI SI È MESSO ANCHE TRUMP CHE HA RIAFFERMATO “L'AMICIZIA CON L'ITALIA” ONORANDO LA FIGURA DI COLOMBO “UNIFICATORE DI CONTINENTI”

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1 - A NEW YORK LA PARATA DELL'ORGOGLIO ITALIANO GUIDATA DA 100 SCRITTORI, IN TESTA GAY TALESE

Anna Lombardi per La Repubblica

 

GAY TALESE

Gay Talese rispolvererà il Panama per l' occasione. L' autore di leggendari libri inchieste, a 85 anni sarà il decano dei cento scrittori italoamericani che si preparano a sfilare domani lungo la Fifth Avenue a Manhattan, alla testa della tradizionale parata del Columbus Day. Con lui, i più celebri nomi della letteratura italiana d' oltreoceano: da Lorenzo Carcaterra, il romanziere di quello Sleepers portato al cinema da Brad Pitt e Robert De Niro, a David Baldacci, autore di bestseller con 110 milioni di libri venduti nel mondo.

 

GAY TALESE

E poi la giallista Lisa Scottoline, l' icona della tv Maria Bartiromo (cui perfino Joey Ramone dedicò una canzone) e l' editorialista de La Stampa, ex direttore del Tg1 e del Sole24 Ore, Gianni Riotta. Ad invitarli, Leonard Riggio, fondatore ed ex Ceo di Barnes & Noble, la catena di libreria che solo Amazon ha spodestato dal tetto del mondo, "Gran maresciallo", cioè ospite d' onore dell' edizione di quest' anno. Che presentando la parata è andato dritto al sodo: «L' America non ha riconosciuto abbastanza il contributo degli italoamericani al suo patrimonio letterario. Per questo li ho invitati a sfilare con me».

 

LORENZO CARCATERRA

Neppure lui si aspettava una risposta così massiccia. Sarà infatti una marcia mai vista prima, quella degli autori italoamericani: vuole rompere con gli stereotipi di tanti, qui in America, per i quali la Parade ancora rappresenta la cultura italoamericana nell' ambito di una manifestazione finita sotto accusa.

 

DAVID BALDACCI

Sì, perché l' infuocata polemica sui simboli di sopraffazione razzista esplosa in America quest' estate ha travolto perfino lo scopritore di questa stessa terra: messo all' indice come «sterminatore di nativi» insieme al generale Lee e al ginecologo Sims che faceva esperimenti sugli schiavi.

 

Tante, troppe statue di Colombo sono state vandalizzate. E le polemiche hanno spinto il sindaco (italoamericano) di New York Bill de Blasio a creare una commissione per individuare i monumenti da rimuovere. Los Angeles ha preso una decisione altrettanto clamorosa: dal 2019 il Columbus Day sarà sostituito dalla "giornata delle popolazioni indigene", affiancata dalla celebrazione del "patrimonio italiano".

riotta gianni

TRUMP

 

Ad esasperare le divisioni ci si è messo anche Donald Trump che ieri, glissando sulle polemiche, ha riaffermato «l' amicizia con l' Italia» onorando la figura di Colombo «unificatore di continenti»: senza però prendere le cautele di Obama, che pur riconoscendo il valore dell' eredità del navigatore, aveva ricordato le conseguenze del suo viaggio sui nativi. Per questo anche fra gli scrittori non mancano le defezioni.

STATUA COLOMBO DECAPITATA USA

 

Nicholas Matros, dell' Italian American Writers Association, in una lettera ha esortato i colleghi «a rifiutare l' invito. Gli immigrati italoamericani non hanno nulla a che fare con Colombo ». La poetessa lesbica Annie Lanzillotto, al contrario, ha accettato proprio in nome della diversità. «Esserci» racconta alla rivista online AmNy «mostrerà la nostra diversità progressista. Io sfilerò con un cartello che prende in giro le T-shirt vendute a Little Italy con su "Kiss me, I am Italian".Ci ho scritto "Read me, I am Italian". Leggetemi, sono italiana».

 

SFREGI STATUE USA

 

2. GAY TALESE: "SE NON SIAMO GANGSTER NON CI CONSIDERANO"

Anna Lombardi per La Repubblica

 

Gay Talese

«Sarò solo uno dei tanti» si schermisce burbero Gay Talese prima di cedere all' entusiasmo: «Certo che è un grande riconoscimento per gli scrittori italoamericani. Sono onorato di questo invito». Lo scrittore figlio di un sarto immigrato nel New Jersey da Maida, Calabria, a 85 anni è l' autore italoamericano più celebre.

 

Precursore insieme a Tom Wolf di quello che sarebbe passato alla storia come "New Journalism" ha raccontato la saga della sua famiglia in libri come Onora il Padre e Ai figli dei figli. È la prima volta che scrittori italoamericani partecipano alla parata del Columbus Day.

 

columbus day

È un riconoscimento importante?

«Certo che lo è. Nel 1993 pubblicai sulla prima pagina della New York Times Book Review un articolo che s' intitolava: "Dove sono gli scrittori italoamericani?". Il nostro contributo letterario è sempre stato misconosciuto. I giornali americani hanno dato poca attenzione agli italiani, a meno che non si trattasse di gangster».

Columbus Day

 

L' invito alla parata è il segnale che le cose sono cambiate?

«Io le vedo sempre uguali. Gli scrittori italoamericani celebri, come i giornalisti e i direttori di giornale, sono pochi. La novità è che quest' anno a capo della parata hanno chiamato un uomo di cultura come Leonard Riggio. Che ha fatto fortuna con i libri invece che con le auto come Lee Iacocca alla Ford. Riggio ha sempre promosso la letteratura: ammiro che abbia esteso l' invito agli scrittori. Le altre comunità lo fanno da tempo: afroamericani, ebrei, gay».

 

Columbus Day

C' è chi vuole cancellare la parata. E De Blasio ha creato una commissione per decidere se lasciare al loro posto le statue di Colombo.

«Chi si cura del sindaco de Blasio? È una polemica stupida: mi irrita. Le statue di Colombo hanno tutto il diritto di restare al loro posto.

 

Quanto alle altre, se la prendano con i confederati. E che dire allora di Roosevelt che durante la seconda guerra mondiale mandò al fronte battaglioni dove i neri erano segregati? Abbattiamo anche le sue statue?».

BILL DE BLASIO LA FESTA DOPO LELEZIONE A SINDACO DI NEW YORK Columbus Day