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Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm che elenca i negozi e gli uffici dove si potrà entrare senza green pass base dal 1° febbraio fino al 31 marzo 2022. Il decreto entrato in vigore il 7 gennaio scorso aveva infatti reso obbligatorio avere almeno un tampone antigenico valido 48 ore oppure molecolare valido 72 ore per entrare nei negozi e negli uffici aperti al pubblico. Sono state però previste alcune eccezioni legate alla vendita di prodotti essenziali e allo svolgimento di attività «urgenti e indifferibili». Il 1° febbraio scatta anche l’ultimo termine per vaccinarsi per gli over 50 che lavorano. Si completa così lo schema del governo che esclude dalla vita sociale i no vax, obbligati comunque a fare il tampone per lavorare se hanno meno di 50 anni.
Supermercati e alimentari senza limitazioni
Non servirà il green pass base per entrare in tutti i negozi che vendono «in prevalenza prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari)» ma è «escluso il consumo sul posto» a chi non ha la certificazione. Libero anche l’accesso ai mercati all’aperto, nei negozi per il commercio al dettaglio di prodotti surgelati.
Il governo ha chiarito che l’accesso libero a tutti questi «esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie».
Libera vendita per medicinali e occhiali
Non dovrà avere il green pass base chi entra nei negozi che vendono al dettaglio medicinali «quindi farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati nella vendita di medicinali non soggetti a prescrizione medica» e quelli di «articoli igienico-sanitari».
Si potrà entrare liberamente anche dove si vendono «articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati» e nei negozi di ottica.
Nessuna restrizione per il «commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati» ma anche per i carburanti e per i combustibili per riscaldamento e uso domestico.
MARIO DRAGHI E IL GREEN PASS BY OSHO
Denunce e testimonianze senza certificato
Il green pass base non sarà necessario per entrare negli uffici aperti al pubblico delle Forze di polizia e delle polizie locali per «attività istituzionali indifferibili, oppure di prevenzione e repressione degli illeciti» quindi denunce o testimonianze. Negli uffici giudiziari è consentito l’ingresso senza certificazione «esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunce da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata».
Almeno il tampone per banche, uffici pubblici, posta
Il green pass base è obbligatorio per entrare nelle filiali e negli uffici delle banche, negli uffici postali e in tutti gli altri aperti al pubblico. Dunque sarà obbligatorio mostrarlo anche per ritirare la pensione (tenendo comunque conto che i pensionati, quindi i cittadini over 50, sono sottoposti all’obbligo vaccinale).
Certificazione obbligatoria anche per entrare nei tabaccai. La scelta è stata fatta anche perché all'interno di alcune tabaccherie ci sono slot machine e altre macchine per il gioco.
Non serve invece il green pass per gli acquisti nelle edicole all’aperto, è obbligatorio in quelle al chiuso.
Dal 15 febbraio obbligo vaccino per over 50 che lavorano
Il 1° febbraio è l’ultimo giorno utile per vaccinarsi per gli over 50 che devono andare a lavorare. Il 15 febbraio scatta l’obbligo di esibire il green pass rafforzato sui luoghi di lavoro.
L’obbligo riguarda la prima dose, il richiamo e la dose booster.
Per gli over 50 che non rispettano l’obbligo sono previsti 100 euro di sanzione.
Per i lavoratori over 50 scatta la sospensione da funzioni e stipendio. Chi viene sorpreso in ufficio senza green pass rischia la multa da 600 a 1.500 euro. In caso di «reiterata violazione» la sanzione è raddoppiata.
Il green pass vale sei mesi
Dal 1° febbraio il green pass rafforzato — che viene rilasciato soltanto a guariti e vaccinati — ha validità sei mesi.
Vuol dire che trascorsi sei mesi dall’ultima somministrazione di vaccino o dal certificato di guarigione la certificazione verde perde validità e quindi non sarà più riconosciuta dal sistema C-19. Il green pass rafforzato serve per svolgere tutte le attività sociali, fare attività sportiva, andare in albergo, prendere gli impianti di risalita per lo sci.
Nelle regioni che sono in fascia arancione chi ha il green pass rafforzato non deve rispettare le restrizioni previste e può uscire dal comune di residenza.
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