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E’ MORTO “FACCIA DA MOSTRO” - GIOVANNI AIELLO, L’EX POLIZIOTTO DELLA SQUADRA MOBILE DI PALERMO, E’ MORTO MENTRE CERCAVA DI PORTARE A RIVA LA SUA BARCA - FU COINVOLTO NELLE INDAGINI SULLO STRAGISMO MAFIOSO DI VIA D’AMELIO E DI CAPACI - ALCUNI PENTITI LO HANNO DESCRITTO COME AGENTE DEI SERVIZI

Alessia Candito e Salvo Palazzolo per www.repubblica.it

 

GIOVANNI AIELLO GIOVANNI AIELLO "FACCIA DA MOSTRO"

E' morto stamani stroncato probabilmente da un malore Giovanni Aiello, l'ex poliziotto della squadra mobile di Palermo, conosciuto alle cronache come "Faccia da mostro" e al centro di alcune vicende controverse. L'uomo, che da anni viveva a Montauro, sulla costa ionica catanzarese, è deceduto tra i bagnanti mentre cercava di portare a riva la propria barca. Dopo avere tirato su l'imbarcazione assieme ad altri bagnanti che lo hanno aiutato Aiello si è accasciato.

 

GIOVANNI AIELLO GIOVANNI AIELLO "FACCIA DA MOSTRO"

Il nome di Aiello è stato più volte associato alle stragi di via D'Amelio e di Capaci, ma anche agli omicidi del vicequestore Ninni Cassarà e del poliziotto Antonio Agostino. Ufficialmente era un ex poliziotto in pensione,  alcuni pentiti lo hanno descritto come un agente dei servizi segreti, ma Aisi e Aise hanno sempre smentito una sua appartenenza all'intelligence. Di un uomo con il volto deturpato, "una faccia da mostro", aveva parlato per primo il boss confidente Luigi Ilardo al colonnello Michele Riccio, a metà degli anni Novanta.

 

GIOVANNI AIELLO   GIOVANNI AIELLO

"E' coinvolto nei delitti più strani di Palermo". Su Giovanni Aiello hanno indagato quattro procure: Palermo, Caltanissetta, Catania e Reggio Calabria. L'ex poliziotto è stato accusato di avere avuto un ruolo nell'omicidio dell'agente Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, ma l'inchiesta non ha trovato riscontri, la procura di Palermo aveva chiesto di archiviare la posizione di Aiello per prescrizione.

GIOVANNI AIELLOGIOVANNI AIELLO