
DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA…
Tra la primavera-estate del 2015 e un paio di mesi fa alcune delle ragazze imputate o indagate nel procedimento Ruby ter sarebbero andate, a più riprese, ad Arcore a chiedere ancora soldi a Silvio Berlusconi. E l’ex premier avrebbe dato ordini al suo ragioniere di fiducia, Giuseppe Spinelli, di versare il denaro alle giovani.
È quanto emergerebbe, da quanto si è saputo, da una testimonianza dello scorso dicembre dello stesso Spinelli sentito dai pm nel nuovo filone del caso Ruby ter, in cui l’ex premier è stato nuovamente iscritto per corruzione in atti giudiziari.
Spinelli, da quanto si è appreso, fa i nomi di almeno 13 giovani a cui avrebbe dato ancora soldi, prevalentemente in contanti: Ioana Amarghioale, Manuela Ferrera, Iris Berardi, una delle gemelle De Vivo, Aris Espinosa, Barbara Guerra, Giovanna Rigato, Miriam Loddo, Raissa Skorkina, Alessandra Sorcinelli, Silvia Trevaini, Elisa Toti, Ioana Visan. Tra l’altro, Spinelli avrebbe chiesto, a un certo punto, a Berlusconi anche un periodo di «pausa» sulle consegne.
I RACCONTI
E tra gli atti della procura spuntano anche i racconti di alcune ragazze. Come quello di una delle due gemelle Ferrera: «Le altre vanno a fare shopping da Dolce e Gabbana e noi, invece, niente», si sarebbe lamentata Manuela Ferrera, tra le ospiti delle serate ad Arcore e che avrebbe ricevuto denaro in contanti fino a qualche mese fa da Giuseppe Spinelli, il ragioniere di Silvio Berlusconi, incaricato di consegnare i contanti alle ragazze.
È la sintesi di un passaggio del racconto dello stesso Spinelli, sentito come teste dai pm di Milano Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. Tra le 13 ragazze, alcune delle quali indagate e altre già imputate, che avrebbero continuato a beneficiare degli «aiuti» del leader di Forza Italia ci sarebbe Aris Espinoza alla quale avrebbe pagato l’affitto di casa senza però corrispondere altri compensi in contanti e Manuela Ferrera alla quale fino allo scorso autunno avrebbe versato in totale 35/40 mila euro.
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