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Giacomo Perra per Il Messaggero
L’impiego è ben retribuito (la paga è di 55 euro all’ora) e, come ha ben precisato Laura Smith, colei che si è inventata questa originale opportunità professionale, assolutamente dignitoso e serio. "E' ormai un servizio popolare a Londra”, ha spiegato alla stampa la donna, che ha anche raccontato come l’idea di far lavorare le colf spogliate sia nata il giorno in cui il suo domestico, naturista convinto, le chiese di poter compiere le sue mansioni nudo.
"Non c’è nulla di sessuale”, ha aggiunto la Smith. “Si tratta solo di un servizio per la comunità nudista. Forniamo un tipo di esperienza indimenticabile che vi farà tenere il sorriso sulle labbra per un'intera settimana".
Nata due anni fa a Londra e ormai conosciuta in tutta la Gran Bretagna, Naturist Cleaners offre ai suoi utenti diversi tipologie di prestazioni: una più soft in cui è solo il padrone di casa a mostrarsi come mamma l’ha fatto, una seconda in cui è invece la collaboratrice a doversi svestire, e una terza, quella più intrigante e per cui la ditta sta cercando forze nuove, in cui la nudità è tanto del cliente quanto dell’impiegata.
A prescindere dall’opzione scelta, in ogni caso, per chi decide di usufruire del servizio vige una regola ferrea: guardare ma non toccare. Durante l’orario di lavoro, infatti, oltre che scattare foto, è assolutamente vietato tentare l’approccio fisico con le ragazze.
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