il manoscritto ritrovato di giacomo leopardi

CARO MI FU QUEST'ERMO GIACOMO - RITROVATO A NAPOLI UN MANOSCRITTO INEDITO DI LEOPARDI, SCRITTO QUANDO AVEVA 16 ANNI - SI TRATTA DI UN QUADERNETTO FORMATO DA QUATTRO MEZZI FOGLI CON UNA LUNGA LISTA ALFABETICA DI AUTORI ANTICHI E TARDO ANTICHI (CIRCA 160), SEGUITI DA UNA SERIE DI RIFERIMENTI NUMERICI (OLTRE 550) - IL VOLUME SARÀ PRESENTATO DOMANI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI, NELLA SALA RARI…

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Emanuela Minucci per www.lastampa.it

il manoscritto ritrovato di giacomo leopardi

 

Una scoperta da far girare la testa. Un manoscritto giovanile, inedito, di un Leopardi appena sedicenne, ma che già rivela in sé – sia nella grafia sia nella profondità dello sguardo letterario – il dna del sublime poeta dell’Infinito.

 

Dal Fondo Leopardiano conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli è tornato alla luce un suggestivo autografo del giovane Giacomo Leopardi, con ogni probabilità del 1814, in cui studia la figura di Flavio Claudio Giuliano, l'ultimo sovrano latino dichiaratamente pagano, soprannominato Giuliano l'Apostata. Il manoscritto, passato finora inosservato ed inedito, è stato identificato dagli studiosi Marcello Andria e Paola Zito che ne hanno curato la pubblicazione per i tipi della casa editrice Le Monnier Università.

 

giacomo leopardi

Quattro mezzi fogli

Si tratta di un «quadernetto» formato da quattro mezzi fogli, ripiegati nel mezzo in modo da ottenere otto facciate, recanti una lunga e fitta lista alfabetica di autori antichi e tardo antichi (circa 160 i lemmi), ciascuno dei quali seguito da una serie di riferimenti numerici. (oltre 550 nel complesso). E' uno scritto di Leopardi appena sedicenne, assiduo frequentatore della biblioteca paterna del conte Monaldo nel palazzo di famiglia a Recanati, che realizza un accurato e capillare spoglio dell'opera omnia di Giuliano imperatore, ricorrendo all'autorevole edizione di Ezechiel Spanheim, apparsa a Lipsia nel 1696.

 

Giacomo, che soltanto l'anno prima ha cominciato a studiare il greco da autodidatta, perlustra assiduamente i migliori esemplari della biblioteca paterna, l'autografo ci mostra come benché giovanissimo Leopardi è già uno studioso provveduto e curioso ed abbia già un accurato metodo di lavoro, che rappresenterà la caratteristica costante del percorso leopardiano.

 

La passione per l’imperatore neoplatonico

giacomo leopardi

Gli anni in cui il giovane Leopardi si accosta alla lettura di Giuliano rappresentano una tappa significativa nel percorso di rivalutazione della figura dell'Apostata, per lungo tempo offuscata dalla condanna pressoché unanime degli storici della fino alla metà del XVI secolo e riscoperta nel Settecento ad opera soprattutto degli illuministi (Montesquieu, Diderot, Voltaire) ma accolta in Italia, fra attestazioni di stima e dichiarata ostilità.

 

Richiami all'opera dell'imperatore filosofo neoplatonico ricorreranno anche in seguito nell'opera leopardiana: in particolare nelle Operette morali (nei Detti memorabili di Filippo Ottonieri) e nello Zibaldone, in alcune esercitazioni di carattere filologico. Il volume Leopardi e Giuliano imperatore. Un appunto inedito dalle carte napoletane si presenta a Napoli alla Biblioteca Nazionale - Sala Rari - domani (martedì 3 maggio), alle ore 16, con interventi di Maria Iannotti, Giulio Sodano, Francesco Piro, Rosa Giulio.

Giacomo Leopardi - La Biblioteca di Palazzo Leopardi a Recanati

 

L'inedito conferma l'importanza della raccolta leopardiana napoletana che si presenta sempre più completa, mettendo a disposizione degli studiosi un panorama integrale dell'opera di Giacomo Leopardi. Il volume approfondisce il senso del binomio di Giacomo Leopardi e l'Apostata, in una prospettiva interdisciplinare attraverso i saggi di Marcello Andria, Daniela Borrelli, Maria Luisa Chirico, Maria Carmen De Vita, Stefano Trovato, Paola Zito che conducono le loro riflessioni sul piano storico -filosofico dal IV secolo d.C. all'Illuminismo e oltre, nonché sul piano filologico indagando nelle pieghe di un tessuto lessicale e concettuale denso e significativo.

 

Giacomo Leopardi Giacomo Leopardi - Particolare della Biblioteca di Palazzo Leopardi a Recanati_giacomo leopardi sul letto di morte