giorgio armani

CHI È IL “SIGNOR NESSUNO”, L’INVISIBILE CONSULENTE DI GIORGIO ARMANI? - LO SCORSO APRILE, QUANDO LO STILISTA SI È PRESENTATO DAL NOTAIO PER LA CONSEGNA DEL TESTAMENTO, CON LUI C’ERA IL MISTERIOSO SIGNOR LUIGI CHIAPPARINI - DI LUI SI HANNO POCHE NOTIZIE: VIVE NELLA PROVINCIA MILANESE ED È UN PRIVATE BANKER DI CREDIT SUISSE, CONSULENTE DI “RE GIORGIO” DAGLI ANNI ’90 - CHIAPPARINI RACCONTA DI ESSERE STATO DAL NOTAIO TRE VOLTE E AGGIUNGE: “SONO UN SIGNOR NESSUNO E TALE VOGLIO RIMANERE…”

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Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi e Mario Gerevini per il "Corriere della Sera"

 

giorgio armani by andy warhol

È sabato mattina 5 aprile 2025 quando Giorgio Armani si presenta dal notaio Elena Terrenghi a Milano e consegna il suo testamento segreto, «scritto in parte con mezzi meccanici e in parte di suo pugno». Due testimoni assistono alla consegna dei 6 fogli di carta bianca A4 e due piantine di proprietà immobiliari (Antigua e Pantelleria) «tra loro uniti con punto metallico e sigillati».

 

Chi sono i testimoni che assistono alla consegna delle ultime volontà di Armani? Il primo è il contitolare dello studio notarile: Ruben Israel. Il secondo è uno sconosciuto signore di 73 anni di un paesino del milanese vicino a Legnano […] il misterioso signor Luigi Chiapparini, il secondo teste. La procedura iniziata alle 10.45 si chiude alle 10.58 con la firma dei quattro presenti.

GIORGIO ARMANI

 

È un passo fondamentale per re Giorgio che con questo secondo testamento decide a chi attribuire beni personali (ville, opere d’arte, investimenti ecc.) per almeno 3 miliardi di valore. Intorno a lui i due notai e il signor Luigi.

Ma chi è? Perché è lì in un momento così importante e di estrema riservatezza? Di lui il verbale della riunione riporta solo data di nascita e domicilio, a San Giorgio su Legnano. Niente social, sul web poco o nulla, foto zero.

giorgio armani

 

Quel poco porta all’albo dei consulenti finanziari. Si comincia a intravedere il profilo del private banker, un gestore di patrimoni privati. Negli anni Novanta era alla Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. Poi dal 1999 passa al Credit Suisse (oggi Ubs). Ed è proprio da conti del Credit Suisse che partono alcuni dei lasciti milionari di Armani ad amici e collaboratori.

 

Andiamo a San Giorgio, paese di Chiapparini: non è conosciuto, si capisce che fa vita riservata. Quartiere residenziale, villetta elegante senza eccessi, giardino curato. Suoniamo, Chiapparini esce, guardingo. «Sono un signor nessuno e tale voglio rimanere, non sono mai apparso da nessuna parte».

giorgio armani e la giacca destrutturata

 

Detto questo afferma che come consulente finanziario il rapporto con Giorgio Armani «nasce negli anni Novanta». Il trait d’union è Vittorio Terrenghi, commercialista storico dell’imprenditore e padre di Elena. Negli anni, e passando alla rete della banca svizzera Credit Suisse, Chiapparini è diventato un money manager di fiducia di Armani.

 

Uno dei pochi professionisti al di fuori del cerchio ristretto di famiglia e collaboratori. «Spesso il mio tramite con Armani era Nicoletta Giorgino», che si occupava degli affari personali dello stilista. Armani aveva diverse banche con cui lavorava, secondo Chiapparini, ma le due di riferimento erano appunto, Credit Suisse-Ubs e poi Intesa Sanpaolo, banca depositaria, tra l’altro, del pacchetto EssilorLuxottica pari al 2% (2,4 miliardi di valore in Borsa).

 

«Sono stato tre volte dal notaio», aggiunge il private banker. Dunque è presumibile che ci siano stati diversi aggiustamenti del testamento prima di arrivare alla versione che è stata depositata ad aprile.

 

michele morselli e giorgio armani 4

[…] Armani aveva diversi conti personali. Attingendo da questi lo stilista ha destinato 33,95 milioni a persone vicine. C’è innanzitutto il «pacchetto» a favore di Michele Morselli: circa 2 milioni in Btp, scadenza 2024 e altri 30 milioni «contabilizzati nella mia gestione», scrive lo stilista, con scadenza 2029 e cedola del 3,85%.

 

Sempre in Credit Suisse ci sono altri Btp per 500 mila euro che Armani ha destinato a Elisa Di Ceglia, figlia di Giorgino, la collaboratrice scomparsa pochi anni fa.

 

Ad Angelo Bonsignore, dell’Ufficio stile, l’imprenditore ha invece destinato altri Btp per 925 mila euro e analogamente 480 mila euro, sono arrivati a Black Graeme Leslie, stilista britannico.

giorgio armani aggiusta i capi in vetrina nel suo negozioandrea camerana, alexa e giorgio armanigiorgio e rosanna armanisilvana armani con giorgio armani e leo dell’orcoleo dell'orco giorgio armani

michele morselli e giorgio armani 2