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VECCHIO SCARPONE! – IN ANDALUSIA, NEL SUD-OVEST DELLA SPAGNA È STATA TROVATA LA SCARPA PIÙ ANTICA D'EUROPA: UN SANDALO INTRECCIATO CON ERBA DI 6MILA ANNI FA - SECONDO I RICERCATORI È COMPOSTO DA DIVERSI TIPI DI ERBA, UNITI A PELLE E CALCE - LA SCARPA RISALIREBBE AL NEOLITICO E SAREBBE PIÙ ANTICA RISPETTO A QUELLE DI CUOIO, SCOPERTE IN UNA GROTTA IN ARMENIA NEL 2008, DATATI 5.500 ANNI FA...
(AGI) - La scarpa più antica d'Europa, un sandalo intrecciato con erba di 6mila anni fa, è stata rinvenuta in Andalusia, alla Cueva de los Murcielagos, o Grotta dei Pipistrelli, nel Sud-Ovest della Spagna. Lo riferisce la Bbc precisando che la bassa umidità e i venti freddi nella grotta hanno mantenuto i sandali insolitamente ben conservati.
Secondo i ricercatori che hanno analizzato i sandali con nuove tecnologie, nella loro struttura contengono diversi tipi di erba, uniti ad altri materiali quali pelle e calce. In base alla datazione stabilita, risalirebbero al neolitico, diventando cosi' le scarpe più antiche rispetto a quelle di cuoio, scoperte in una grotta in Armenia nel 2008, datati 5.500 anni fa.
Questo prezioso ritrovamento non è l'unico fatto nella celebre grotta spagnola dei pipistrelli, saccheggiata dai minatori nel 19 secolo. In quel luogo è stato scoperto un vero e proprio bottino di oggetti antichi, tra cui cestini e una serie di strumenti. Gli oggetti in questione "costituiscono l'insieme più antico e meglio conservato di materiali in fibra vegetale finora conosciuto nell'Europa meridionale", ha detto la coautrice dello studio Mari'a Herrero Otal. "La diversita' tecnologica e il trattamento delle materie prime documentati evidenziano l'abilita' delle comunita' preistoriche", ha sottolineato l'esperta.
Le nuove tecniche di datazione utilizzate hanno mostrato che la collezione di 76 oggetti trovati nella grotta era di circa 2 mila anni più antica di quanto si pensasse in precedenza, con alcuni risalenti addirittura a 9 mila anni fa. Secondo gli autori di questo studio, la grotta fu visitata per la prima volta nel 1831 da un proprietario terriero che raccolse guano di pipistrello, o escrementi, utilizzati per produrre fertilizzanti. Meno di due decenni dopo, lo stesso luogo fu sfruttato dai minatori che, mentre scavavano nella grotta, scoprirono una galleria contenente cadaveri parzialmente mummificati, cesti, strumenti di legno, denti di cinghiale e un diadema d'oro, un pezzo unico.
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