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"È TENUTO IN CONDIZIONI MEDIEVALI" – L’AVVOCATO DI HARVEY WEINSTEIN FRIGNA IN AULA, LAMENTANDO CHE L’EX MAGNATE DI HOLLYWOOD VIENE TENUTO IN UNA CELLA "NON IGIENICA E FETIDA": "HA 70 ANNI. SONO PREOCCUPATO CHE POSSA AVERE UN INFARTO O UN ICTUS" - A LOS ANGELES, TESTIMONIERÀ ANCHE L'ATTRICE ITALIANA AGGREDITA DA WEINSTEIN NEL FEBBRAIO 2013. SU DI LEI C'È IL MASSIMO RISERBO, MA DAGOSPIA, NEL GENNAIO 2020, AVEVA RIVELATO IL SUO NOME (MAI SMENTITO): EUGENIA CHERNYSHOVA. NATA IN SIBERIA, PER MOLTI ANNI HA VISSUTO A ROMA...
1. L'AVVOCATO DI WEINSTEIN IN AULA: "TENUTO IN CONDIZIONI MEDIEVALI"
DAGONEWS
L’avvocato che rappresenta Harvey Weinstein ha lamentato che il suo cliente è stato tenuto in una cella “non igienica e fetida” prima di entrare nell’aula di tribunale. Parlando davanti al giudice Lisa B. Lench, l'avvocato Mark Werksman ha detto che Weinstein è stato abbandonato sulla sua sedia a rotelle per tre/quattro ore in condizioni che ha definito “medievali”.
«Sono preoccupato per la sua salute e la sua capacità di sopravvivere a questa prova. Ha 70 anni – ha detto Werksman - Sono preoccupato per il fatto che non possa sopravvivere a questa prova senza un infarto o un ictus». Poi ha chiesto un trattamento speciale per l’uomo che ha problemi di salute.
Ma quando si è azzardato a dire che non c’era il bagno in cella, il giudice si è alterato: «C’è il bagno in cella. Non lascerò che passi il messaggio che non ha accesso al bagno». Una dura posizione che ha portato l’avvocato a fare un passo indietro: «Non intendevo dire che non c’era il bagno, ma non igienico, è praticamente inutilizzabile, è medievale».
pascal vicedomini e harvey weinstein 1
2. AL VIA PROCESSO WEINSTEIN, MODELLA ITALIANA LO ACCUSA
Da Ansa
Un'attrice e modella italiana è tra le cinque 'Jane Doe' che accusano Harvey Weinstein a Los Angeles.
Undici le imputazioni, tra molestie e stupri, nel processo penale che si è aperto oggi nella città del cinema dove, fino a cinque anni fa, l'ex boss della Miramax aveva fatto il bello e il cattivo tempo.
Weinstein, che ha 70 anni ed è in malferma salute, rischia fino a 140 anni di carcere oltre ai 23 per cui è stato condannato nel 2020 a New York: una condanna, di fatto, alla morte dietro le sbarre. Ma per l'ex produttore di film come "Shakespeare in Love" e "The Artist" c'è forse uno spiraglio in vista.
I giudici di Los Angeles sono notoriamente benevoli verso i vip di Hollywood: se questa volta Weinstein dovesse farla franca, sarebbe la peggiore débacle per il movimento #meToo da quando, cinque anni fa, decine di donne - tra queste star come Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Salma Hayek - si fecero avanti per accusarlo.
Il processo al Clara Shortridge Criminal Justice Center dovrebbe durare un paio di mesi con due settimane riservate alla selezione della giuria, ma già la procura ha cominciato a sentire i primi testimoni: tra questi Pascal Vicedomini, fondatore e organizzatore del festival Los Angeles-Italia durante il quale, nel febbraio 2013, "Jane Doe 1", l'attrice e modella italiana, sarebbe stata aggredita da Weinstein in un hotel di Beverly Hills. La donna ha accusato Weinstein di "averla afferrata per i capelli e costretta a far cose che non avrebbe voluto fare".
eugenia chernyshova con raffaella zardo e claudia galanti
Sarebbe stato Vicedomini, che ha confermato all'ANSA di esser stato sentito dai magistrati, ad averle presentato l'allora re di Hollywood a Roma un anno o due prima, secondo atti di tribunale citati dai media Usa. La donna avrebbe detto anche che, dopo lo stupro, Weinstein avrebbe lasciato la giacca nella sua camera d'albergo e lei avrebbe contattato l'italiano per restituirla al proprietario. Vicedomini, secondo Variety, avrebbe testimoniato di non ricordare molto dell'incontro e nulla della giacca. La deposizione via Zoom sarebbe durata ore, scrive ancora Variety, secondo cui il video potrebbe essere usato dalla procura durante il processo. La strategia dei legali di Weinstein è screditare la credibilità delle accusatrici.
Come all'epoca del primo processo a New York, per il quale a fine agosto ha ottenuto il via libera al ricorso in appello, l'ex produttore ha negato ogni addebito.
La procura ha ottenuto dal giudice Lisa Lench di far deporre altre quattro donne come testimoni di "precedenti malefatte": tra queste la modella italiana Ambra Battilana Gutierrez che nel 2015 denunciò Weinstein alla polizia di New York per averle messo le mani addosso durante un incontro di lavoro nel suo ufficio. Weinstein, che in aula si presenterà in abiti civili e non nell'uniforme del carcerato, è rappresentato dai legali di Los Angeles, Alan Jackson e Mark Werksman, che hanno espresso preoccupazioni sulla potenziale influenza di un nuovo film sulla sorte del loro cliente. "She Said", il racconto romanzato dell'inchiesta premio Pulitzer del New York Times sul caso Weinstein, uscirà il 18 novembre nel bel mezzo del processo.
weinstein
eugenia chernyshova con papa ratzinger
eugenia chernyshova con il padre 3
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eugenia chernyshova con asia argento pascal vicedomini massimo ghini lina wertmuller e shannon kane
eugenia chernyshova con al pacino
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eugenia chernyshova con al pacino
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eugenia chernyshova
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eugenia chernyshova con asia argento
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eugenia chernyshova con clotilde coureau
eugenia chernyshova con elisabetta canalis
eugenia chernyshova con papa ratzinger
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eugenia chernyshova con victoria silvstedt
eugenia chernyshova elena sofia ricci
eugenia chernyshova francis ford coppola
eugenia chernyshova nella sua villa a roma
eugenia chernyshova sofia coppola
PROCESSO A HARVEY WEINSTEIN 3
Harvey weinstein
processo weinstein
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