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A WASHINGTON UN UOMO HA FESTEGGIATO PER AVER VINTO 340 MILIONI ALLA LOTTERIA MA SI E VISTO RIFIUTARE
Estratto dell'articolo di Valentina Lupia per www.repubblica.it
“Ero convinto di essere diventato ricco. E invece ho quasi rischiato un infarto”. La storia di L.B., un anziano di Roma, ha dell’incredibile. Nei giorni scorsi ha giocato una schedina del Superenalotto, ha scelto due serie di numeri buone per l’estrazione delle 20 di martedì 20 febbraio.
La mattina dopo, come ogni giorno, il pensionato è andato in edicola per comprare i giornali. Ne ha acquistato uno locale e, pagina dopo pagina, è arrivato a quelle coi numeri estratti: 4, 9, 25, 30, 57, 66. I numeri che legge su quel quotidiano coincidono con quelli della sua giocata numero due. “È fatta, ho vinto, sono diventato ricco”. Felicità, eccitazione, l’idea di avere per le mani decine di milioni di euro. Stupore, adrenalina alle stelle.
Così, tronfio, col giornale sottobraccio, L.B. si è presentato al primo tabaccaio e ha tirato fuori la sua schedina con un sorriso a trentasei denti. Ma è lì che i suoi sogni sono finiti in frantumi. Altro che vittoria.
“Non sono questi i numeri usciti”, la risposta da dietro la cassa. “Ma come no?”. Per una strana casualità, tutta da chiarire, il quotidiano in questione ha pubblicato una sequenza errata. Ma identica, però, a quella giocata dall’anziano. Che nel giro di due ore è passato dall’immaginarsi straricco — avrebbe vinto 64milioni e 200mila euro — all’amarezza di non mettersi in tasca nulla. […]
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