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EROTISMO CON LIMITISMO - IL MONDO NON SCOPA PIÙ COME UNA VOLTA: GLI ANNI '20 SONO CARATTERIZZATI DA UN FORTE CALO DELL'ATTIVITÀ SESSUALE - LA PERCENTUALE DI ADULTI CHE NEL CORSO DELL'ULTIMO ANNO SI È ASTENUTA DAL SESSO È PIÙ ALTA CHE MAI. E DALL'INIZIO DELLA PANDEMIA LE VENDITE DEI SEX TOY SONO AUMENTATE DEL 160% - I MOTIVI SONO VARI: STRESS, LOCKDOWN, CRISI ECONOMICA E L'ECCESSIVO CONSUMO DI PORNO - MA DI MEZZO C'È ANCHE IL #MEETOO…
Estratto dell'articolo Marta Signori per “la Repubblica – Salute”
Un nuovo spettro si aggira per l'Occidente: il calo dell'eros. Alla bulimia da sesso di social e media si contrappone, come in un paradosso, la sempre più esibita fuga dal sesso. […] In questo inizio di anni '20, i dati confermano un forte calo dell'attività sessuale[…] al centro c'è una sorta di contro-rivoluzione sessuale che sembra in atto. I temi, in passato, erano chiari, e anche clamorosi: dalla pillola anticoncezionale all'aborto, dal divorzio alla liberazione dei costumi; mentre oggi la situazione appare decisamente più confusa. Di sicuro più ambigua.
[…] E, allora, la domanda da porsi è: perché si fa sempre meno sesso? Si accumulano gli studi che provano a esaminare le cause. Che sono varie. Dall'insicurezza economica alla natura sempre più variabile delle relazioni, senza dimenticare gli stili di vita "soft", con i genitori o da single, che si sommano all'abuso dei social e del digitale, alle tante manif sestazioni dello stress e, spesso, a un rapporto disfunzionale con l'alcol. […]
Magari anche inasprito dalla pandemia e dal lockdown: se stare per lunghi periodi chiusi in casa può aver riacceso la passione in qualche coppia, infatti, per la maggioranza dei giovani si è trattato di un salto nel buio. Nessun contatto con persone "reali" che non fossero i genitori o i famigliari, e solo interazioni digitali. Una condizione che, spesso, continua a persistere anche nel mondo post-lockdown, […]
FATE PIU SESSO - APPELLO DEL NEW YORK TIMES
Nel nostro Paese, secondo un'indagine del Censis, oltre un milione e mezzo di italiani tra i 18 e i 40 anni dichiara di non avere mai avuto rapporti sessuali completi, mentre uno studio statunitense, pubblicato su Archives of Sexual Behavior, evidenzia le percentuali, sempre più alte, di adulti che, nel corso dell'ultimo anno, si sono "astenuti". Nella fascia d'età 18-24 anni spicca il 43.3% nei ragazzi e il 74% nelle ragazze, in base ai dati raccolti dalla professoressa Debby Herbenick dell'Indiana University.
Uno studio australiano condotto da ricercatori della University of New South Wales, poi, riporta un boom nell'utilizzo dei sex toys e della pratica della masturbazione da quasi un decennio, fenomeno che si è ulteriormente marcato durante la pandemia, anche in Italia, con aumenti delle vendite che sfiorano il 160%.
[…] Intanto, anche in Italia, tanti giovani si dicono sempre più interessati a discussioni sul consenso sessuale, sulla scia del movimento #MeToo e anche della campagna "It's On Us", lanciata dalle amministrazioni Obama e Biden, con risvolti che possono anche diventare ossessivi. Che cosa sta davvero cambiando nella percezione collettiva dell'eros?
Luigi Zoja, psicanalista di fama mondiale […] ha realizzato uno studio approfondito sulla vita erotica del XXI secolo nel saggio Il declino del desiderio, pubblicato da Einaudi. «Nei primi due decenni di questo secolo – sostiene – si sta verificando una tendenza opposta al secolo passato, addirittura più rapida rispetto all'ascesa». […] «Il sesso in sé suscita ancora forte interesse – ammette Zoja – ma stanno aumentando quelli che vengono definiti i collaterali della sessualità, non la sessualità stessa».
Contrariamente a quanto si può pensare, l'aumento vertiginoso nei consumi della pornografia sembra avere una stretta connessione con il crollo dell'attività sessuale. «Nella pornografia si vedono solo l'uomo-stallone, con erezioni di ore, e donne perfette e pronte a tutto, con prestazioni davvero poco riproducibili, anche dal punto di vista anatomico. Il modello porno, quindi, a volte finisce perfino per spaventare». […]
Sono cambiate anche le priorità. «Una generazione fa – continua Zoja – era la cosa quasi più importante potersi incontrare. Oggi, invece, ottenere sesso è facile e per di più si ha anche una possibilità di scelta: posso uscire con Matteo o Luca, oppure con Luisa e Giovanna.
Nel libro, quindi, parlo di effetto iper-Buridano: non scegli più solo tra due, ma puoi scegliere se avere una soddisfazione eterosessuale, omosessuale o anche bisessuale, oltre che asessuale… […]». Avere una relazione autentica, al contrario, significa assumersi continue responsabilità, costringendo molti a una sorta di "fatica psicologica": […]
A queste realtà si aggiungono alterazioni organiche accelerate, per esempio il precoce sviluppo di caratteri sessuali secondari, il menarca alterato o l'aumento degli stati intermedi, scatenati – è l'ipotesi prevalente – dalle diete e dalla miriade di sostanze con cui entriamo in contatto, comprese le nano e le micro-plastiche.
Non è un caso che in pochi decenni i tassi di fertilità siano scesi a livelli allarmanti. Ovviamente, anche la psiche esercita un ruolo primario. La sessualità si trova avvolta da una nuvola in cui emozioni e comportamenti, percezioni individuali e modelli collettivi tendono a confondersi e a confondere le persone. «[…]Negli influencer non c'è sostanza ma solo banalità: continuano a truccarsi un po' da uomo e un po' da donna, ma non sanno più chi sono e non interrogano davvero sé stessi». In un articolo pubblicato su Socius, la rivista dell'American Sociological Association, la questione è chiara già dal titolo: "Perché sempre meno giovani adulti fanno sesso occasionale?".
Dati alla mano, gli autori rispondono con un minore consumo di alcol, l'aumentato utilizzo dei videogames e la vita a stretto contatto con i genitori. A questa situazione si aggiunge, poi, un ulteriore aspetto, di tipo socio-culturale. Il 17% dei giovani americani sotto i 30 anni ritiene ormai che invitare una coetanea per un drink sia classificabile come molestia sessuale (una forma di vero e proprio sexual harassment) e questa percezione si sta diffondendo anche nella più romantica Europa. Si prova, quindi, a correre ai ripari ricorrendo, ancora una volta, all'high tech. […]
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