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LA “FAMIGLIA NEL BOSCO” RIMARRÀ SEPARATA ANCHE A NATALE – LA CORTE D'APPELLO DELL'AQUILA HA RIGETTATO IL RECLAMO CONTRO L’ORDINANZA DEL TRIBUNALE PER I MINORENNI CHE, LO SCORSO 20 NOVEMBRE, AVEVA SOSPESO LA RESPONSABILITÀ GENITORIALE A NATHAN TREVALLION E CATHERINE BIRMINGHAM E DISPOSTO IL “COLLOCAMENTO” DEI LORO TRE FIGLI MINORI IN UNA CASA-FAMIGLIA A VASTO – LA MADRE POTRÀ CONTINUARE A VEDERE I BAMBINI IN ALCUNI MOMENTI DELLA GIORNATA, IN ATTESA DI NUOVE DISPOSIZIONI DEI GIUDICI – LA REAZIONE DI SALVINI: “PER QUESTI GIUDICI UNA SOLA PAROLA: VERGOGNA. I BAMBINI NON SONO PROPRIETÀ DELLO STATO...”
Estratto dell’articolo di Ilaria Sacchettoni per www.corriere.it
la famiglia nel bosco - Catherine Birmingham Nathan Trevallion e i figli
La Corte d'Appello dell'Aquila ha rigettato il reclamo dei legali contro l'ordinanza del Tribunale per i Minorenni dell'Aquila che aveva sospeso la responsabilità genitoriale a Nathan e Catherine e disposto il collocamento dei loro tre figli minori in una casa famiglia a Vasto. Qui si trova, comunque, anche la madre che può stare con i bambini in alcuni momenti della giornata.
Per la «famiglia nel bosco» la situazione resta, quindi, quella di cui all'ordinanza che ha portato al trasferimento dei bambini da Palmoli a Vasto il 20 novembre scorso.
[...] la disponibilità della famiglia Trevallion a soddisfare alcuni dei requisiti di una equilibrata genitorialità non è stata sufficiente a convincere i magistrati. Il punto a quanto trapela è sempre lo stesso: il nodo della socializzazione.
la famiglia nel bosco catherine birmingham nathan trevallion
Bene, infatti, le modifiche all’abitazione e bene anche i passi avanti fatti sul fronte dell’insegnamento affiancando alla routine domestica anche l’insegnante esperta (reclutata grazie ai buoni uffici del sindaco di Palmoli Giuseppe Masciulli) ma il punto controverso continua ad essere quello della convivenza con i coetanei dei bambini. Anche gli assistenti sociali in questa partita avevano espresso un parere non interpretabile parlando di “deprivazione” alla quale i tre bimbi erano stati sottoposti.
Nathan e Catherine Trevallion - la famiglia nel bosco
Immediato (via social) il commento del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: «Per questi giudici una sola parola: vergogna. I bambini non sono proprietà dello Stato, i bambini devono poter vivere e crescere con l'amore di mamma e papà!». E «così, neanche per Natale i bambini potranno tornare a casa con mamma e papà», scrive invece Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.
«Di questa famiglia - prosegue - abbiamo letto tutto e di tutto, con un'intromissione di apparati dello Stato in scelte e stili di vita che ciascuno è libero di non condividere ma che ancora non si capisce cosa abbiano a che fare con una decisione, quella di separare i figli dai genitori, che dovrebbe essere assunta solo in casi estremi e di fronte a pericoli vitali.
nathan e catherine trevallion 3
Abbiamo letto sui giornali le valutazioni dei magistrati e dei servizi sociali sulle potenziali conseguenze di abitudini e scelte educative, ma assai meno sembra che ci si preoccupi delle conseguenze psicologiche che l'allontanamento dalla famiglia può produrre su bambini così piccoli, e che sono destinate a durare».
Per l'avvocato Danila Solinas, legale della famiglia con Marco Femminella, la decisione della Corte d'Appello «non la definirei in alcun modo una bocciatura»: «La lettura della sentenza dice tutt'altro: dice esattamente quello che già ci aspettavamo e che poi sarebbe capitato. La Corte d'appello doveva semplicemente limitarsi a dire se al tempo, quando era stata emessa l'ordinanza, c'erano i presupposti perché potesse farlo oppure no, se vi erano i presupposti formali per l'applicazione di questa ordinanza.
La Corte d'Appello, così come fa nel 70 percento dei casi, ha detto che effettivamente c'erano questi presupposti. Ovvero, non hanno ravvisato delle lacune macroscopiche tali da determinare il rigetto».
nathan e catherine trevallion 4
«Pur tuttavia, sempre nel corpo della sentenza si dice che sono stati tali e tanti i progressi e comunque la soluzione alle problematiche predisposte dai coniugi, dai genitori, tali da avere una sufficiente probabilità di essere valutata in modo positivo dal tribunale», ha concluso Solinas, ribadendo il suo convincimento che la Corte abbia riconosciuto i passi in avanti dei genitori per riavere i loro figli. [...]
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la famiglia nel bosco 3
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