niccolo bettarini

CHE TESTA DI BETTARINI - IL FIGLIO DI SIMONA VENTURA, NICCOLO’, E’ RISULTATO POSITIVO AL TEST SULL’USO DI STUPEFACENTI ("MA QUESTO NON E' REATO ED E' IRRILEVANTE", DICE IL PM) LA SERA DEL PRIMO LUGLIO QUANDO FU AGGREDITO DAVANTI ALLA DISCOTECA “OLD FASHION” DI MILANO - IL PM HA CHIESTO QUATTRO CONDANNE A 10 ANNI PER I RAGAZZI CHE LO PICCHIARONO RIFILANDOGLI OTTO COLTELLATE - VIDEO

 

Da www.corriere.it

 

NICCOLO BETTARINI

Il pm Elio Ramondini ha chiesto quattro condanne a 10 anni di carcere nel processo con rito abbreviato a carico dei quattro aggressori di Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini, colpito con calci, pugni e otto coltellate lo scorso 1 luglio fuori dalla discoteca Old Fashion. «Ho provato solo rabbia nel rivederli — ha detto il giovane, che era in aula — e credo nella giustizia».

 

Bettarini è «risultato positivo ai test sull’uso di stupefacenti» quel mattino, come risulta dalla cartella clinica acquisita nel processo su richiesta delle difese, ma, ha sostenuto il pm nell’udienza a porte chiuse, «questo non è reato ed è irrilevante» al fine della ricostruzione del tentato omicidio ai suoi danni.

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Le difese potrebbero in realtà puntare su quei dati della cartella clinica per far cadere l’aggravante dei futili motivi a carico degli imputati, provando a sostenere anche che fu il 19enne, sotto effetto di droga, a colpire per primo uno degli imputati con un pugno. Per il pm, invece, quel dato è «irrilevante» e Bettarini venne aggredito dal branco per motivi futili, poi ha sostenuto che i giovani avevano intenzione di uccidere e che si sono «scagliati contro di lui, che era distante».

 

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Il pm ha anche fatto riferimento a un’intercettazione nella quale lo stesso Niccolò diceva a un amico di aver sferrato lui per primo un «cartone», dopo aver ricevuto un «buffettino». Quelle frasi — ha sostenuto — non ricalcano la verità accertata dalle indagini e il ragazzo le avrebbe dette solo per «farsi bello».

 

Resta aperta, nel frattempo, l’inchiesta per individuare gli altri presunti responsabili. Due degli imputati hanno depositato dichiarazioni nelle quali spiegato di essere rimasti coinvolti nella «rissa» ma che non volevano uccidere. La prossima udienza del processo è stata fissata per il 30 novembre.

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