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LA PORTI UN CUBO A FIRENZE – È SCOPPIATA LA POLEMICA PER IL “CUBO” NERO CHE SVETTA SUL TETTO DELL’EX TEATRO COMUNALE, NEL PIENO CENTRO DELLA CITTÀ – SI TRATTA DI 150 APPARTAMENTI DI LUSSO PER AFFITTI TURISTICI BREVI – LE PROTESTE DEI FIORENTINI: “UN ECOMOSTRO”, “UN PUGNO NEGLI OCCHI” – COME È STATO POSSIBILE CHE LA SOPRINTENDENZA, PRONTA A BOCCIARE QUALSIASI COMIGNOLO O PANNELLO FOTOVOLTAICO, ABBIA DATO IL BENESTARE A QUESTA OPERAZIONE? – IL CENTRODESTRA ATTACCA, LA SINDACA DEM, SARA FUNARO: “NON BISOGNA RAGIONARE SUI GIUDIZI PERSONALI E SUI PARERI ESTETICI, L’ITER È STATO CORRETTO”
1. FIRENZE SFREGIATA
Estratto dell’articolo di Pierangelo Sapegno per “La Stampa”
IL CUBO NERO SUL TETTO DELL EX TEATRO COMUNALE DI FIRENZE
C'era il vecchio Teatro Comunale, storico edificio ottocentesco, con la sua sala a conchiglia, la suggestiva cupola dall'effetto a calotta spaziale, sopra la platea a guardar le stelle, e l'Arno che scorre qualche metro più in là. Non c'è più, raso al suolo da 4 anni. […]
Ma al posto del vecchio teatro c'è questo «ecomostro», questo «pugno negli occhi», come l'hanno battezzato i fiorentini, un cubo nero che svetta abbastanza angosciante e altrettanto sgradevole, nel suo impatto disarmonico con tutto ciò che lo circonda, sullo skyline di Firenze.
L'altezza è stata rispettata, per qualche centimetro, un soffio d'ala, 29 metri e 87, appena sotto i trenta fissati dalle regole urbanistiche della città e dalla cupola del Duomo. Ma tutto il resto mica tanto. Perché lo scandalo, che sta suscitando una vera e propria sollevazione popolare singolarmente trasversale ai vari schieramenti politici, è racchiuso in alcune domande senza risposte.
Come è stato possibile che la Soprintendenza pronta a bocciare qualsiasi comignolo o pannello fotovoltaico se non addirittura le scatole dell'aria condizionata per la salvaguardia dell'immagine storica della città abbia dato invece il benestare a questa operazione?
Com'è possibile che abbia rifiutato di far installare le pensiline alle fermate del tram, pur nella selva di pali e fili che s'intrecciano come orrende liane di una giungla, e tutto abbia consentito agli architetti del cubo nero? […]
IL CUBO NERO SUL TETTO DELL EX TEATRO COMUNALE DI FIRENZE
Il Teatro Comunale che ha lasciato il suo posto a un investimento privato di 156 appartamenti di lusso per affitti turistici di breve periodo a cifre esorbitanti più altri trenta da vendere a chissà quali prezzi sembra quasi essere diventato davvero «il simbolo di un modello di città dove il profitto immediato vale più del bene comune», come sottolinea l'ambientalista Eros Tetti, «più della bellezza e della sua storia, più della vita sociale dei vari quartieri». […]
In prima linea c'è tutta l'opposizione, e Eike Schmidt, ex direttore degli Uffizi, candidato a sindaco del centrodestra, si appresta a inviare pure un esposto all'Unesco a Parigi, «coinvolgendo tutte le personalità che provano orrore per questa trasformazione.
Quel brutto blocco nero non è spuntato a caso, ma è l'esito di una trasformazione urbanistica sulla quale l'amministrazione avrebbe dovuto vigilare con grande attenzione e fare eccezioni. Questa costruzione è una ferita aperta e sanguinante nel tessuto urbano.
Vedremo come reagirà l'Unesco. Ci sono città - è il caso di Dresda, ad esempio - che hanno perso la designazione mondiale come patrimonio Unesco per colpa di una singola costruzione nuova».
L'ecomostro non è l'unico guaio per la giunta. Le stesse polemiche si ripetono per quel che riguarda il blocco delle locazioni turistiche brevi, che vale per tutti ma non per il cubo nero. Il fatto è che la variante al piano operativo voluta da questa giunta e approvata in via definitiva nell'aprile del 2025 non può essere retroattiva.
IL CUBO NERO SUL TETTO DELL EX TEATRO COMUNALE DI FIRENZE
E la destinazione d'uso del nuovo edificio eretto al posto del Teatro comunale è datata 2013. Perché questa vicenda che ha trasformato uno storico palazzo in più di 150 appartamenti di lusso consacrati al turismo è una storia che viene da lontano e che non ha un solo padre putativo.
Comincia nel 2008, quando viene deciso il cambio di destinazione urbanistica del teatro. Cinque anni dopo si passa alla seconda fase per trovare gli acquirenti, ma le prime due aste vanno a vuoto, partendo da una richiesta superiore ai cinquanta milioni di euro, e alla fine il Comune si rassegna a venderlo a Cassa depositi e prestiti a circa la metà del valore stimato, 23 milioni.
IL CUBO NERO SUL TETTO DELL EX TEATRO COMUNALE DI FIRENZE
Nel marzo 2020 una joint venture tra Blue Noble e Hines, tramite il fondo immobiliare Future Living, i nuovi proprietari. L'edificio nuovo si deve al gruppo di progettazione Archea Associati, che spazia dall'Europa alla Cina agli Emirati Arabi r al Brasile. Che cosa prevedeva il piano?
La demolizione del teatro e dei corpi accessori, fatta salva la facciata principale, e la ricostruzione di tre edifici, uno di 8 piani, gli altri di 7. Poi dieci villini indipendenti e una piazza interna.
Hines fa sapere che «il progetto è stato elaborato in osservanza di tutte le norme e selezionando materiali approvati, che sono intonaci crema, metallo effetto ottone brunito, vetro e pietra serena. Tutti i campioni sono stati di volta in volta sottoposti e approvati dalla Soprintendenza». […]
2. “ITER CORRETTO, NON GIUDICO L’ESTETICA”
Estratto dell’articolo di Pino Di Blasio per “La Stampa”
«Non penso che si debba ragionare sui giudizi personali e sui pareri estetici quanto sui percorsi fatti. L'amministrazione comunale ha già risposto in maniera puntuale con una nota che ha elencato tutti i passaggi effettuati.
L'assessore Biti ha anche replicato a determinate accuse. Non ho altro da aggiungere. Per il futuro penso che per le aree da riqualificare a Firenze bisognerà portare avanti percorsi di partecipazione, come abbiamo fatto per l'area dell'ex caserma dei Lupi di Toscana e come continueremo a fare».
Sono le sole dichiarazioni virgolettate finora "strappate" alla sindaca di Firenze Sara Funaro sulla vibrante polemica del "cubo nero" di Firenze, che come tutti i dibattiti urbanistici nella città del Giglio comincia con i toni dell'indignazione, continua con parole da crociata e finisce in uno sberleffo collettivo.
Mentre architetti, ex soprintendenti, urbanisti e amministratori si danno battaglia contro quel grande comignolo nero che svetta sull'ex Teatro comunale del Maggio ristrutturato dalla Hines, colosso dell’immobiliare, per ricavarne 150 appartamenti di alto livello, la politica si scontra su chi abbia dato i permessi per deturpare uno skyline e una scala cromatica dei palazzi fiorentini sancita da geni come Brunelleschi e Alberti.
Il soprintendente ai Beni artistici, archeologici e al paesaggio che ha dato il via libera al progetto, Andrea Pessina, ha liquidato la polemica con una frase pilatesca. «Non ricordo, ho firmato migliaia di atti nel corso del mio mandato. Bisognerebbe chiedere al funzionario che seguì quella pratica».
IL CUBO NERO SUL TETTO DELL EX TEATRO COMUNALE DI FIRENZE
[…] La soprintendente attuale, Antonella Ranaldi, ha criticato quelle «estese superfici vetrate e specchiate che poco si addicono a essere abbinate a edifici e contesti storici.
Sono colpita dalla mole dell'intervento e dal suo effetto sulla skyline. Preferisco inserimenti più cauti e in linea con la tradizione».
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