FUGA DA ALCATRAZ - I DUE FRATELLI CHE EVASERO DAL PENITENZIARIO NEL 1962 POTREBBERO ESSERE ANCORA VIVI, SPOSATI E CON FIGLI IN BRASILE - IL DNA NON COINCIDE CON I CORPI RITROVATI NELLA BAIA E SPUNTA UNA LORO FOTO DATATA 1975

rapporto fbi sui fuggitivi in brasile

Louise Boyle per “Daily Mail”

I due fratelli scappati da Alcatraz mezzo secolo fa si sono rifatti una vita in Brasile, dove probabilmente hanno mogli e figli. Il nipote dice che i fuggitivi potrebbero essere ancora vivi. Clarence e John Anglin rapinarono una banca nel 1962, poi in prigione riuscirono a scavare un tunnel sotto le celle usando dei cucchiaini e infine si gettarono di notte nelle acque della Baia di San Francisco.

La FBI ha sempre sostenuto che fossero annegati, ma il loro nipote Ken Widner, 54 anni, è convinto che ce l’abbiano fatta e siano finiti in Brasile. L’amico dei fratelli, Fred Brizzi, un trafficante di droga che faceva affari fra la Florida e l’America Latina negli anni Settanta, disse di averli incontrati lì nel 1975 e ha anche mostrato alla famiglia una foto del 1992: due uomini con occhiali da sole in una fattoria. Pare si tratti proprio di loro.

la prova del dna mostra che i fuggitivi non annegarono

Lo zio Robert Anglin, prima di morire, confermò di essere rimasto in contatto con loro per i 25 anni successivi alla fuga. Aveva partecipato alla rapina in Alabama ma era rimasto in carcere. Solo successivamente tentò la fuga da un altro penitenziario e fu giustiziato sulla sedia elettrica. La famiglia fece riesumare il suo corpo per vedere se prima di essere ucciso, Robert era stato picchiato dagli agenti penitenziari. In cambio i familiari hanno permesso che venisse prelevato un campione di dna dal suo corpo, da comparare con le ossa trovate nella Baia di San Francisco sei mesi dopo la fuga di John e Clarence. Il risultato fu che il dna non corrispondeva.

la foto dei due fuggitivi negli anni settanta

Ora i fratelli Anglin dovrebbero avere 84 e 85 anni. Ken vorrebbe incontrarli ed è convinto che il Brasile non concederà l’estradizione perché i galeotti hanno famiglia e sono brasiliani a tutti gli effetti. I familiari ritengono che gli evasi abbiano già scontato la loro pena, essendo rimasti per 53 anni lontani dai propri cari.

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