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Marco Morello per “la Verità”
È frutto di oltre sei anni di ricerca e sviluppo e, dopo un primo ingresso pilota in alcune città italiane, arriva ufficialmente nelle tabaccherie, in vari negozi specializzati e sui canali online. Si chiama Veev ed è la nuova sigaretta elettronica di Philip Morris International, che va ad affiancarsi a Iqos, il dispositivo a tabacco riscaldato dell'azienda, condividendone la finalità: «Lavorare su molteplici piattaforme per dare alternative alle sigarette tradizionali agli adulti che non vogliono o non riescono a smettere di fumare», ha spiegato Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, durante l'evento di presentazione ufficiale alla stampa del prodotto che si è svolto ieri a Milano.
Stefano Volpetti, chief consumer officer di Philip Morris International, ha ricordato invece come la soluzione «senza combustione, ad alta tecnologia, dalle solide basi scientifiche» rientri in una precisa strategia di lungo periodo: «Entro il 2025 vogliamo arrivare a realizzare più della metà delle nostre vendite globali dai prodotti senza fumo».
Per avvicinarsi a un ulteriore traguardo: cancellare le sigarette tradizionali, un Paese alla volta. Con l'Italia che, ragionevolmente, si candida a essere tra le prime nazioni a centrare l'obiettivo: «Si tratta di un processo irreversibile, sebbene la missione non sia facile. Di certo, stiamo andando nella direzione corretta».«Solo nel 2020», ha ricordato Hannappel, «Philip Morris International ha destinato oltre il 99% dei suoi investimenti in ricerca e sviluppo a prodotti senza combustione, spendendo più di 8 miliardi di dollari negli ultimi 15 anni».
L'Italia è protagonista in questo scenario: dal 2016, oltre 1 miliardo di euro è andato al centro di eccellenza vicino a Bologna per la formazione del personale, lo studio dei prototipi e la produzione su larga scala delle soluzioni per il tabacco senza combustione. Sono stati creati 1.200 posti di lavoro, altri 260 confluiranno in un polo per l'innovazione che verrà inaugurato il mese prossimo: «Nel triennio 2021-2023», ha aggiunto Hannappel, «l'azienda investirà 2,4 miliardi di dollari per macchinari e attività industriali di nuova generazione. Una parte importante verrà impegnata in Italia».
Volpetti ha raccontato i punti caratterizzanti di Veev: «La produzione delle ricariche avviene nell'Unione Europea, a garanzia della loro qualità. Inoltre, il livello di personalizzazione che la sigaretta elettronica consente è parecchio elevato: si connette al telefonino tramite Bluetooth, così dallo smartphone si può impostare l'intensità del vapore, bloccarla o sbloccarla, ritrovarla quando la si è persa di vista». Ha un design compatto e un riscaldatore progettato per rimanere a contatto in modo costante con il liquido, assicurando un'esperienza d'utilizzo uniforme. Inoltre, si spegne in automatico non appena si accorge che il liquido al suo interno sta per esaurirsi, evitando i surriscaldamenti e, durante l'uso, un fastidioso gusto di bruciato.
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