papa francesco bergoglio

“PAPA FRANCESCO HA UNA FRAGILITÀ RESPIRATORIA, E SU QUELLA SI INNESTANO LE RIACUTIZZAZIONI” – IL GERIATRA DARIO LEOSCO: “LA DECISIONE DEI MEDICI DI SCIOGLIERE LA PROGNOSI SIGNIFICA CHE L’OSSERVAZIONE CLINICA È PROMETTENTE” - “A UN ANZIANO NON FA BENISSIMO RIMANERE RICOVERATO PER TANTO TEMPO. NEL GIRO DI QUALCHE GIORNO DECIDERANNO QUANDO DEOSPEDALIZZARLO. È PROBABILE CHE CONTINUERÀ CON L’OSSIGENO ANCHE A DOMICILIO…”

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PAPA FRANCESCO

Estratto dell'articolo di Michele Bocci per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/cronaca/2025/03/11/news/papa_francesco_intervista_geriatra_ossigeno-424055377/

 

Dario Leosco è il presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria e professore ordinario alla Federico II di Napo li.

 

Perché la prognosi viene sciolta anche se le condizioni del paziente sono definite stabili?

«Sciogliere la prognosi è una cosa seria, significa che l’osservazione clinica per i medici è promettente. Evidentemente le condizioni di stabilità hanno consentito di farlo: non ci sono state nuove crisi e gli esami del sangue, che sono un elemento molto importante da prendere in considerazione, danno risultati buoni».

 

papa francesco

Il Papa continua a fare la terapia farmacologica, come mai?

«Presumibilmente sta ancora prendendo l’antibiotico, in attesa che si spengano gli indici infiammatori. […] Poi non ci scordiamo che il Papa ha problemi cronici […]. Ha una fragilità respiratoria e su quella si innestano delle riacutizzazioni. Già in passato era stato ricoverato al Gemelli per una polmonite, come questa volta».

 

Il Vaticano dice che il Santo Padre sta usando ancora l’ossigeno 24 ore al giorno. Cosa significa?

fedeli pregano per papa francesco in piazza san pietro 1

«Si tratta di un tipo di assistenza importante. Lo svezzamento dal supporto respiratorio, anche quello ad alti flussi, deve essere estremamente graduale. Probabilmente hanno già iniziato a farlo».

 

Il Papa dovrà restare ancora a lungo in ospedale?

«A un anziano non fa benissimo rimanere ricoverato per tanto tempo, anche se l’ospedale consente un monitoraggio più stretto. Nel giro di qualche giorno decideranno quando deospedalizzarlo. È probabile che a domicilio tra le terapie prescritte dai colleghi ci sarà anche l’ossigeno».