
DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO…
Guido Olimpio per "Il Corriere della Sera"
«Prepara la bomba nella cucina di tua mamma». Firmato «lo chef di Al Qaeda». Così si apre una delle pagine di «Inspire», rivista online dei militanti yemeniti. Un articolo con istruzioni minuziose su come costruire un ordigno usando polvere pirica dai fuochi d'artificio e altre sostanze.
Gli attentatori di Boston - secondo la confessione del superstite Dzhokhar - hanno «scaricato» da qui i dati per trasformare una pentola a pressione, piena d'esplosivo e chiodi, in una trappola letale. Non è questa l'unica «rivelazione» del diciannovenne americano d'origine cecena. Per Dzhokhar non ci sono altri complici. Hanno fatto tutto da soli, senza legami internazionali, spinti dalla voglia di jihad per difendere l'islam, «minacciato dalle guerre Usa dall'Iraq all'Afghanistan».
Tamerlan, 26 anni, a fare da leader-istigatore, il più piccolo come spalla. Loro hanno colpito la maratona, loro hanno ucciso un agente. Confessione piena davanti al giudice. Le dichiarazioni, però, costituiscono la prima verità . Questo non significa che l'Fbi consideri il caso chiuso e risolto in tempi degni di un telefilm di Csi. Tutto va verificato. Dzhokhar potrebbe aver cercato di depistare gli agenti per proteggere eventuali mandanti o complici.
C'è poi la questione degli ordigni. I terroristi hanno dimostrato di poter usare al meglio quanto di peggio offre Internet. E per alcuni esperti è credibile che abbiano tratto le informazioni cercando sul web. Una capacità tecnica sufficiente per l'obiettivo. Terroristi fai-da-te, però, piuttosto pasticcioni visto che sono stati individuati quasi subito. Altri mostrano scetticismo. Lo scenario è compatibile, ma ritengono che Tamerlan possa aver avuto una qualche forma di addestramento.
Negli Usa oppure in occasione del viaggio in Daghestan attorno al quale continuano a circolare notizie su possibili contatti tra il terrorista e un militante di peso. Il sentiero investigativo si addentra anche nella realtà familiare. I genitori di Tamerlan saranno interrogati in Daghestan dai diplomatici Usa, presto toccherà alla moglie Elizabeth. Testimoni non secondari se davvero la strage è stata ideata nella casa di Cambridge.
Missione a tutto campo per l'Fbi che oltre a far luce sulla trama deve parare i colpi del Congresso, convinto che gli agenti abbiano delle responsabilità per non aver capito la pericolosità del ceceno.
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