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(ANSA-AFP) - Il governo della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) studia azioni legali contro Apple in Francia e negli Stati Uniti, dopo aver accusato la multinazionale di aver utilizzato minerali "sfruttati illegalmente": lo hanno annunciato gli avvocati del Paese africano. Ad aprile, i legali della Repubblica Democratica del Congo - il cui studio ha sede a Parigi - hanno dichiarato che Apple ha acquistato minerali chiave contrabbandati dalla nazione africana al confinante Ruanda, dove sono stati riciclati e "integrati nella catena di approvvigionamento globale".
L'avvocato William Bourdon ha detto che, dopo aver ricevuto una notifica formale, Apple ha dato solo una risposta "concisa" che potrebbe essere considerata "una forma di disprezzo, cinismo e arroganza". I legali del governo congolese si sono riuniti nella capitale Kinshasa per discutere le opzioni strategiche sul caso e hanno avuto colloqui con il presidente, Félix Tshisekedi. "Le opzioni legali sono sul tavolo" sia per la Francia sia per gli Stati Uniti, ha detto Bourdon, aggiungendo che altre azioni potrebbero essere intraprese in Paesi "in tutti i continenti".
La Repubblica Democratica del Congo è ricca di minerali essenziali per produrre smartphone e altri dispositivi elettronici e nella regione orientale registra decine di gruppi armati tra cui spicca M23, i cui ribelli secondo Kinshasa sarebbero finanziati dal Ruanda per controllare le vaste risorse minerarie del territorio, accuse che Kigali nega.
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