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Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per “la Repubblica”
siria festeggiamenti per la caduta di assad
La decisione del governo siriano guidato dagli islamisti di Tahrir al Sham di introdurre alcune modifiche ai programmi di scuola ha sollevato un’ondata di proteste tra laici e democratici, ma anche tra i conservatori, che accusano le autorità di aver agito in maniera arbitraria e di voler promuovere una visione religiosa del mondo.
La gran parte dei cambiamenti riguarda la rimozione dai programmi dei riferimenti all’era degli Assad, sia di Bashar che del padre Hafez, ma sono state inserite anche alcune novità di carattere dottrinale, per esempio la frase «difendere la nazione» è stata sostituita da «difendere Allah».
Nazir al-Qadri, che è stato già ministro dell’Istruzione nell’amministrazione di Idlib, l’enclave dove i ribelli islamisti si sono rifugiati per 13 anni, ha anche suggerito di eliminare lo studio della teoria dell’evoluzione, i riferimenti alle divinità adorate in Siria in epoca pre-islamica, di ridimensionare l’importanza della regina Zenobia, che governò Palmira in poca romana e ha chiesto di «correggere» l’interpretazione, a suo parere errata, di un versetto coranico che menziona «coloro che si sono guadagnati l’ira (di Allah, ndr)» e «si sono smarriti» traducendolo con un riferimento a «cristiani ed ebrei».
Nel libro di scienze di prima elementare, inoltre, l’espressione «la generosità della natura» è stata sostituita da «la generosità di Allah», mentre in un libro di storia sono stati rimossi i riferimenti a un massacro compiuto sotto l’impero Ottomano.
ribelli con la nuova bandiera siriana
[…] Al-Qadri si è difeso precisando che si tratta solo di proposte: «I programmi di studio di tutte le scuole siriane rimarranno come sono fino a quando non verranno formati comitati specializzati per esaminarli, abbiamo ordinato solo la rimozione delle parti che glorificavano il regime caduto di Assad e abbiamo adottato le immagini della bandiera della rivoluzione siriana invece della bandiera del regime». Sono state corrette le informazioni «sbagliate» perché «alcuni versetti coranici erano spiegati in modo errato».
Le polemiche cadono in giorni particolari per Damasco: ieri sono arrivati in visita nella capitale siriana, per conto dell’Ue, i ministri degli Esteri tedesco e francese, Annalena Baerbock e Jean-Noël Barrot, che hanno incontrato il leader di fatto della Siria, Ahmed al Sharaa (al Jolani). Il 42enne ha stretto la mano al francese ma non alla tedesca (prassi comune tra i musulmani più conservatori) e sebbene la ministra non sia apparsa preoccupata dal gesto, sui social sono piovute critiche alla sua presunta arrendevolezza. […]
RIBELLI SIRIANI ENTRANO A DAMASCOribelli siriani a damasco foto lapresseribelle siriano sopra statua di hafez al assad foto lapressesiria, i ribelli nel palazzo di assad a damasco foto lapresse 9siria gente in strada festeggia la caduta di assad foto lapresse siria gente in strada festeggia la caduta di assad foto lapressebandiera della siria repubblicana rispolverata dai ribellisiria, i ribelli nel palazzo di assad a damasco foto lapresse 8siria, i ribelli nel palazzo di assad a damasco foto lapresse 4
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