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HASTA LA VISTA, “BIBI” – DONALD TRUMP RIBADISCE CHE GLI STATI UNITI SONO VICINI A UN ACCORDO CON L’IRAN SUL NUCLEARE: “STIAMO ANDANDO MOLTO BENE. AVREMO QUALCOSA, SENZA DOVER INIZIARE A SGANCIARE BOMBE DAPPERTUTTO” – NETANYAHU SPERAVA DI AVERE IL VIA LIBERA DI WASHINGTON A BOMBARDARE I SITI NUCLERAI DI TEHERAN, E INVECE FARÀ PIPPA – IERI UNA MAXI-ESPLOSIONE HA DEVASTATO IL PORTO DI SHAHID RAJAEE, NELLO STRETTO DI HORMUZ: A FEBBRAIO ERANO ARRIVATE DALLA CINA MILLE TONNELLATE DI PERCLORATO DI SODIO, SOSTANZA UTILIZZATA PER PRODURRE CARBURANTE PER MISSILI. È STATO UN INCIDENTE O C'È LA MANONA DI ISRAELE? - VIDEO
IRAN: TRUMP, 'PRESTO UN ACCORDO SU NUCLEARE'
esplosione al porto di shahid rajaee in iran 5
(Adnkronos) - "Avremo qualcosa, senza dover iniziare a sganciare bombe dappertutto". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai giornalisti sull'Air Force One, spiegando di esser fiducioso che il team tecnico americano raggiungerà un accordo con l'Iran in merito all'arricchimento nucleare. "Per quanto riguarda la situazione con l'Iran, penso che stiamo andando molto bene", ha affermato Trump. "Penso che si raggiungerà un accordo. Accadrà molto presto. Voglio porre fine alla situazione con l'Iran, se possibile".
IRAN: MEDIA, 'SVENTATO VASTO ATTACCO INFORMATICO A INFRASTRUTTURE'
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
(Adnkronos) - Uno degli attacchi informatici più diffusi e complessi contro le infrastrutture iraniane è stato sventato ieri. Lo riporta l'agenzia di stampa iraniana semi-ufficiale Tasnim, citando il capo della Compagnia per le comunicazioni sulle infrastrutture e aggiungendo che sono state adottate "misure preventive”
IRAN, NEL PORTO DEVASTATO DALL’ESPLOSIONE ERA ARRIVATO UN MAXI-CARICO DI SOSTANZE USATE PER PRODURRE CARBURANTE PER MISSILI
Estratto dell’articolo di Marco Pasciuti per www.ilfattoquotidiano.it
esplosione al porto di shahid rajaee in iran 1
Il porto di Shahid Rajaee, affacciato sullo stretto di Hormuz a 23 km dalla città di Bandar Abbas e devastato da un’esplosione che ha causato diverse vittime e centinaia di feriti, è lo scalo marittimo più grande e avanzato dell’Iran, con i suoi 12 ormeggi per container attraverso i quali transitano circa 80 milioni di tonnellate di merci all’anno.
Nei primi giorni di febbraio nelle sue acque ha gettato l’ancora la prima di due navi cargo iraniane partite dalla Cina con a bordo 1.000 tonnellate di perclorato di sodio, sostanza chimica utilizzata nella produzione di carburante per missili. La MV Golbon era partita dal porto di Taicang il 21 gennaio, seguita da un altro cargo simile alla prima per stazza e struttura, la MV Jairan. Entrambe sono gestite dalla Islamic Republic of Iran Shipping Lines (IRISL), compagnia sottoposta a sanzioni dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ed è accusata da Washington e Londra di agevolare trasferimenti di natura militare a Teheran.
L ACCORDO SUL NUCLEARE TRA TRUMP E KHAMENEI VISTO DA CHATGPT
Secondo fonti di intelligence citate dalla Cnn, il carico era destinato alla Self-Sufficiency Jihad Organization (SSJO), divisione del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica responsabile dello sviluppo dei missili. Il perclorato di sodio (NaClO4), infatti, viene utilizzato nell’industria militare per produrre il perclorato di ammonio (NH4ClO4), un componente essenziale del propellente solido per razzi utilizzato nei missili balistici a medio raggio.
[…] Teheran vanta una partnership economica e militare decennale con Pechino, formalizzata nel 2021 in un accordo di cooperazione che prevedeva un aumento delle esercitazioni militari congiunte e lo sviluppo di sistemi d’arma, nell’intento di entrambe le nazioni di contrastare quella che considerano l’egemonia globale degli Stati Uniti. Dalla firma dell’accordo, tuttavia, le due parti non hanno mai confermato alcuna vendita di armi cinesi all’Iran.
porto shadid rajaee nella citta' di bandar abbas
Il perclorato di ammonio, di cui il perclorato di sodio è un prodotto, è soggetto a controlli sulle esportazioni nell’ambito del Missile Technology Control Regime, organizzazione informale istituita su base volontaria nel 1987 dai Paesi del G7, e a cui oggi aderiscono 35 paesi, per limitare la diffusione di sistemi vettori di armi nucleari. Né l’Iran né la Cina ne fanno parte. Dopo la partenza delle due navi, Pechino ha affermato di “non essere a conoscenza” del carico.
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse3
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benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
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