il feticcio del burning man festival

I FANTOCCI DEL “BURNING MAN” - DA SELVAGGIO FESTIVAL NEL DESERTO DEL NEVADA PER HIPPIE E HIPSTER, FATTONI E BARBONI, E’ DIVENTATO IL SOLLAZZO-PRIVE’ DELLA TECNO-ELITE CALIFORNIANA: ARRIVANO IN AEREO, CON AL SEGUITO SHERPA, CHEF E MODELLE (CHE NON PAGANO)

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da www.businessinsider.com

il feticcio del burningman festivalil feticcio del burningman festival

 

Una città vera e propria chiamata Black Rock City che vive una sola volta l’anno, viene eretta nel deserto del Nevada, abitata da 60mila persone, e dopo una settimana viene bruciata insieme al suo fantoccio-simbolo, il Burning Man, che dà nome al festival più incredibile al mondo, tra musica, arte, strani individui e droghe.

 

caprese con bufala per i vip del burning mancaprese con bufala per i vip del burning man

E’ ormai diventato uno degli appuntamenti preferiti della tech-elite della Silicon Valley: gli amministratori delegati Elon Musk, Jeff Bezos e Larry Page lo hanno frequentato, Mark Zuckerberg ci è atterrato in elicottero. Ma loro non dormono, come gli altri umani, in una normale tenda senza aria condizionata. Non vanno ai bagni esterni. Non devono mangiare cibo qualunque per l’intera settimana. Pagano per creare un’area “premium”, una zona limitata ai ricconi, una specie di forte dove nessun altro è autorizzato ad entrare. Secondo il racconto del “New York Times” questi vip pagano degli “Sherpa” che si occupano di ogni loro necessità, atterrano con aerei privati, sono serviti e riveriti come re e regine, i loro pasti sono cucinati da chef che impiattano aragoste e sushi. Hanno acqua, elettricità, wi fi, camere lussuose e tavoli da biliardo. Pagano 25.000 dollari a testa per soggiornare una settimana nel deserto (si fa per dire) e solo le modelle hanno accesso gratuito al loro campo.

buffet vegano per i vip del burning manbuffet vegano per i vip del burning man

 

Gli abituali frequentatori del “Burning” sono scocciati per questa gentrificazione. Così si perde lo spirito del festival, dicono. Uno spirito selvaggio nel divertimento ma anche nella logistica: si costruiscono accampamenti, si innalzano sculture, si fanno istallazioni, si razionano cibo e acqua, si condivide tutto coi vicini. Ma l’invasione delle “start up” va accettata, perché lo statuto del festival ha come regola fondamentale “l’inclusione radicale”. Di tutti. Anche dei più ricchi.

biliardo nell aria premium del burning manbiliardo nell aria premium del burning man