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“MANI PULITE” FOREVER - I TRE PM CHE 24 ANNI FA CREARONO TANGENTOPOLI, DAVIGO, IELO E GRECO, TORNANO ALLA RIBALTA - IL PRIMO ALL’ANM, IL SECONDO ALLA PROCURA DI ROMA PER I REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E IL TERZO SPERA DI GUIDARE LA PROCURA DI MILANO

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tangentopolitangentopoli

Gianni Barbacetto per il “Fatto quotidiano”

 

Il nuovo presidente dell' Associazione nazionale magistrati è Piercamillo Davigo. Procuratore aggiunto a Roma, coordinatore del pool che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione, è da pochi giorni Paolo Ielo. Candidato favorito a sedersi sulla poltrona di procuratore della Repubblica a Milano è Francesco Greco.

 

Davigo, Ielo, Greco: tre magistrati di Mani pulite arrivano a incarichi importanti, o ne sono a un passo, ventiquattro anni dopo l' inchiesta che ha svelato Tangentopoli, come i moschettieri di Dumas. Oggi, in un momento in cui la corruzione torna a essere un' emergenza (ma ha mai smesso di esserlo?).

 

mani pulite    mani pulite

Davigo, di Mani pulite era il "dottor sottile", la mente giuridica, il magistrato che soprattutto scriveva gli atti giudiziari e le richieste al Parlamento, mentre Antonio Di Pietro si dedicava alle indagini e Gherardo Colombo principalmente agli interrogatori.

 

Dopo l' attività a Milano, prima in Procura e poi in Corte d' appello, è andato a fare il giudice in Cassazione. Senza abbandonare l' attività nell' Associazione magistrati: iscritto alla corrente di Magistratura indipendente, nel febbraio 2015 insieme un gruppo di colleghi esce da Mi, in polemica con Cosimo Ferri, che sta contemporaneamente ai vertici della corrente e dentro il governo, come sottosegretario alla giustizia prima di Enrico Letta e ora di Matteo Renzi.

PAOLO IELOPAOLO IELO

 

Fonda Autonomia e indipendenza che lo elegge presidente e poi, il 9 aprile, viene eletto (per un anno) presidente dell' Anm. Una risposta delle toghe, secondo alcuni osservatori, all' offensiva dell' esecutivo sulla giustizia. Proprio mentre il presidente del Consiglio - nel pieno dello scandalo di Potenza che è costato le dimissioni al ministro Federica Guidi - critica i magistrati e il dibattito, come al solito, si sposta sulle intercettazioni, i magistrati rispondono eleggendo come loro rappresentante una delle voci più intransigenti, brillanti, efficaci e rispettate delle toghe italiane.

 

Ielo nel pool milanese di Mani pulite si occupò di partite delicate come le inchieste sull'alta velocità, le "tangenti rosse" e i finanziamenti al Pci che arrivavano dai Paesi comunisti, a cui diede la caccia anche con trasferte investigative nell' ex Germania dell' Est.

 

Poi andò alla Procura di Roma, contribuendo a far dimenticare il suo passato di "porto delle nebbie". Sue le indagini su Mafia Capitale. Ora quello che era il "giovane di bottega Mani pulite" coordinerà il dipartimento pubblica amministrazione, cioè i magistrati di Roma che si occuperanno di tangenti e corruzione.

Piercamillo DavigoPiercamillo Davigo

 

Greco, dopo Mani pulite, a Milano si è specializzato nel contrasto ai reati finanziari.

Ha coordinato le indagini sul crac Parmalat, sulle scalate bancarie dei "furbetti del quartierino", sul sistema di potere di Roberto Formigoni. Ha detto senza peli sulla lingua che "il mercato finanziario italiano è il Far West dell' Occidente". È stato chiamato dal governo Letta e poi da quello Renzi a partecipare a commissioni di studio sui reati finanziari e fiscali. È uno delle menti dei provvedimenti per il rimpatrio dei capitali italiani all' estero.

 

IL PM DI MILANO FRANCESCO GRECO AL CELLULARE IL PM DI MILANO FRANCESCO GRECO AL CELLULARE

Nel conflitto che ha contrapposto a Milano il procuratore Edmondo Bruti Liberati al suo aggiunto Alfredo Robledo, si è schierato senza dubbi con Bruti. Ieri la quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura ha indicato i candidati da proporre al plenum del Csm che dovrà scegliere il procuratore di Milano.

 

Francesco Greco ha conquistato tre voti, mentre due dei suoi "concorrenti", Alberto Nobili (grande investigatore, uno dei protagonisti delle inchieste anti 'ndrangheta a Milano) e Giovanni Melillo (capo di gabinetto del ministro della giustizia Antonio Orlando), ne hanno raccolto uno a testa. Tutti e tre i nomi saranno dunque proposti al plenum, con Greco però favorito. Davigo, Ielo, Greco: Mani pulite è di nuovo alle porte.