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"IL TASER È UNO STRUMENTO IMPRESCINDIBILE PER LE FORZE DELL'ORDINE" - IL MINISTRO DELL'INTERNO MATTEO PIANTEDOSI MINIMIZZA LE POLEMICHE, DOPO CHE DUE PERSONE SONO MORTE DOPO ESSERE STATE COLPITE DA UNA PISTOLA ELETTRICA (QUATTRO CARABINIERI SONO ACCUSATI DI OMICIDIO COLPOSO) - MA COM'È POSSIBILE CHE UN'ARMA CONSIDERATA "NON LETALE" COME IL TASER POSSA UCCIDERE? CIÒ ACCADE QUANDO VIENE COLPITA UNA PERSONA CON PROBLEMI CARDIACI, SOTTO EFFETTO DI FARMACI O CON DISTURBI GENETICI (TUTTI FATTORI CHE IL CARABINIERE CHE SPARA NON PUÒ SAPERE IN ANTICIPO)
PIANTEDOSI, 'IL TASER È UNO STRUMENTO IMPRESCINDIBILE'
(ANSA) - ROMA, 19 AGO - "Chi, in maniera ideologica, critica l'utilizzo del taser deve tener presente che si tratta di uno strumento imprescindibile che viene fornito agli agenti proprio per evitare l'utilizzo di armi da sparo. Le regole di ingaggio prevedono che venga usato soltanto quando ci si trova di fronte a soggetti violenti e aggressivi che rappresentano un concreto pericolo per i presenti".
Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che aggiunge: "la sicurezza dei cittadini è il primo obiettivo che deve essere perseguito. E dalle prime ricostruzioni è esattamente la situazione in cui si sono ritrovati i carabinieri intervenuti (ad Olbia e a Genova, ndr).
Dunque, vanno respinte, perché del tutto pretestuose, pregiudiziali ed infondate, le polemiche contro le forze di polizia a cui va tutta la gratitudine e il completo sostegno del nostro Governo".
"Il profondo cordoglio per il decesso di due persone, dopo che era stato usato su di loro il taser - sostiene il ministro - non deve essere strumentalizzato al solo fine di portare avanti l'ennesima campagna di antipatia verso i tutori dell'ordine. L'autorità giudiziaria farà accertamenti e valutazioni ma nulla può mettere in discussione professionalità, equilibrio e impegno delle forze di polizia".
Nei due casi specifici, sottolinea Piantedosi, "si tratta di Carabinieri intervenuti in altrettante situazioni estremamente difficili e rischiose. E non dobbiamo portare loro rispetto solo quando sono loro stessi a rimanere vittime di queste situazioni".
L’arco elettrico da 50 mila volt e la scarica a vuoto di avvertimento
Claudio Laugeri per "La Stampa"
Che cosa significa taser?
La parola taser è un acronimo dell'inglese Thomas A Swift's Electric Rifle, «fucile elettrico di Thomas A. Swift», protagonista del romanzo datato 1911 dello scrittore Victor Appleton dal titolo Tom Swift and His Electric Rifle.
Che cos'è il taser?
È un'arma a funzionamento elettrico, ha la forma di una pistola, con un «calcio» per l'impugnatura e un grilletto per l'azionamento: quando viene premuto, spara due elettrodi sistemati su piccoli dardi, che hanno traiettorie non parallele. Questo avviene perché l'efficacia aumenta con la distanza fra gli elettrodi. Una volta a contatto con il bersaglio, il sistema produce una scarica ad alta tensione (fino a 50 mila volt) e a bassa intensità (2-6 milliampere). Il rilascio di questa scarica avviene attraverso brevissimi impulsi (la scansione tipica è 19 al secondo) per una durata massima di 5 secondi.
A che cosa serve?
L'obiettivo è di ottenere una paralisi neuromuscolare temporanea del soggetto, evitando di ricorrere a modalità d'intervento potenzialmente più traumatiche, come l'utilizzo di manganelli o armi da fuoco. Perché ottenga il risultato previsto, entrambi i dardi devono colpire la persona verso la quale sono indirizzati.
Ci sono regole d'ingaggio?
L'articolo 53 del Codice penale stabilisce che «non è punibile il pubblico ufficiale che, al fine di adempiere un dovere del proprio ufficio, fa uso ovvero ordina di far uso delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica, quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all'Autorità». [...]
Quanti dardi può sparare?
Le forze dell'ordine hanno in dotazione i modelli X2 e Taser 7, entrambi prodotti dall'americana Axon. Possono sparare due serie di dardi, hanno la possibilità di mostrare «archi elettrici» (per un effetto dimostrativo-dissuasivo) anche senza sparare. Il modello Taser 7 ha anche mirini laser per aiutare a colpire il bersaglio e una cartuccia per l'utilizzo a distanza ravvicinata, che aumenta del 93% la separazione dei dardi e di conseguenza la loro efficacia.
matteo piantedosi question time in senato foto lapresse
È pericoloso toccare una persona colpita dal taser?
No, perché l'elettricità segue sempre il percorso più breve tra i due elettrodi.
Il taser è un'arma?
Sì, per la legge italiana è un'«arma propria». Non può essere acquistata da privati e tantomeno essere portata al di fuori dell'abitazione. [...]
Quanti sono i taser in Italia?
Sono circa 5 mila, adottati da polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e polizia locale.
Il taser può essere letale?
In condizioni di salute normali del soggetto che viene attinto dai dardi, le conseguenze sono quelle dell'immobilizzazione temporanea. La situazione può essere diversa quando viene colpita una persona con problemi cardiaci, sotto effetto di farmaci o con disturbi genetici. Quando utilizzato, le forze dell'ordine devono chiedere l'intervento del 118.
ROMANO, SIULP: “IL TASER STAVA FUNZIONANDO, MA VALUTIAMO ALTRI STRUMENTI COME IL BOLAWRAP ARGENTINO”
Estratto dell'articolo di Conchita Sannino per "la Repubblica"
Nessuno può chiudere gli occhi di fronte a due vittime, a distanza di poche ore. Però, il taser stava funzionando bene. Ci aveva consentito di essere più efficaci nella deterrenza, finora”. Finora, appunto. Felice Romano, segretario generale del Siulp, il maggiore sindacato di polizia (circa 27mila iscritti), difende l’uso della pistola a impulsi elettrici. Ma, allo stesso tempo, non chiude all’idea di valutare “altri eventuali strumenti difensivi”.
Segretario Romano, due morti in 48 ore dopo l’uso del taser. Un dato che dovrebbe allarmare innanzitutto voi, come operatori della sicurezza. “Difatti, la magistratura farà luce su eventuali fattori nuovi o sulle concause che possono aver contribuito a un esito così drammatico, inaspettato. Siamo di fronte a fatti che devono essere spiegati alla luce dell’autopsia, sia nella vicenda di Olbia che in quella di Genova. E abbiamo espresso anche la nostra solidarietà ai colleghi dell’Arma. Ma siamo sinceramente tutti sorpresi”.
Intanto il ministro Salvini si porta avanti: “Non prendetevela con i carabinieri”.
“Io dico che non va bene né la difesa cieca né la demonizzazione di quello strumento. Ho sentito dire ad esempio che il taser sarebbe un mezzo di tortura: ma non è così. Ricordiamoci che gli agenti, prima, avevano a disposizione solo una calibro 9 parabellum. Se lei va a Miami vedrà che i poliziotti hanno la pistola dietro la schiena e il taser a portata di mano: perché la prima arma, la più immediata, deve essere quella che non rischia di uccidere”.
Ma oggi, dopo i fatti emersi, non è anche nel vostro interesse accertare che il taser non sia letale per alcuni soggetti?
“Lo è. E’ nell’interesse dei cittadini, della sicurezza, e anche della serenità degli operatori. Per questo ribadisco che occorre attendere gli accertamenti e le indagini della Procura, e ragionare su questi episodi. Ma senza avere tesi ideologiche già pronte. Se esiste un’alternativa al taser, sempre come arma di difesa, noi non abbiamo preclusione. Il taser è comunque usato in tanti paesi al mondo, e qualche motivo, che magari non sia la ‘grande lobby’ dei costruttori di armi, ci sarà. Altri strumenti ci sono, e sono già in via di sperimentazione”.
A cosa si riferisce?
“Al BolaWrap, ad esempio. Una sorta di pistola che spara ‘lacci’ che si attorcigliano intorno alle gambe del soggetto, che viene così immobilizzato in pochi istanti”.
È il dispositivo che si ispira alle bolas argentine, originariamente usato per la caccia?
“In alcune città italiane li stanno già testando nella sicurezza cittadina: all’estremità delle corde ci sono delle piccole ancore che le fissano intorno alle estremità della persona che si ritiene pericolosa. Ora, se vogliamo andare nei dettagli, i rischi potenziali esistono sempre: lo strumento serve a far cadere un aggressore, a renderlo inoffensivo. Ma se il soggetto finisce per agitarsi, mentre le gambe sono immobilizzate, la caduta può essere violenta e può battere la testa”. [...]
matteo piantedosi question time in senato foto lapresse.
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