DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Paola De Carolis per "www.corriere.it"
La paura del coronavirus arriva anche in Gran Bretagna, «un paese che crede nella libertà», nelle parole del primo ministro Boris Johnson, ma dove le abitudini e il tran tran quotidiani ieri si sono bruscamente interrotti. Le scuole del Regno Unito chiuderanno venerdì pomeriggio a tempo indeterminato, anche se continueranno a prendersi cura dei figli del personale medico e dei bambini a rischio.
Gli esami pubblici che valgono per l’ammissione all’università sono stati cancellati. I musei hanno sbarrato le porte, i teatri anche. Le associazioni culturali mandano email implorando il pubblico di fare una donazione. La Bbc ha smesso di girare le soap che riuniscono il paese di fronte al piccolo schermo e i supermercati sono stati presi d’assalto così che tanti scaffali sono vuoti. E il messaggio per tutti è di stare a casa.
Boris Johnson e il Coronavirus by paniruro/spinoza
Johnson, che nell’emergenza parla al Paese ogni pomeriggio con una conferenza stampa, ha sottolineato che non vuole invocare poteri speciali per obbligare la gente a non uscire, ma non esclude «di ricorrere a nuove misure nel prossimo futuro», soprattutto a Londra, dove è concentrata la maggioranza dei casi. Chi ha sintomi deve autoisolarsi per 14 giorni, assieme a tutta la famiglia.
coronavirus, supermercati gran bretagna 16
A chi è sano viene chiesto di lavorare da casa se possibile e di ridurre o meglio azzerare il contatto con gli altri. Il consigliere medico del premier, Patrick Vallance, sottolinea che la posizione del governo «non deve essere considerata una raccomandazione, ma un ordine». «Chi non rispetta le indicazioni mette a repentaglio gli altri e soprattutto rischia di contagiare i più deboli».
boris johnson immunita di gregge
Il virus avanza, inesorabile. 104 decessi, tutti tra i 59 e i 94 anni, e 2626 casi confermati, ma la realtà potrebbe essere molto diversa: i test sino a ieri venivano effettuati solo sui malati gravi o i pazienti con complicazioni. Johnson mira ad aumentare le capacità sino ad effettuare 25.000 tamponi al giorno, ma al momento non sono sottoposti ai test neanche i medici e gli infermieri del sistema sanitario che sono in prima linea e che, lamentano, non hanno tute, mascherine o protezione per gli occhi. L’Nhs è una priorità, ha sottolineato Johnson.
«Stiamo lavorando sodo per aumentare la produzione degli strumenti necessari». In particolare i respiratori e i letti di terapia intensiva. Sono stati disdetti così tutti gli interventi non necessari a partire dal 15 aprile. L’obiettivo è di fare posto ai malati di Covid-19, che, come era inevitabile, coinvolgono anche Downing Street. Diversi membri dello staff sono in autoisolamento, così come Neil Ferguson, il professore autore dello studio dell’Imperial College di Londra che ha portato il governo a cambiare tattica dall’immunità di gregge alla soppressione dei contagi. Anche la fidanzata del primo ministro, Carrie Symonds, che è incinta, si è autoisolata, ma il timore è che a Londra la gente continui ad andare al lavoro: la metropolitana è piena.
CHRIS WHITTY BORIS JOHNSON CORONAVIRUS
L’economia e l’impatto del virus sui bilanci delle grandi industrie così come sui portafogli delle famiglie rimane un’incognita che per i britannici è terrificante quanto il numero delle vittime. La sterlina è precipitata, la Honda chiuderà la fabbrica di Swindon, le linee aeree annunciano che dovranno rinunciare a una fetta di personale e che il futuro è incerto.
I lavoratori autonomi non sanno come pagare l’affitto e le misure annunciate solo due giorni fa dal cancelliere dello scacchiere, pari a prestiti per 330 miliardi di sterline e 20 miliardi di liquidità, sembrano già poco più di un cerotto temporaneo. Tra le chiusure e il bilancio dei decessi, una buona notizia. Esiste un test per gli anticorpi. «Lo abbiamo e stiamo valutando come farlo arrivare alla popolazione», ha sottolineato Johnson, così che chi avrà sviluppato l’immunità «avrà luce verde» per continuare a lavorare e aiutare gli altri.
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