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Beppe Aquaro per "www.corriere.it"
Se tutti avranno pensato, dietro ai cappelli, «Lo sposo è impazzito oppure ha bevuto?» (come nella famosa canzone di Francesco De Gregori) questo non è possibile appurarlo. Di sicuro, si è trattato di una scazzottata in piena regola. Appena fuori dal locale, la trattoria dove gli sposi stavano festeggiando il loro matrimonio e il battesimo della seconda figlia.
È accaduto sabato 29 maggio, a Specchia, un paese del Leccese, a due passi da Tricase. La cosa curiosa è che a darsele di santa ragione sono stati, appunto, i protagonisti della festa: ripresi, immancabilmente, da un telefonino, mentre perdevano tutto il loro aplomb da cerimonia. Ed il video (se girato da un semplice curioso o da un inviato, anche questo aspetto è ancora tutto da chiarire) in poco tempo ha fatto il giro dei social.
Dalla chiesa al locale
Ma c’è da capire soprattutto come mai sia potuta accadere una cosa simile. «Per la verità, c’è stato qualche brindisi di troppo e saranno volate delle parole grosse, ma niente che potesse far pensare ad un epilogo del genere», fanno saper alcuni testimoni presenti alla cerimonia, seduti e allegri (forse troppo?) in questo spazio all’aperto di una trattoria del centro e a due passi dalla chiesa madre del paese, dove era stato celebrato poche ore prima il matrimonio dal parroco don Antonio.
Una volta giunti al pranzo di ricevimento, il cui menu dal forte sapore di mare (per primo, una pasta ripiena di cernia, e per secondo, una infinita grigliata mista di pesce), le cose sono andate tutte per il verso giusto. Sì, c’è sempre qualcuno che può confondere fischi per fiaschi, alludendo ad alcune tresche sentimentali tra gli invitati e storie varie. Ma si sa come vanno queste cose, tra un brindisi e l’altro.
«Stavamo per chiudere»
«Il ristorante era ormai chiuso: erano andati via anche i commensali della sala interna, quando abbiamo visto il parapiglia all’esterno», raccontano le voci di chi era presente. Nel video si vede un ragazzo, sulla trentina, lo sposo, con le maniche della camicia, candida, rivoltata (la giacca forse era ancora sulla sedia dello spazio all’aperto del ristorante) mentre si avventa sul corpo del testimone che è ormai per terra. Tutti intorno gridano, riprendono e provano a interrompere l’incontro.
«Bravi ragazzi»
«Credetemi, non è successo nulla di grave — dice un testimone — io conosco benissimo lo sposo, è una bravissima persona». Le solite voci che per il bene del paese, provando a ripulirne la reputazione, ricordano, anche giustamente, che gli stessi protagonisti del matrimonio erano già stati in quello stesso ristorante, per festeggiare un Natale, un paio d’anni prima. E senza scazzottate. Allora, se lo sposo non è impazzito e non ha neppure bevuto, cosa sarà successo? «Secondo me, qualcuno aveva già esagerato con i brindisi, prima di arrivare al ristorante».
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