DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
Fabio Savelli per il “Corriere della Sera”
Alla mostra d' oltremare di Napoli qualche giorno fa sono dovute intervenire le forze dell' ordine perché la gran parte dei 4 mila prenotati alla somministrazione del vaccino pretendeva Pfizer al posto di AstraZeneca. A Marcianise, provincia di Caserta, stessa regione e nelle stesse ore, tutti in fila fino alle tre di notte per ricevere il siero Vaxzevria. Psicosi ingiustificata, ma anche preferenza convinta.
Quel che sta accadendo sul farmaco anglo-svedese ha poco di razionale. Ci sono le paure più recondite, ma anche il sostegno più esplicito, tanto che martedì 4 maggio si è verificato il record di somministrazioni in Italia dall' inizio della campagna: 114.749 persone hanno deciso che AstraZeneca fosse affidabile - come indicato dai dati di farmaco-vigilanza che segnalano solo casi sospetti e infinitesimali di correlazioni con trombosi - e quindi anche preferibile.
Quel che è certo però è che in alcune regioni siamo di fronte a un importante sotto-utilizzo che ha costretto alcuni governatori, come Nello Musumeci in Sicilia, a ritarare il piano aprendo prima della decisione nazionale agli over 50 sperando di ampliare la platea dei vaccinati. In effetti la regione ha, al 5 maggio, 112 mila dosi ferme nei frigoriferi: il 49,3% di quelle consegnate.
code per il vaccino astrazeneca a palermo 10
Anche la Basilicata ha a disposizione 29.803 dosi, il 46,86% di quelle consegnate.
Non va meglio la provincia di Trento che non ha ancora utilizzato il 45,49% delle dosi, mentre la Calabria il 42,49%, cioè 85.459 dosi. Tutte le altre hanno percentuali più basse, fino all' eccellenza Lombardia che ha usato già oltre 929 mila dosi Vaxzevria e ha una scorta del 15,5% di dosi necessarie per i richiami anche alle forze dell' ordine e al personale scolastico previsti tra metà maggio e metà giugno.
La premessa: su base nazionale abbiamo accantonato il 27,4% delle dosi anche per non dover correre ai ripari con i richiami per oltre un milione e mezzo di persone. Però le dosi già a disposizione ora sono di più: 1.796.334. Significa che c' è una tolleranza di quasi 300 mila dosi da poter somministrare al netto delle 7 milioni in arrivo entro giugno.
ruggero razza e nello musuemci
Ecco perché ieri Letizia Moratti, assessore al Welfare della Lombardia, ha chiesto al commissario Figliuolo di redistribuire queste fiale a «quelle Regioni che stanno rispettando i target: qui solo l' 1% rifiuta AstraZeneca perché i nostri medici spiegano che questo è un vaccino sicuro ed efficace». Non è un' affermazione peregrina, ma al momento al governo non hanno intenzione di recepirla perché contano di smontare lo scetticismo. Certo è che sono giorni febbrili di incontri.
Il Comitato tecnico scientifico, di concerto con la direzione prevenzione del ministero della Salute e con Aifa, sta ragionando sull' ipotesi di estendere agli over 50 l' indicazione preferenziale per l' uso di AstraZeneca, al momento confinata agli over 60.
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