accoltella lo stupratore della figlia 14enne

VIENI, CHE TI ''TAGGO'' L’UCCELLO! IN ARGENTINA UN UOMO SI VENDICA ACCOLTELLANDO IL PORCELLONE CHE HA ADESCATO SU FACEBOOK, E POI VIOLENTATO, LA FIGLIA 14ENNE

Enrico Chillè per “il Messaggero”

 

Arrestato e indagato per lesioni ai danni dello stupratore della figlia 14enne. Questa la triste sorte di un uomo che ha deciso di farsi giustizia da solo e per questo ha accoltellato, tra l'altro in maniera lieve, il mostro.

 

I fatti, avvenuti a Mar del Plata, in Argentina, sono riportati da Clarin.com. Un uomo di 37 anni, sposato e con due figli, negli scorsi mesi con un falso profilo Facebook si è spacciato per un 25enne e sul social network ha adescato la ragazzina.

 

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Mentre l'uomo cercava di guadagnarsi la fiducia dell'adolescente, tra i due le conversazioni si sono fatte sempre più fitte, fino a quando la ragazzina non gli ha raccontato che i genitori le avevano chiesto la password di Facebook per controllare le sue attività online. A quel punto, l'uomo avrebbe costretto la sua vittima a cancellare quotidianamente tutte le chat che avrebbero potuto essere scoperte dai genitori.

 

Lunedì scorso, poi, i due si sono incontrati dal vivo per la prima volta. La ragazzina si era recata a scuola come tutte le mattine, ma alle compagne di classe ha detto di non entrare poiché doveva vedersi con questo ragazzo di 25 anni. Le amiche, un po' preoccupate, lo hanno raccontato ai loro professori, che hanno allertato la polizia e i genitori della ragazzina.

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Troppo tardi: l'uomo ha deciso di portare la ragazzina in un motel, dove l'ha violentata dopo averla costretta a prendere una strana pasticca. Dopo ore di angoscia, la ragazzina è ricomparsa in stato confusionale a pochi metri di distanza dal luogo dove era salita sull'auto dell'uomo. Il racconto della ragazzina ha scatenato la rabbia del padre, che proprio attraverso Facebook ha scoperto l'identità dell'uomo e il suo domicilio. Qui si sarebbe vendicato inseguendolo con un coltello e colpendolo di striscio per due volte ai glutei.

 

Entrambi gli uomini sono stati arrestati e condotti in carcere, ma per ora si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il padre della ragazzina è accusato di lesioni, il mostro di violenza sessuale aggravata dalla giovane età della sua vittima.

 

La casa dell'uomo è stata posta sotto sequestro e in queste ore si cercano informazioni preziose su vari dispositivi elettronici (due pc, un tablet e uno smartphone). Gli inquirenti devono rivolgere ulteriori domande alla ragazzina, ancora in stato di choc, e dal momento che la perizia dei medici ha confermato la violenza sessuale, la testimonianza della 14enne sarà fondamentale ai fini del processo.