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“IN ITALIA NON C’E’ PERICOLO IMMINENTI DI ATTENTATI” - VIMINALE E AI SERVIZI PROVANO A MINIMIZZARE IL PANICO DOPO L'ARRESTO DI DUE TURCHI A VITERBO, POCO PRIMA DELLA CELEBRAZIONE DELLA FESTA DI SANTA ROSA. ERANO DOTATI DI ARMI PRONTE A COLPIRE - LA PISTA DI UN POSSIBILE ATTENTATO È AL VAGLIO MA NON HA RISCONTRI DIRETTI. LE ALTRE IPOTESI RIMANDANO AGLI INTRECCI CON LA MALAVITA TURCA E IL TRAFFICO D’ARMI O AL COLLEGAMENTO CON L’ARRESTO DI BARIS BOYUN, BOSS CURDO – 5 TURCHI FERMATI IERI A MONTEFIASCONE LASCIANO LA QUESTURA DOPO L’IDENTIFICAZIONE: NON SONO STATI RILEVATI LEGAMI CON GLI ALTRI DUE
ALLARME A MACCHINA S.ROSA, 'NESSUN LEGAME CON I 5 FERMATI'
(ANSA) - Nessun collegamento sarebbe emerso sinora tra le cinque persone di origine turca fermate ieri dalla polizia a Montefiascone "con i fatti precedenti". E' quanto si apprende sulle indagini che hanno portato nei giorni scorsi all'arresto di due turchi in un B&B di Viterbo, perchè trovati in possesso di una pistola semiautomatica e una mitraglietta d'assalto cariche e pronte all'uso. Una circostanza che aveva fatto temere agli inquirenti che fosse in atto un possibile atto terroristico programmato durante la processione della macchina di Santa Rosa, nel capoluogo laziale. I cinque, che si trovavano in un altro B&B sono stati tutti identificati . Proseguono gli accertamenti
VITERBO: CINQUE TURCHI LASCIANO QUESTURA DOPO IDENTIFICAZIONE
(Adnkronos) - I cinque turchi individuati ieri sera a Montefiascone hanno lasciato la questura di Viterbo. I cinque sono stati identificati e dagli accertamenti svolti al momento non sono stati rilevati legami con i due turchi arrestati nel B&B durante la festa di Santa Rosa. Sono in corso le indagini della polizia.
IL GIALLO DEI “TERRORISTI” «MA IN ITALIA NON C’È PERICOLO IMMINENTE»
Estratto dell’articolo di Nello Trocchia per “Domani”
Due cittadini turchi sono stati arrestati a Viterbo poco prima della celebrazione della festa della macchina di Santa Rosa. Erano dotati di armi pronte a colpire, pistola e mitraglietta, e hanno la caratura di criminali di peso,
ma fonti qualificate escludono elementi concreti di un rischio attentati nel nostro paese.
Il fermo dei due uomini armati è stato salutato con encomi e congratulazioni anche dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha condiviso un post su Instagram con questo titolo (tratto dal Messaggero): «Attentato sventato alla festa di Santa Rosa a Viterbo: due arresti. Il commando turco voleva sparare sulla folla».
[…] Resta una domanda che cammina sotto traccia: in Italia c’è un rischio rilevato di attentati terroristici? Una domanda che si impone considerando anche il quadro internazionale con lo sterminio in atto a Gaza da parte del governo israeliano […].
Fonti vicine al Viminale e ai servizi segreti escludono questa ipotesi, non ci sono – fanno sapere – «informazioni che fanno presupporre eventi ostili in Italia nel breve periodo. Nessun pericolo imminente certificato». Di certo c’è un cornice preoccupante a livello internazionale, e il livello di allerta è adeguato al contesto che è in continua trasformazione. Il caso Viterbo e l’inquietante presenza dei due turchi armati si inserisce all’interno di questo quadro nazionale.
[…] L’operazione della Digos che ha portato all’arresto dei due criminali non ha fermato la macchina organizzativa di Santa Rosa, ma ha spinto il prefetto e il ministro, Matteo Piantedosi, a elevare gli standard di sicurezza e a garantire contemporaneamente lo svolgimento dell’evento, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità.
Così è stato rafforzato il dispositivo con il dispiegamento di nuovi contingenti di forze dell’ordine e anche di cecchini in alcuni punti chiave, tanto che a un certo punto sono state accese le luci destando qualche mugugno tra i partecipanti.
L’evento si è potuto celebrare visto che verifiche attivate nell’immediatezza dell’arresto hanno consentito di escludere ulteriori rischi […].
Il ritrovamento di un documento di una terza persona non presuppone la sua presenza sul territorio, ma anche su questo sono in corso verifiche. Le autorità turche, nelle banche dati delle forze dell’ordine italiane non risulterebbero i due nominativi, hanno descritto i due come criminali di spessore, non collegati a gruppi terroristici internazionali.
Quella del terrorismo resta un’ipotesi, ma la più remota, di certo c’è da capire se volessero colpire i presenti durante la tradizionale manifestazione popolare. Le altre piste al vaglio, sulle quali si cercano conferme, rimandano agli intrecci con la malavita turca e il traffico d’armi o al collegamento con l’arresto di Baris Boyun, boss curdo, arrestato nel maggio 2024 a pochi chilometri dalla città e ora in carcere. Il Viminale si è limitato ufficialmente a ringraziare le forze dell’ordine per il lavoro svolto in attesa degli esiti delle indagini.
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MAURIZIO GASPARRI A VITERBO PER LA FESTA DI SANTA ROSA
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ANTONIO TAJANI A VITERBO PER LA FESTA DI SANTA ROSA
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