CHI COMANDA DENTRO HAMAS? – IZZ AL-DIN AL-HADDAD, SOPRANNOMINATO “IL FANTASMA DI AL-QASSAM”, È IL NUOVO LEADER DELL’ALA MILITARE DELL’ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA PALESTINESE – SI SA POCO DI LUI: HA RICOPERTO RUOLI OPERATIVI CHIAVE NEGLI ULTIMI CONFLITTI ED È STATO UNO DEGLI ARTEFICI DEL MASSACRO DEL 7 OTTOBRE 2023 – L’ESERCITO ISRAELIANO HA TENTATO DI ASSASSINARLO SEI VOLTE, E HA EMESSO SU DI LUI UNA TAGLIA DA 750MILA DOLLARI. PER SFUGGIRE ALL’”IDF”, IL 55ENNE HA CAMBIATO I SUOI CONNOTATI – LE LOTTE INTESTINE NEL MOVIMENTO ISLAMISTA: DA UN LATO I LEADER POLITICI CHE VIVONO ALL’ESTERO, DALL’ALTRO QUELLI CHE COMBATTONO NELLA STRISCIA…

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1 - IL FANTASMA NUOVO CAPO DI HAMAS

Estratto dell’articolo di Fab. Mag. per “la Stampa”

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Si sa poco di lui, della sua vita privata. E forse è proprio il suo basso profilo ad avergli consentito di restare, finora, sotto il radar dell'intelligence israeliana. L'esercito ha fatto sapere di aver provato a eliminarlo sei volte. Nel novembre del 2023 - dopo un raid nella sua abitazione che ha fruttato a Israele preziosi documenti e fotografie - è stata emessa su di lui una taglia da 750.000 dollari.

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Oggi, Izz al-Din al-Haddad, 55 anni, detto il Fantasma di al-Qassam, ha assunto il comando della leadership decimata di Hamas a Gaza. […] Il portavoce in lingua araba di Tsahal, il colonnello Avichay Adraee, ha recentemente mostrato una foto di lui, trovata in un tunnel sotto l'ospedale Europeo di Khan Younis. L'immagine ritrae Haddad con i capelli tinti di nero e la barba ben curata. A paragone con le sue apparizioni pubbliche, si direbbe che abbia cambiato aspetto per la «profonda paura - sostiene Adraee - e il desiderio di camuffarsi e sparire».

 

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Ex membro di Fatah - ha iniziato la sua carriera politica nel partito negli anni '80 - è stato incarcerato da Israele diverse volte. Proprio in prigione si è convertito all'ideologia islamista, unendosi ad Hamas dopo il rilascio. Negli ultimi conflitti […] ha ricoperto ruoli operativi chiave. È stato uno degli artefici dell'attacco del 7 ottobre (2023), in particolare ha supervisionato il settore di Gaza City e il sanguinoso massacro nel kibbutz israeliano di Nahal Oz.

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Secondo l'intelligence israeliana, poche ore prima dell'assalto, Al-Haddad avrebbe radunato sei comandanti di battaglione e consegnato loro un messaggio scritto a mano in cui invitava al coraggio e alla segretezza, vietando l'uso dei cellulari e ordinando che i loro attacchi fossero trasmessi in diretta streaming. L'ex ostaggio Keith Siegel, che l'ha incontrato diverse volte durante la prigionia, il Fantasma parla un ebraico fluente. […]

 

2 - I CAPI MILITARI NELLA STRISCIA O I LEADER POLITICI ALL'ESTERO CHI COMANDA DENTRO HAMAS

Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci per “la Repubblica”

MILIAZIANI DI HAMAS A GAZA

 

Chi decide dentro Hamas? Chi è che, all'interno del movimento islamista palestinese, avrà l'ultima parola sull'accordo di tregua e sulla successiva trattativa per la fine della guerra? Mai come adesso è in atto uno scontro tra "quelli di Gaza", che continuano a combattere nella Striscia e a tenere in piedi lì un simulacro di partito, e "quelli che stanno all'estero", gli alti dirigenti dell'Ufficio politico che vivono sparsi tra Doha, Istanbul e Beirut.

Muhammad Darwish

 

I primi accusano i secondi di stare trattando con lo Stato ebraico senza prevedere una exit strategy sufficientemente sicura per i comandanti militari di Gaza, […] I secondi accusano i primi di condizionare, fino a bloccarlo, il negoziato. Chi decide, dunque?

 

«Tutte le volte che Hamas accetta una proposta chiedendo allo stesso tempo di modificarla, vuol dire che quelli di Gaza non sono d'accordo con quelli di Doha», sostiene chi, vivendo tuttora nella Striscia, conosce e riconosce certe dinamiche. […]

 

Da quando Israele ha ucciso due leader, prima Ismail Haniyeh, poi Yahya Sinwar ideatore del pogrom del 7 ottobre, Hamas si è guardato bene dal divulgare il nome del successore. E tuttavia, diversi analisti consultati da Repubblica, sia israeliani che palestinesi, indicano come nuovo numero uno il silenzioso capo del Consiglio della Shura: Muhammad Darwish, conosciuto anche come Abu Omar, l'unico tra i vertici di Hamas a essere nato in Libano. Nel febbraio scorso, è Darwish il primo della delegazione di Hamas a salutare la Guida Suprema Ali Khamenei nell'ultima visita a Teheran. […]

MILIZIANI DI HAMAS A GAZA

 

«Darwish guida un consiglio di cinque veterani del movimento», spiega Guy Aviad, ricercatore israeliano, autore del saggio "The Lexicon of Hamas" e studioso del fondamentalismo. «Oltre a lui figurano Khalil Hayya, che guida il team negoziale a Doha ed è ancora il responsabile politico per Gaza, il vecchio Khaled Meshal, Zael Jabbarin - responsabile di Hamas in Cisgiordania - e Nizar Awadallah. Dopo più di venti mesi di guerra, l'apparato che detta la linea politica e quello che gestisce il denaro sono ancora in funzione».

 

Ali Khamenei Ismail Haniyeh e due leader di hamas

E però né Darwish né il consiglio dei cinque possono, da soli, prendere accordi definitivi con Israele, perché chi poi è chiamato a garantirli si trova non a Doha ma a Gaza.

Ucciso Mohammed Deif, uccisi Yahya e Mohammed Sinwar, il comando delle brigate al Qassam è passato nelle mani di Izz al Din al Haddad, detto "il fantasma": 55 anni, scampato a sette attentati, due figli (Suheib e Moaz) ammazzati dall'Idf, […] da venti anni al Haddad rappresenta la linea dura, cioè quella legata ai pasdaran sciiti dell'Iran e di cui la famiglia Sinwar era convinta sostenitrice.

 

hamas

[…] Le cinque brigate Qassam conterebbero ancora oggi tra i 20 e i 25 mila combattenti, secondo quanto affermato dal generale israeliano Gadi Eisenkot alla Knesset. Il numero si spiega col reclutamento di giovanissimi (e inesperti) gazawi che hanno in parte colmato le perdite, stimate in 15 mila effettivi. Al Haddad li fa combattere in gruppi di 10-15, con il preciso compito di organizzare imboscate contro i tank o i plotoni dell'Idf. Dentro Gaza poi ci sono poi cellule dormienti, che aspettano ordini.

 

Chi non combatte ma spara lo stesso sono gli agenti dell'Unità Freccia (Arrow), riattivata dopo la rottura della tregua nel marzo scorso: a loro Hamas ha ordinato di dare la caccia ai collaborazionisti. «La forza militare di Hamas a Gaza è indebolita, ovviamente, ma non è azzerata», sostiene Michael Milshtein, capo del forum sugli studi palestinesi al Centro Moshe Dayan. «Dire "cosa resta di Hamas" è un errore di prospettiva, perché resta tanto. E non è con la guerra che Netanyahu eliminerà Hamas, l'offensiva a Gaza ormai è priva di senso e genera solo un disastro umanitario».

IL POLITBURO DI HAMAS ISMAIL HANIYEH, LEADER DI HAMAS, CON L AYATOLLAH KHAMENEI hamasizz al din al haddad 1miliziani di hamas in tiro per la cerimonia di rilascio degli ostaggi izz al din al haddad 2