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Justin Bieber diventa il più giovane tra gli artisti musicali a vendere tutti i diritti delle sue canzoni.
L'acquirente è la Hipgnosis, un'azienda molto in voga che ha acquistato i cataloghi di star molto più anziane di lui, per più soldi e con più materiale.
Universal Music Group sarà proprietaria delle registrazioni master di Bieber.
Ma tutte le canzoni, come "Peaches", saranno di proprietà di Hipgnosis, comprese le parti scritte da Bieber con altre persone.
Il prezzo è di 200 milioni di dollari, che dopo le tasse, il pagamento di tutti gli avvocati coinvolti e il mantenimento dello stile di vita di Bieber, non è poi molto.
Questo accordo è sorprendente perché suggerisce che il futuro di Bieber in termini di tournée e di registrazioni è un punto interrogativo.
Il cantante ha cancellato molti tour a causa della stanchezza e di problemi medici come la paralisi del viso. Ha anche ammesso di soffrire di depressione.
La maggior parte degli artisti che hanno venduto i loro cataloghi ha più di 60 anni, ha superato il periodo di massimo splendore delle vendite, non è più presente nelle classifiche e si sta occupando di pianificare il proprio patrimonio.
Il testo della dichiarazione del manager Scooter Braun che accompagna questa notizia è importante perché dice che lui e Bieber sono andati alla ricerca di un contratto per un catalogo.
La Hipgnosis, guidata dallo stimato Merck Mercuriadis, non li ha contattati.
Qualunque sia il futuro di Bieber nell'industria musicale, il suo futuro finanziario dovrebbe ora essere al sicuro. Speriamo che anche la sua salute lo sia altrettanto. Il 1° marzo compirà 29 anni.
JUSTIN BIEBER HA VENDUTO PER 200 MILIONI I DIRITTI DELLE SUE CANZONI (FRA CUI "BABY" E "SORRY"): ECCO PERCHÉ
Gli artisti vendono sempre di più i loro lavori musicali: tra questi spiccano Justin Timberlake e Shakira. Eppure tale tendenza è più comune tra gli artisti più anziani. Negli ultimi due anni, le leggende della musica Bob Dylan e Bruce Springsteen hanno entrambi rivenduto i diritti del catalogo a Sony. Springsteen ha ricevuto 500 milioni di dollari (376 milioni di sterline) per la vendita dei suoi lavori.
Cifra simile anche per Bob Dylan. Alla base della scelta di vendere ci sarebbero i benefici fiscali: vendere i diritti e incassare un unico assegno milionario tassato al 20% sembra la scelta più prudente per molti cantanti che hanno firmato tali accordi in piena panedmia, quando i concerti erano fermi.
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