FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE…
SETTE KAILI IN SETTE GIORNI – LA GIUSTIZIA GRECA INDAGA SULLA ONG DELLA SORELLA DI EVA KAILI – FONDATA NEL 2017, L'ORGANIZZAZIONE ELONTECH: POTREBBE ESSERE IL VEICOLO PER INCASSARE FINANZIAMENTI EUROPEI CHE SONO SOVVENZIONATI AL 100%, FINO A 15 MILIONI DI EURO - L'AUTORITÀ ANTIRICICLAGGIO HA ORDINATO IL CONGELAMENTO TOTALE IN GRECIA DEI BENI DELL'EURODEPUTATA, DEL COMPAGNO GIORGI, DEI GENITORI E DELLA SORELLA, AVVIANDO CONTROLLI SU TUTTE LE LORO PROPRIETÀ - SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO ANCHE GLI IMMOBILI DELLA KAILI…
Estratto dell’articolo di Valeria Di Corrado per “il Messaggero”
Un'altra organizzazione non governativa è finita nel ciclone giudiziario del Qatargate scoppiato a Bruxelles, ma che ora sta coinvolgendo anche la magistratura di altri Stati europei: dall'Italia alla Grecia. Dopo la ong Fight Impunity dell'ex eurodeputato socialista arrestato, Antonio Panzeri, e la ong No peace without justice, riconducibile al suo segretario Niccolò Figà-Talamanca (anche lui arrestato), sarebbero in corso verifiche anche sull'Osservatorio giuridico europeo per le nuove tecnologie ElonTech. Si tratta di una ong fondata nel 2017 da Matalena Kaili, sorella dell'ex vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili (tra i quattro arrestati dalla magistratura di Bruxelles insieme al compagno Francesco Giorgi).
Le autorità locali sono impegnate a controllare i finanziamenti e i flussi di denaro dell'Osservatorio giuridico europeo per le nuove tecnologie ElonTech. La società in questione, secondo la tv greca Ert, dichiara la propria sede a Kolonaki, precisamente nello stesso edificio in cui ha sede la società immobiliare fondata dall'eurodeputata del Pasok Eva Kaili. Secondo i quotidiani greci, le sorelle Kaili sono inseparabili e hanno presenziato anche agli eventi dell'ong che si sono svolti al Parlamento europeo.
Quello che le procure stanno esaminando è se Eva Kaili, e per estensione la Ong della sorella, siano stato il «veicolo» per attrarre programmi europei che sono sovvenzionati al 100%, fino a 15 milioni di euro. Cifre stellari, insomma, rispetto al milione e mezzo in contanti già sequestrato dagli inquirenti belgi a Bruxelles, 750mila nella sola casa della ex vicepresidente del Parlamento europeo.
Ma il suo avvocato, Michalis Dimitrakopoulos, nega: «La ElonTech non è una ong e non ha ricevuto un euro di finanziamenti». «Si tratta di un'iniziativa giuridica di scienziati e ricercatori nel campo del diritto e delle nuove tecnologie; non è una entità legale», ha fatto sapere il legale, precisando che «non è di Eva Kaili».
Ma si è già mobilitata l'Autorità Antiriciclaggio e il responsabile, Charalambos Vourliotis, ha ordinato il congelamento totale in Grecia dei beni dell'eurodeputata, del compagno Giorgi, dei genitori e della sorella, avviando controlli su tutte le loro proprietà, con un'ordinanza inoltrata a banche e catasto. Sotto la lente di ingrandimento anche gli immobili della Kaili, come l'appartamento di 170 metri quadrati acquistato nel 2019 per 260mila euro, ma anche una casa ad Anixi, acquistata nel 2009 per 290mila euro. […]
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