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L’ARMA DA FINE DEL MONDO DI ZELENSKY: L’ENERGIA – L’ESERCITO UCRAINO CONTINUA A COLPIRE RAFFINERIE E INFRASTRUTTURE PETROLIFERE E DEL GAS: IERI UN RAID DI DRONI HA ATTACCATO UN IMPIANTO DEL COLOSSO STATALE GAZPROM, A 1300KM DALLA FRONTIERA – L’OBIETTIVO È FAR SENTIRE LA PRESSIONE AI CITTADINI RUSSI, COLPITI NELLE LORO TASCHE: I PREZZI INTERNI DELLA BENZINA STANNO AUMENTANDO (SEPPUR DI POCO, SOLO UN DECIMO). KIEV HA COLPITO IL 21% DELLA CAPACITÀ DI RAFFINAZIONE DI MOSCA…
Estratto dell’articolo di Giuseppe Agliastro per “la Stampa”
Gli idrocarburi sono una voce di primaria importanza per l'economia russa. E – stando ai media internazionali – le infrastrutture petrolifere e del gas sono ora più che mai tra i principali obiettivi delle forze armate ucraine.
«Dall'inizio di agosto l'Ucraina ha lanciato almeno 58 attacchi contro importanti siti energetici russi», scriveva pochi giorni fa Reuters citando dati dell'Open Source Centre. E, appena ieri, il governatore della regione russa di Orenburg affermava che un raid di droni ucraini aveva fatto scoppiare «un incendio» in un impianto di lavorazione del gas, a suo dire «parzialmente danneggiato» dall'attacco.
VOLODYMYR ZELENSKY - DRONI DA GUERRA
Non è chiaro quale sia l'entità dei presunti danni all'impianto che dista ben 1.300 chilometri dalla frontiera russo-ucraina, ma secondo Interfax le autorità del Kazakhstan, citando a loro volta il colosso del gas russo Gazprom, hanno denunciato «una situazione di emergenza presso l'impianto di lavorazione del gas di Orenburg a causa di un attacco di droni» e hanno annunciato che «l'impianto russo ha temporaneamente interrotto la ricezione di gas grezzo dal giacimento di Karachaganak», in Kazakhstan appunto (giacimento dove secondo l'Afp alcune società energetiche occidentali «come Shell, Eni e Chevron» avrebbero «una quota di maggioranza»).
L'esercito ucraino sostiene di aver colpito anche una raffineria di petrolio a Novokuibyshevsk, nella regione di Samara, ma al momento si tratta di dichiarazioni non verificabili in modo indipendente.
Secondo la Reuters, gli attacchi dei droni alle raffinerie hanno colpito «circa il 17% della capacità di raffinazione della Russia a metà agosto, ovvero 1, 2 milioni di barili al giorno», quota «che è salita al 21%, ovvero 1,4 milioni di barili al giorno, entro la fine dello stesso mese». Inoltre, «i prezzi interni della benzina in Russia sono aumentati di circa un decimo». […]
raffineria russa colpita dai droni ucraini
drone esplode vicino al cremlino 4
GAZPROM
raffineria russa colpita dai droni ucraini
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