LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…
Francesca Del Vecchio per “La Stampa”
«Suo figlio ha causato un incidente, è stato arrestato e ora occorrono 12.500 euro per pagare la cauzione e liberarlo». Sono le due e mezza del pomeriggio di ieri quando un ragazzo di circa 25 anni telefona a casa Caproni, a Milano, fingendosi un avvocato.
Non si sa se sia consapevole della persona con cui sta parlando. Perché dall'altra parte del telefono, la signora anziana che risponde, non è una persona qualsiasi da truffare, ma l'ereditiera 88enne di una delle più blasonate e storiche famiglie imprenditoriali della città. Proprietari, tutt' ora, di case, terreni e palazzi ma soprattutto, per anni, costruttori di aeroplani e fornitori di imprese belliche e civili.
La conversazione telefonica prosegue, il giovane passa l'apparecchio a un complice, sedicente maresciallo dei carabinieri, che conferma la storia dell'arresto e della cauzione da pagare. Ma la donna, in preda all'agitazione, raduna un vero e proprio bottino - tra gioielli, soldi, ori e una preziosissima collezione di monete - che gli inquirenti definiranno poi «ingente» e che secondo le indiscrezioni ammonterebbe al valore complessivo di circa 4 milioni di euro.
Cifra notevolmente superiore a quella richiesta dai malviventi, ma che quantifica lo spavento dell'anziana. La donna dà al ragazzo l'indirizzo di casa e aspetta. Così, solo mezz' ora dopo quella telefonata, il 25enne si presenta all'appartamento della signora Caproni, a due passi dal Duomo, e si ritrova tra le mani un vero e proprio tesoro.
Ed ecco che la truffa è compiuta. La tecnica della finta cauzione - che non esiste nell'ordinamento giuridico italiano - è ormai rodata tra i malviventi e ben nota alle forze dell'ordine. Ma purtroppo sconosciuta alla maggioranza degli anziani, spesso vittime inconsapevoli. Molto frequenti anche i tentativi di estorcere denaro fingendosi tecnici di luce o gas oppure impiegati del recupero crediti.
Del caso è stata informata la pm milanese di turno Ilaria Perinu. Dopo la formale denuncia della signora Caproni, l'indagine passerà al pool truffe guidato dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. La vittima, di cui non è ancora stato diffuso il nome, è parente di Giovanni Battista Caproni, grande imprenditore metalmeccanico italiano e pioniere del volo, che nel 1910 in provincia di Varese fondò la «Officine Caproni».
L'azienda dopo appena 20 anni e diverse commesse belliche contava 50mila dipendenti e attraversò quasi indenne due conflitti mondiali. Oggi, il Museo del Volo «Volandia», vicino all'aeroporto di Malpensa, sorge nelle stesse aree dove il 27 maggio 1910 volò per la prima volta il «Caproni Ca1», prototipo dell'industria aeronautica italiana. All'azienda Caproni è dedicato anche un percorso a tema. Quanto agli altri membri della famiglia, Achille Caproni di Taliedo, oggi 85enne, figlio del fondatore, all'età di 73 anni venne arrestato per bancarotta fraudolenta della sua holding dopo essere fuggito per anni tra Europa e Sudamerica ed essere stato fermato in Germania.
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