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L’ESERCITO PIÙ POTENTE DEL MONDO È IN MANO A DUE MATTI FUORI CONTROLLO – IL “FREAK-SHOW” DI DONALD TRUMP E DI PETE HEGSETH AL RADUNO DEI LEADER MILITARI AMERICANI NELLA BASE DI QUANTICO, IN VIRGINIA – IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MINACCIA DI LICENZIARE I MILITARI CHE NON GLI PIACCIONO, DICE DI USARE “LE CITTÀ AMERICANE COME TERRENO DI ADDESTRAMENTO” E PROMETTE MILLE MILIARDI DI DOLLARI PER LA DIFESA – IL CAPO DEL PENTAGONO DICHIARA GUERRA AI MILITARI BARBUTI E PANZONI (“È INACCETTABILE VEDERE GENERALI E AMMIRAGLI GRASSI”) E AGLI “STUPIDI POLITICI” CHE PER ANNI HANNO “PRIVILEGIATO IL POLITICALLY CORRECT” – VIDEO
Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per www.corriere.it
Centinaia di generali e ammiragli hanno ascoltato ieri i discorsi del capo del Pentagono Pete Hegseth e del presidente Donald Trump presso la base di Quantico, in Virginia. Il raduno dei leader militari americani da ogni parte del mondo è stato voluto da Hegseth per esporre la sua visione sul recupero di quello che ha definito «l’ethos del guerriero». […]
Abituato a folle entusiaste, Trump ha notato subito il silenzio e ha esordito con una battuta, provocando risate: «Se volete applaudire, applaudite. Se non vi piace quello che dico, potete lasciare la stanza, ovviamente perderete il rango e il vostro futuro». Lasciando la Casa Bianca, poco prima, Trump aveva detto ai giornalisti che è pronto a licenziare in tronco i leader militari che non gli piacciono. Ma nel suo discorso ha elogiato i presenti: il loro aspetto, la forza dei sottomarini, la Space Force, le capacità nucleari americane (definite da lui «l’altra n-word», l’altra parola con la n che «non si dovrebbe mai menzionare»).
Il presidente ha promesso un trilione di dollari per la difesa […] Ha parlato delle guerre in Medio Oriente e in Ucraina. «Mi daranno il Nobel per la pace? Assolutamente no. Lo daranno a qualcuno che non ha fatto niente, a un tizio che ha scritto un libro sulla mente di Trump» (ha aggiunto che non darglielo sarebbe «un insulto» agli Stati Uniti).
Poi ha parlato dello schieramento dei militari nelle città americane (Washington, Portland, Chicago): «La nostra storia è piena di eroi militari che hanno combattuto tutti i nemici, stranieri e interni. Abbiamo anche nemici interni. George Washington, Abraham Lincoln, Grover Cleveland e altri hanno usato le forze armate per mantenere l’ordine e la pace all’interno del Paese».
Ha aggiunto di aver suggerito a Hegseth di «usare alcune di queste città pericolose come terreno di addestramento per i nostri militari». Queste parole toccano un tema aperto all’interno del Pentagono ovvero il dibattito sulla nuova Strategia nazionale di Difesa. […]
Secondo il Wall Street Journal, la strategia punta soprattutto alla sicurezza dell’Emisfero Occidentale, come evidente dai raid aerei contro presunti trafficanti di droga venezuelani e dall’enfasi sull’immigrazione. Secondo il Washington Post, c’è un certo dissenso poiché alcuni generali, incluso Dan Caine, capo di stato maggiore delle forze armate voluto da Trump, temono che le nuove priorità si spostino troppo sulle minacce interne anziché restare sulla competizione con la Cina.
Parlando prima di Trump, Hegseth ha promesso di dare una svolta a «decenni di decadenza» nelle forze armate e ha accusato «stupidi politici» di aver privilegiato il «politically correct» e la «diversità» rispetto al merito. «È completamente inaccettabile vedere generali e ammiragli grassi nelle sale del Pentagono», ha dichiarato l’ex veterano della Guardia Nazionale e presentatore di Fox News. «L’era dell’aspetto non professionale è finita. Niente più barbuti». Ha detto ai presenti che, se le sue parole li «gettano nello sconforto», dovrebbero dimettersi. […]
Ha difeso i licenziamenti fatti negli ultimi 8 mesi ai vertici delle forze armate (inclusi il capo di stato maggiore Charles Q. Brown, afroamericano, e l’ammiraglia Lisa Franchetti, prima donna a capo della Marina): «Troppo a lungo abbiamo promosso troppi leader in divisa per le ragioni sbagliate, basate sulla razza, le quote di genere, le cosiddette prime volte». E ha promesso cambiamenti nel modo in cui le denunce per discriminazione vengono gestite e indagate, anche se «essere razzisti e le molestie sessuali» resta «sbagliato e illegale». […]
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