FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A…
LEGNINI E LEGNATE – L’EX VICEPRESIDENTE DEL CSM, GIOVANNI LEGNINI, È STATO INTERROGATO PER DUE ORE DAI PM DI ROMA, CHE LO ACCUSANO DEI REATI DI ACCESSO ABUSIVO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D’UFFICIO NELL’AMBITO DELL’INCHIESTA SULLA “SQUADRA FIORE”, LA PRESUNTA CENTRALE DI SPIONAGGIO LE CUI VICENDE SI INCROCIANO A QUELLE DI “EQUALIZE – LEGNINI HA NEGATO DI AVERE AVUTO DALL'EX COMANDANTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, GIUSEPPE ZAFARANA (NON INDAGATO), INFORMAZIONI RISERVATE PER UN SUO AMICO IMPRENDITORE, LORENZO SBRACCIA – IERI I CARABINIERI DEL ROS HANNO SEQUESTRATO 13 MILIONI DI EURO PROPRIO A SBRACCIA, NELL’AMBITO DI UN’ALTRA INCHIESTA...
Estratto dell’articolo di Vincenzo Bisbiglia per “il Fatto Quotidiano”
giovanni legnini foto di bacco
Non c’è stata alcuna intermediazione in favore di Lorenzo Sbraccia. Né presso ufficiali della Guardia di Finanza, né tantomeno presso l’ex comandante del Corpo, Giuseppe Zafarana (non indagato) oggi presidente del Cda dell’Eni.
Questo il senso delle dichiarazioni rilasciate ieri dall’ex vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, durante l’interrogatorio davanti ai pm della Procura di Roma che lo accusano dei reati di accesso abusivo e rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta “Squadra Fiore”.
Parliamo della presunta centrale di spionaggio le cui vicende si incrociano a quelle di “Equalize”, al centro di un’inchiesta più ampia della Procura di Milano. L’indagine su Legnini scaturisce proprio dai verbali depositati nel capoluogo lombardo.
In uno di questi l’ex poliziotto Carmine Gallo (deceduto), parlando dell’imprenditore edile Sbraccia, affermava che “lui era stato con Legnini dal generale Zafarana (...) siccome non si fida di nessuno prendeva informazioni anche su di noi (...) quindi è andato a chiedere a Zafarana, tramite Legnini, di verificare se a suo carico c’erano attività da parte della Guardia di Finanza”.
Per i pm, l’ex commissario governativo per il Centro Italia svolgeva queste mediazioni per permettere a Sbraccia “di acquisire informazioni riservate sulle banche dati in uso al Corpo”.
Servizio che l’ex finanziere Rosario Bonomo “svolgeva in modo continuativo (...) comprensivo di acquisizione di informazioni (...) sull’esistenza di segnalazioni e indagini nei confronti Sbraccia”. In una nota, Legnini ha fatto sapere di aver “chiarito la sua posizione” e ora “confida in una evoluzione positiva della sua posizione”.
Intanto ieri i carabinieri del Ros hanno sequestrato ben 13 milioni di euro proprio a Sbraccia. A quanto apprende Il Fatto si tratta di un’inchiesta diversa, ma collegata. Durante l’interrogatorio di Legnini, infatti, non se ne sarebbe fatto cenno.
Il fascicolo riguarda una presunta truffa su incentivi governativi legati a “Decreto rilancio” e “Superbonus” per un’operazione di riqualificazione sismica realizzata dalle società di Sbraccia su un immobile in provincia di Milano. Il sequestro è stato eseguito tra Roma, Milano, Chieti e Pescara e ha riguardato anche alcune opere d’arte e oggetti di pregio. […]
caso equalize - carmine gallo enrico pazzali samuele calamucci - illustrazione di politico
giovanni legnini
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