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“UNA VOLTA SONO USCITA CON UNA MAGLIA ATTILLATA, PAPÀ MI HA VISTA E MI HA PICCHIATA” – L’INCUBO VISSUTO DALLE FIGLIE DI BALWINDER SINGH, L’EX CONSIGLIERE COMUNALE BRESCIA, DI ORIGINI INDIANE, ELETTO IN UNA LISTA DI CENTRODESTRA: L'UOMO E' INDAGATO INSIEME ALLA MOGLIE PER MALTRATTAMENTI NEI CONFRONTI DELLE DUE RAGAZZE (IL FIGLIO MAGGIORE È INVECE AI DOMICILIARI CON L’ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE AI DANNI DELLA SORELLA) – “QUELLA CASA ERA UNA GABBIA. NOSTRA MADRE VENIVA PICCHIATA SE USAVA IL VENTILATORE O IL CALORIFERO, MA HA SEMPRE APPOGGIATO NOSTRO PADRE”  

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A BRESCIA, BALWINDER SINGH, CONSIGLIERE COMUNALE DI ORIGINI INDIANE ELETTO IN UNA LISTA DI...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nicole Orlando per www.corriere.it

 

BALWINDER SINGH

La casa che assomiglia «a una gabbia», i genitori e il fratello come carcerieri. Vietato vestirsi «all’occidentale», vietato autodeterminarsi. Soprattutto, vietato disobbedire.

 

«Avevo messo una maglietta attillata. Ero fuori. Papà mi ha vista. Sono tornata a casa e lui mi ha picchiata», racconta la figlia più piccola, oggi diciassettenne. La maggiore ha invece riferito di una volta in cui, all’epoca bambina, è stata chiusa sul balcone «al freddo, al buio e in mutande per non essere riuscita a dire in italiano “tapparella” e “ventilatore”».

 

BALWINDER SINGH

Una punizione durata circa 30 minuti, ma solo perché un connazionale vicino di casa aveva rimproverato il padre, «altrimenti sarei rimasta fuori molto più tempo».

 

Sono solo alcuni dei molti episodi ripercorsi ieri nel corso dell’audizione protetta delle figlie di Balwinder Singh e in sede di incidente probatorio per il procedimento a carico dell’ex consigliere comunale (si è dimesso lo scorso 2 aprile, dopo che era scoppiato il caso, con un'eco nazionale), indagato, insieme alla moglie, per maltrattamenti in famiglia. Il figlio maggiore è invece ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale ai danni della sorella.

 

BALWINDER SINGH

Un’audizione-fiume, quella delle due ragazze, durata quasi 10 ore. Ascoltate dal Gip nel corso dell'audizione voluta dalla pm Marica Brucci, davanti a Stella Di Milia in qualità di psicologa, ai legali di parte civile (gli avvocati Luigistelio Becheri per la sorella minore e Germana Giacobbe per la maggiore) e a quelli della difesa (Federico Scalvi e Elena Ferrari) hanno ripercorso un’infanzia e un’adolescenza segnate da violenze fisiche e psicologiche.

 

BALWINDER SINGH

E se la violenza del padre, secondo quanto ricostruito dalle due sorelle, investiva anche la madre (picchiata «perché aveva lasciato il ventilatore acceso in estate, il calorifero acceso in inverno, aveva detto una parola di troppo»), lei, anziché proteggere le proprie figlie, riservava loro lo stesso trattamento, assoggettandole e minacciandole a sua volta. Ma a spalancare ancora di più la porta sull’abisso è la testimonianza della sorella maggiore, uscita dalla «gabbia» non appena è diventata maggiorenne, oggi 24enne.

 

BALWINDER SINGH

È lei a raccontare gli abusi sessuali subiti dal fratello, di due anni più grande, sin dalla tenera età. Le violenze, ha ricordato la ragazza, sono iniziate poco dopo la nascita della sorella minore nel 2007. «Ha iniziato ad abusare di me perché i miei genitori dormivano nell’altra stanza». […] Un racconto arrivato come un pugno nello stomaco a chi lo ha ascoltato, e che pesa come un macigno sulla posizione del 26enne. Che, come i genitori, si è sempre dichiarato innocente.