AMANDA & RAF, PRIMA COLPEVOLI, POI INNOCENTI: E ADESSO? MEJO DI UNA FICTION!

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Natalia Aspesi per "la Repubblica"

Prima colpevoli, poi innocenti: e adesso? Non sufficientemente innocenti, né colpevoli oltre ogni dubbio; il giudizio è sospeso, la corte di Cassazione ha accolto la richiesta del procuratore generale di annullare la sentenza di assoluzione del processo d'Appello: dovrà decidere del futuro della ragazza americana Amanda Knox e del ragazzo italiano Raffaele Sollecito, la corte d'Appello di Firenze, probabilmente entro l'estate.

Ormai sono passati poco meno di sei anni dal feroce assassinio, a Perugia, della ventenne studentessa inglese Meredith Kercher; il suo viso paffuto e ridente sarà inciso nel cuore straziato e offeso dei suoi familiari che non hanno avuto giustizia, ma anche Amanda e Raffaele, fuori dall'incubo della prigione, nei ventidue mesi di ritorno alla loro giovinezza tutta da vivere, non l'hanno dimenticata: avrebbero potuto, i giovani istantanei amanti di allora, cancellarla, negarla, come il ricordo fastidioso di un tempo sbagliato, di un vivere sbandato, forse, ma lo sanno solo loro e lo decideranno i nuovi giudici, di una immagine spaventosa di sangue e follia.

Ma, come si può dire lugubremente, non tutto il male viene per nuocere, almeno a loro, e per ora. Sollecito ha già pubblicato le sue memorie dal titolo altisonante "Honor bound: my journey to hell" che sta avendo successo negli Stati Uniti: il libro della Knox "Waiting to be heard" che le ha fruttato un anticipo di 4 milioni di dollari, uscirà alla fine di aprile. Ad Amanda per ora, sono stati dedicati altri due libri, "The fatal gift of beauty" e "Angel face. Sex, murder and the inside story of Amanda Knox".

Non tutto ciò che raccontano è favorevole alla ragazza angelica col dono prezioso della bellezza: e il secondo, per esempio, sostiene che la famiglia durante il processo d'appello, si prese una star delle pubbliche relazioni che li metteva in contatto solo con giornali favorevoli, distorcendo spesso i fatti e dando del sistema giudiziario italiano un'immagine
sbagliata e offensiva, per influenzare l'opinione pubblica americana.

Sollecito, che adesso vive a Verona, ha recentemente incontrato a Seattle Amanda, fornita di nuovo fidanzato, proprio per la presentazione del suo libro. Vita bella di successo, con un futuro da progettare e un passato da non dimenticare, almeno perché utile a trasformare la fama di pazzi assassini, nata dagli eventi di Perugia e dal primo processo, in quella di vittime innocenti sancita dalla giustizia, per quanto italiana, del secondo.

Durante i due processi, la cronaca di tutto il mondo era impazzita, una storia nera e diabolica di violenza, sesso, droga, crudeltà e follia, che lasciava a terra, avvolto in una coperta, il corpo dilaniato e seminudo di una delle tante studentesse straniere che invadono la città: per laurearsi ma anche per divertirsi, per trovare amici, per innamorarsi, per sperimentare la vita.

Del delitto furono immediatamente accusati Amanda e Raffaele che a loro volta accusarono Patrick, un amico nero, subito scagionato (e Amanda sarà processata anche per calunnia) e Rudy, il solo che ha pagato con 16 anni di galera, dimenticato sino all'altro giorno: quando il procuratore generale lo ha definito "lombrosianamente indicato di volta in volta come ladro, delinquente, sbandato. Nemmeno lui confesso, ma riconosciuto colpevole di un delitto in concorso forse con ectoplasmi".

Ma i presunti colpevoli di una notte horror formavano una coppia giovane
e bella, come quella degli amati vampiri adolescenti che trionfano al cinema, che bevono sangue ma si amano e non muoiono mai.

Subito, come sempre, la gente si divise in colpevolisti e innocentisti, prevalendo questi ultimi negli Stati Uniti per ragioni patriottiche, da noi perché l'immaginario televisivo e il rincorrersi di centinaia di talk show sul caso, imponeva che una ragazza con un volto angelico e puro come quello di Amanda non poteva essere associato alla gola tagliata e al corpo scomposto di una coetanea, neanche tanto carina, quindi per forza non del tutto innocente, almeno nei telefilm che come si sa sostituiscono spesso la realtà. Ma il tempo passa, i delitti efferati si accavallano, addirittura paiono passare di moda; i gusti cambiano, quel che conta nell'informazione sembra ormai l'efferatezza dello scontro politico.

Comunque dopo l'assoluzione nell'ottobre del 2011 (condannati in primo grado a 26, lei, e 25, lui, anni di carcere, di cui ne avevano scontati quattro), non risulta che siano ricominciate le ricerche degli eventuali veri colpevoli. La fiction finiva lì, con una happy-end necessaria in ogni storia di successo, adorna delle lacrime della bella Amanda e del suo ritorno a casa, a Seattle, in famiglia, lontano dai brutti ricordi italiani; le puntate precedenti, con la condanna e la prigione, non erano soddisfacenti, le nuove avevano ristabilito una verità più gradevole. Da quel momento, nessuno aveva previsto un sequel.

Che invece ci sarà, e lo si immagina già carico di suspense, soprattutto di scontri fiammeggianti tra magistrati. Tra le tante accuse davanti alla Corte di Cassazione del procuratore generale Riello, furibondo contro le "disattenzioni, violazioni di legge e illogicità" dei giudici della Corte d'Appello, ce ne è una addirittura "politica", che definisce "approssimativa e superficiale" la loro analisi, "con una buona dose di snobismo che ha finito col riconoscere una specie di immunità antropologica e sociale degli imputati" rispetto a un delitto così orribile che potrebbe essere stato commesso da un diseredato "ma non da due persone per bene come Amanda e Raffaele".

È ovvio che Amanda non tornerà in Italia per il nuovo processo, quindi l'interesse mediatico non sarà molto acceso, neppure se ci sarà Raffaele, che pure era presente, sconvolto, l'altro giorno, in Corte di Cassazione. Ma come in tutte le coppie supposte infernali, è la donna la vera protagonista, quella che dirige il gioco delle crudeltà e che tutti vogliono innocente.

 

RAFFAELE SOLLECITO E AMANDA KNOXAMANDA KNOX E RAFFAELE SOLLECITOSTEPHANIE KERCHER SORELLA DI MEREDITH MEREDITH KERCHER AMANDA DECOLLA, NEL RIQUADRO , IL FRATELLO E LA SORELLA DI MEREDITH la madre di meredithRudy Guede