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NON ABBIAMO IMPARATO UN CAZZO DALLA PANDEMIA –  L'ITALIA VA A BRACCETTO CON GLI STATI UNITI E RIFIUTA GLI EMENDAMENTI AL PIANO ANTI-PANDEMIE DELL’OMS, CHE PREVEDEVANO INVESTIMENTI STRUTTURALI GIÀ IN TEMPI DI NORMALITÀ E NON SOLO IN PIENA CRISI E LA REVISIONE DEL CERTIFICATO INTERNAZIONALE DI VACCINAZIONE – GLI ITALIANI POTREBBERO RITROVARSI CON DOCUMENTI SANITARI NON COMPATIBILI CON QUELLI ADOTTATI DA ALTRI PAESI, RISCHIANDO MAGGIORI CONTROLLI ALLE FRONTIERE, OBBLIGHI DI REVACCINAZIONE E QUARANTENE QUANDO VIAGGIANO…

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Estratto dell’articolo di Paolo Russo per “la Stampa”

 

orazio schillaci

In un gesto destinato a far rumore nelle cancellerie internazionali, il governo italiano ha notificato ufficialmente il proprio rifiuto agli emendamenti 2024 del Regolamento Sanitario Internazionale (RSI), approvati a maggio durante la 77ª Assemblea Mondiale della Sanità. Una mossa che segna un cambio di passo netto rispetto alla tradizione multilaterale dell'Italia in campo sanitario e la colloca – senza ambiguità – nel nuovo asse atlantico guidato dagli Stati Uniti di Trump.

 

A firmare la comunicazione è stato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che il 18 luglio ha inviato una lettera formale al direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, esercitando il diritto di riserva previsto dall'articolo 61 del regolamento.

 

GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP NELLO STUDIO OVALE

[…] Dietro la decisione – che Schillaci definisce «espressione piena della sovranità nazionale» – si cela però molto di più di una presa di posizione tecnica. Il governo Meloni prende le distanze da uno dei tasselli centrali della riforma post-Covid voluta dall'Oms: la creazione della categoria di "emergenza pandemica", distinta dall'attuale "emergenza di salute pubblica di rilevanza internazionale" (PHEIC), per attivare risposte più tempestive e coordinate in caso di minacce globali. Con gli emendamenti, si puntava anche a rafforzare la "preparazione sistemica" degli Stati, chiedendo investimenti strutturali già in tempi di normalità e non solo in piena crisi.

 

Un altro punto chiave era la revisione del certificato internazionale di vaccinazione, destinato a uniformarsi in un nuovo formato globale. Ma l'Italia, almeno per ora, si sfila. […] Resterà fuori dal nuovo impianto normativo che punta a rendere la risposta internazionale più reattiva e armonizzata

 

vaccino 3

[…]  Gli italiani potrebbero ritrovarsi con documenti sanitari non compatibili con quelli adottati da altri Paesi. Il rischio? Maggiori controlli alle frontiere, obblighi di revaccinazione, quarantene, viaggi complicati in caso di nuove emergenze globali.

 

Una decisione, quella di Roma, che risuona in perfetta sincronia con quanto annunciato solo 24 ore prima da Washington. In una nota congiunta, il segretario di Stato Marco Rubio e il ministro della Salute Robert F. Kennedy hanno respinto al mittente le modifiche approvate all'Oms, accusando l'organizzazione di voler espandere «in modo improprio» la propria autorità, anche attraverso concetti giudicati «ideologici» come solidarietà ed equità.

 

ACCORDO PANDEMICO - ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA

[…] Il refrain è lo stesso su entrambe le sponde dell'Atlantico: difesa della sovranità, resistenza ai «burocrati internazionali», tutela della libertà individuale. Il passo dell'Italia – pur non isolato – sorprende per la nettezza e apre interrogativi sul futuro dei rapporti con l'Oms. Dopo essere stata uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia e tra i più convinti sostenitori della cooperazione sanitaria globale, Roma ora sembra scegliere una strada diversa.

ACCORDO PANDEMICO - ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA

 

[…] Il rischio, ammoniscono alcuni esperti, è che in caso di una nuova pandemia, i meccanismi di coordinamento saltino proprio sul piano più concreto: interoperabilità dei dati, validità dei certificati, gestione dei flussi. Ma per Palazzo Chigi la priorità è un'altra: sottrarre la gestione delle emergenze a organismi sovranazionali e riportarla nell'alveo della politica nazionale. […]