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OCCHIO, SE SCOPPIA UNA GUERRA NUCLEARE L’ITALIA SI TROVERA’ IN PRIMA FILA! – IL NOSTRO PAESE CUSTODISCE DENTRO GLI AEROPORTI DI GHEDI, IN LOMBARDIA, E DI AVIANO, IN FRIULI, CIRCA 35 NUOVE TESTATE NUCLEARI DEGLI STATI UNITI, CHE HANNO UNA POTENZA DISTRUTTIVA 80 VOLTE MAGGIORE DELLA BOMBA DI HIROSHIMA – QUESTO RENDE L’ITALIA LO STATO DELL'UE CON IL MAGGIOR NUMERO DI ORDIGNI ATOMICI DELLO ZIO SAM E L'UNICO A DISPORRE DI DUE BASI OPERATIVE NELL'AMBITO DELLA CONDIVISIONE NUCLEARE DELLA ALLEANZA. UN PRIMATO “SEGRETO”, NON CONFERMATO IN MODO UFFICIALE MA NEANCHE SMENTITO…

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Estratto dell’articolo di Flavia Amabile per “la Stampa”

 

base militare americana di aviano

L'Italia ha un arsenale nucleare nascosto. Poco importa che non sia italiano, si trova comunque all'interno dei confini e rende il nostro il Paese dell'Ue con il maggior numero di ordigni nucleari Usa e l'unico a disporre di due basi operative nell'ambito della condivisione nucleare della alleanza. Un primato segreto, che nessuno conferma in modo ufficiale, ma che è certo.

 

 

Secondo il rapporto Nuclear Weapons Ban Monitor 2024, presentato a marzo alla Conferenza degli Stati Parti del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari, a New York, le testate si trovano nelle basi di Ghedi e Avian. Ghedi si trova in Lombardia, a 25 chilometri da Brescia.

 

MAPPA DELLE TESTATE NUCLEARI IN EUROPA

Si estende per oltre 10 chilometri quadrati, è la sede del 6° Stormo, un reparto che ha il compito di intercettare e distruggere i caccia bombardieri nemici in territorio nazionale, e ospita 30 nuovi caccia F-35 in grado di trasportare armi nucleari. Non si tratta di una base Nato, ma tramite l'accordo sulla condivisione nucleare è usato anche come deposito di un arsenale di bombe atomiche americane, sotto il controllo all'esercito italiano.

 

testate nucleari

Anche Aviano è un aeroporto militare italiano, si trova in Friuli Venezia Giulia, circa 15 chilometri a nord di Pordenone. Dal 1955 è in vigore un accordo tra Stati Uniti e Italia per l'utilizzo congiunto della base, che è anche della Nato. Secondo quanto è riportato nel rapporto, ad Aviano sarebbero stoccate tra le 20 e le 30 testate e a Ghedi tra le 10 e le 15. Notizia mai confermata, ma mai nemmeno smentita.

 

GUIDO CROSETTO GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

[…]  «Sono le testate B61-12 che fanno parte di un programma di ammodernamento dell'arsenale nucleare Usa. - spiega Antonio Mazzeo, giornalista, esperto di questioni militari - Si tratta di testate nucleari che possono essere portate sui cacciabombardieri.

Sono state rese regolabili, quindi possono avere una potenza distruttiva diversa in base all'uso e che può arrivare fino a una potenza quattro volte superiore a quella di Hiroshima.

 

E possono colpire in netta profondità, sono state pensate per puntare contro depositi come quello di Fordow in Iran e, in generale, per un uso durante una guerra nucleare limitata senza che scoppi un conflitto totale», prosegue Mazzeo.

 

LA BASE DI GHEDI

Le nuove testate nucleari sostituiscono le precedenti B61, che erano bombe a caduta libera, trasformandole in bombe intelligenti. Potranno essere sganciate a grande distanza dall'obiettivo ed essere più precise delle precedenti grazie ad un sistema di guida progettato da Boeing.

 

Hanno una potenza regolabile che va dai 0,3 ai 50 chilotoni ma quando penetrano nel terreno ed esplodono arrivano a una potenza distruttiva di 1.250 chilotoni, circa 83 volte la bomba di Hiroshima.

 

Le testate sono a Ghedi e Aviano «ma nessuno può escludere che anche altre basi presenti in Italia possano essere utilizzate come strutture di transito per testate nucleari», conclude Mazzeo.

 

VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI

«La situazione è di grande allarme», avverte Devis Dori, deputato di Europa Verde che a giugno ha presentato un'interrogazione per denunciare i pericoli e le violazioni legate alla presenza di armi nucleari in Italia.

 

Il 2 ottobre 2023, infatti, su iniziativa di molte realtà pacifiste e antimilitariste locali, è stata depositata alla procura della Repubblica del tribunale di Roma una denuncia per la violazione di norme internazionali e nazionali, come il Trattato di non proliferazione nucleare.

 

F35 CHE POSSONO TRASPORTARE ARMI NUCLEARI 2

Nell'interrogazione Devis Dori chiede «se il governo intenda avviare il processo di adesione dell'Italia al Trattato di proibizione delle armi nucleari (Tpnw), e comunque adottare le iniziative di competenza più adatte al fine della rimozione delle bombe termonucleari presenti nelle basi di Ghedi e Aviano».

 

L'onorevole Dori mette soprattutto in guardia dai rischi «sulla sicurezza della popolazione che vive intorno alle basi, soprattutto in caso di esplosioni accidentali, attacchi terroristici o bombardamenti» anche perché l'area di Ghedi è classificata «come zona sismica 2, dove possono verificarsi forti terremoti» [...]

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