anna zilio alberto zordan

L’OMBRA DEL DOPING DIETRO LA MORTE NEL SONNO DI DUE MARATONETI, ANNA ZILIO E ALBERTO ZORDAN, DECEDUTI A POCHI GIORNI DI DISTANZA L’UNO DALL’ALTRA - I DUE CONDIVIDEVANO ANCHE L’ALLENATORE (CHE AVEVA UNA LUNGA RELAZIONE CON ANNA ZILIO, CHE SI ERA INTERROTTA DI RECENTE) – IL TEAM IN CUI I DUE ATLETI CORREVANO SI DIFENDE: “ANCHE SE SIAMO AMATORI I CONTROLLI ANTIDOPING CI SONO. TUTTI SANNO CHE POSSONO INCORRERE IN QUESTO TIPO DI VERIFICHE..."

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Sintesi dell’articolo de Il Messaggero - Estratti

 

alberto zordan

Erano due atleti, facevano le maratone.

 

Un mese dopo quell’ultima fatica condivisa sono morti entrambi. Il 13 ottobre Anna Zilio, 39 anni, è stata trovata esanime nel suo appartamento di Verona. Mentre domenica scorsa è stata la volta di Alberto Zordan, 48 anni, di Sovizzo (Vicenza).

 

Dal sonno alla morte anche lui, senza sintomi. E con un dubbio enorme che ben due Procure vogliono fugare: quello del doping.

 

Secondo “il Messaggero” c’è un altro punto di contatto tra questi due atleti qualche scalino più su del rango di semplici amatori: l’allenatore. Entrambi erano seguiti da Dario Meneghini, 39 anni, vicentino, laureato in Scienze Motorie, nel 2008 terzo ai campionati Italiani under 23 specialità 1500 metri.

 

“Sono scosso, Al momento non voglio aggiungere altro”. Lui e Anna Zilio avevano avuto una lunga relazione, che si era interrotta di recente.

 

anna zilio

Inevitabilmente i sospetti sul fatto che siano due morti per doping hanno travolto la squadra Km Sport e tutto il suo staff che replica: “Anche se siamo amatori i controlli antidoping ci sono.

 

Tutti sanno che possono incorrere in questo tipo di verifiche, quindi dubito che qualcuno sia disposto a rischiare così tanto». Ed è ciò che ben due Procure vogliono chiarire.

 

ANNA ZILIO ALBERTO ZORDANalberto zordan anna zilio