coca biberon

NON LI FATE I FIGLI - A LUCCA UNA NEONATA DI 40 GIORNI FINISCE IN COMA PER TRACCE DI COCAINA NEL BIBERON - DOPO LE PRIME ANALISI, I MEDICI HANNO SCOPERTO CHE LA PICCOLA AVEVA UNA PESANTE INTOSSICAZIONE DA METADONE E TRACCE DI COCAINA NELLE URINE - INDAGATA LA MADRE MA NON CI SONO CERTEZZE SU...

Mr. Gia. per "la Stampa"

 

COCA BIBERON

A portarla al pronto soccorso dell'ospedale Lucca, in condizioni disperate, sono stati i genitori: la figlia, una neonata di appena quaranta giorni, era in coma per arresto respiratorio. Dopo le prime analisi, i medici hanno scoperto che la piccola aveva una pesante intossicazione da metadone e tracce di cocaina nelle urine.

 

La madre è stata indagata: il sospetto della squadra mobile, al lavoro per far luce sulla vicenda, è che la donna abbia somministrato gli stupefacenti alla piccola attraverso il biberon, anche se non ci sono certezze sull'intenzionalità del gesto. La bambina è arrivata in ospedale la sera dell'11 marzo. I genitori, due giovani residenti a Lucca, hanno spiegato ai medici di essersi accorti che qualcosa non andava perché la figlia, che dormiva nel lettino, respirava molto male.

 

Al momento del ricovero, però, il quadro clinico era già precipitato. Per evitare il peggio, la neonata è stata trasferita all'ospedale Cisanello di Pisa ed è stata intubata. Non è stato facile, per i medici, arrivare a una diagnosi, perché i primi accertamenti hanno escluso sia gravi problemi organici sia eventi traumatici di gravità tale da provocare un arresto respiratorio così grave. I genitori, inoltre, non avevano accennato alla possibilità che la bambina avesse ingerito accidentalmente sostanze stupefacenti. Il verdetto è arrivato con l'analisi delle urine che hanno rivelato una massiccia presenza di metadone - pari a 1.644 nanogrammi per millilitro, ben sedici volte oltre il limite - ma anche tracce piuttosto consistenti di cocaina. 

 

biberon coca

La procura ha aperto un fascicolo: saranno necessari esami più approfonditi per ricostruire l'accaduto e capire se la somministrazione sia avvenuta per errore. Al momento, è emerso che la neonata non era allattata al seno e che l'assunzione sarebbe avvenuta tramite biberon. Intanto la piccola sta molto meglio ed è tornata a respirare da sola. I medici, però, vogliono capire se l'arresto respiratorio abbia provocato danni neurologici.