MANDINGO FOR EVER – ADDIO A NORTON CHE FRACASSO’ LA MASCELLA DI CASSIUS CLAY - DOPO IL RING, SUCCESSO AL CINEMA (AVREBBE DOVUTO ESSERE APOLLO CREED IN ‘’ROCKY’’ MA PERSE IL RUOLO PER AVER FERITO SLY…)

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Emanuela Audisio per "La Repubblica"

È stato l'unico a tappare la bocca ad Ali. A lasciarlo senza parole. Lo sfidò tre volte: la prima gli fece molto male, spezzandogli la mascella, le altre due lo prosciugò. Erano in pochi a quei tempi capaci di far uscire sangue scuro dalla bocca di Ali e di sfilargli le ragazze. Ken Norton lo fece e divenne la sua bestia nera. Norton è morto a 70 anni di cuore, lo chiamavano l'Ercole nero. Al cinema era stato Mandingo. Stava male da tempo, aveva subito una serie di infarti.

Quando i pugili erano re, lui era il peso massimo meno ortodosso di tutti. Non era alto, non era appariscente, ma aveva fiato, velocità, resistenza e un jab sinistro micidiale. Non era nato ricco, ma nemmeno poveraccio, veniva da Jacksonville, Illinois, aveva fatto l'università con una borsa di studio per il football, ma si era subito rotto una spalla così si era arruolato nei marines dove aveva iniziato a boxare.

Smesso con l'esercito, aveva fatto l'operaio alla Ford e nel '76 era passato professionista. Norton era lo sparring partner di Frazier quando Ali lo affronta a San Diego nel '73. Per quasi tutti è un incontro squilibrato. Ma Norton è allenato da Eddie Futch, che ha lavorato con Ali e che conosce i suoi segreti.

In più Ali che ha 31 anni si presenta con un girovita allargato, più di cento chili mentre Ken ne pesa 95. Nel secondo round Ali è colpito duramente alla mascella, gli esce un fiotto scuro, il trainer Angelo Dundee gli dice di restare seduto, ma lui fa di testa sua e continua. Fermo, svogliato, poco reattivo, Ali viene martellato e anzi anche svergognato quando Norton lo alza di peso per toglierselo di dosso. Il titolo di campione nordamericano va a Norton, ad Ali resta il dolore di operarsi alla mascella, tenere la bocca chiusa per settimane, e alimentarsi con un tubicino. Ken va all'ospedale a trovarlo e Ali gli dice: «Non voglio più incontrarti».

Per Gene Kilroy, ex manager di Norton: «Ali fece lo sbaglio di sottovalutarlo, Norton aveva uno stile rognoso, il suo jab era insolito, non partiva dall'alto». La rivincita arriva sei mesi dopo, davanti al bel mondo di Hollywood, c'è anche Frank Sinatra a dare consigli. Ali stavolta si allena bene e dimagrisce, se riperde con Norton, addio sogni di gloria per il titolo e sfida a Foreman. Perde chili (troppi) anche Norton, l'incontro è equilibrato. Ali vince ai punti in maniera sofferta. Il terzo incontro è nel '76 allo Yankee Stadium.

Norton, dopo la batosta contro Foreman, si è dato al cinema, i due film su Mandingo hanno successo e sono prodotti da Dino De Laurentis. Il pugile dovrebbe recitare anche in Rocky nella parte di Apollo Creed, ma perde il ruolo perché durante un provino ferisce al volto Sylvester Stallone. Però le cose gli vanno bene: ha una villa con tre piscine, ormai è un sex-symbol, assediato dalle fans. Ali ha 35 anni e ha capito che Norton, a parte Frazier, è il pugile che lo fa più soffrire. Al sesto round Norton con il gancio sinistro lo colpisce al fegato, Ali si piega.

Nell'ottava Norton continua il lavoro sui fianchi e al volto, nella dodicesima gli dicono che è così in vantaggio che è meglio non rischiare. Alla fine Norton sarà quello più concreto e Ali quello meno brillante. Ma i giudici con generosità danno il successo ad Ali, che conserva il titolo, anche se il verdetto viene fischiato. Sarà lo stesso Ken a confessare nel '79: «Non sono più stato lo stesso pugile dopo quell'incontro, né mi sono più allenato così duramente, quella sera ero al mio meglio, nella mia forma migliore».

Il resto non è stato da buttare: un titolo mondiale durato poco (ottenuto senza combattere) e nel '78 un match epico contro Larry Holmes. L'addio ai guantoni nell'81: 42 successi di cui 33 per ko, 7 sconfitte, 1 pareggio. Sapeva che gli sarebbe bastato quello: aver fatto sputare sangue ad Ali.

TWEET DI MIKE TYSON
Ken Norton was always nice to me even when I was just an amateur fighter. He always treated me like I was somebody. Remarkable man.

 

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