“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Angelo Scarano per www.ilgiornale.it
La manovra non s'ha da fare. Ascoltando il balletto degli annunci del governo, il percorso della manovra pare essersi fermato.
La lettera per Bruxelles è partita ma la chiusura del cerchio tra i giallorossi per la legge di Bilancio non c'è. Solo martedì notte Conte aveva annunciato di aver chiuso la manovra. Ma Di Maio nelle ultime ore ha sconfessato la linea del premier annunciando un vertice di governo già per lunedì prossimo per "chiarire i punti della manovra". Insomma a quanto pare la battaglia tra i 5 Stelle, Conte, Gualtieri e Italia Viva, non si è ancora chiusa.
A frenare la corsa della legge di Bilancio sono tutti i punti critici che non sono stati digeriti ora dai renziani, ora dai grillini. Il punto più spinoso è quello del tetto ai contanti che da 3000 euro (soglia introdotta dal governo Renzi) scenderà a 2000 nel 2021 e a 1000 nel 2021.
Una mossa questa che ha mandato su tutte le furie l'ala renziana della maggioranza e anche i 5 Stelle. I renziani si sono spinti oltre e hanno annunciato tra le righe che l'abbassamento del tetto ai contanti "Conte se lo vota da solo". Ma c'è dell'altro. Le sanzioni che si abbatteranno sugli esercenti che non permetteranno il pagamento con carta hanno scatenato la bufera nella maggioranza. Infatti i grillini, pur riconoscendo la necessità di incentivi per i pagamenti con i Pos, non hanno digerito le sanzioni che saranno applicate sulla categoria degli esercenti e dei commercianti. Come abbiamo sottolineato, proprio Confcommercio ha messo nel mirino la multa predisposta dai giallorossi. L'ingresso delle multe in manovra sarà uno dei punti critici che saranno affrontati nel prossimo vertice. Ma la sensazione è che la tensione nella maggioranza è destinata a salire.
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