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ORCHI NELLA RETE - MAXI-OPERAZIONE CONTRO LA PEDOPORNOGRAFIA IN TUTTA ITALIA CHE HA PORTATO ALL'ARRESTO DI 12 PERSONE E AL SEQUESTRO DI DECINE DI MIGLIAIA DI FILE - LA RETATA DELLA POLIZIA DI STATO SEGUE IL BLITZ CHE AVEVA PORTATO LO SCORSO ANNO ALL’ESECUZIONE DI 60 PERQUISIZIONI E ALL’ARRESTO DI 28 PERSONE APPARTENENTI A UNA RETE INTERNAZIONALE DI PEDOFILI - TRA GLI INDAGATI, C'ERA ANCHE UN UOMO CHE SI SPACCIAVA COME "ESPERTO" DI PROTEZIONE DEI MINORI ONLINE COME SCUSA PER ACCUMULARE MATERIALE PEDOPORNOGRAFICO...

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(Adnkronos) - Sono 12 le persone arrestate e 14 quelle denunciate dalla Polizia di Stato nell'ambito di una operazione di contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia online e che ha portato al sequestro di decine di migliaia di file. L'operazione, condotta dagli investigatori della Polizia di Stato del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Venezia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Venezia e dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale si è estesa anche nelle province di Lecce, Sassari, Siracusa, Massa, Pisa, Bergamo, Milano, Monza Brianza, Isernia, Caserta, Reggio Calabria, Roma, Alessandria, Cuneo, Novara, Venezia, Vicenza e Treviso. Sequestrati decine di migliaia di file.

 

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L'operazione "Viper 2" ha preso origine dall'operazione "Viper" del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Venezia, che aveva già portato lo scorso anno all’esecuzione di 60 perquisizioni e all’arresto di 28 persone appartenenti a una rete internazionale di pedofili.

 

2. PEDOPORNOGRAFIA, TRA INDAGATI UN 'ESPERTO' DI PROTEZIONE MINORI

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 (ANSA) - Gli indagati nell'operazione contro la pedofilia online sono tutti maschi, e hanno un'età compresa tra 22 e 69 anni. Tra di essi vi è anche un uomo che millantava di avere conoscenze tra gli esperti nel campo della protezione dei minori online. Per gli investigatori si sarebbe invece trattato di un alibi per accumulare materiale pedopornografico e rimanere nei gruppi di pedofili.

 

L'indagine è stata condotta sotto copertura su una nota piattaforma di messaggistica; sono stati monitorati circa 130 gruppi virtuali all'interno dei quali erano presenti utenti pedofili da tutto il mondo che scambiavano migliaia di foto e video di abusi su minori. Gli utenti esteri presenti nelle chat sono stati segnalati dal Cncpo agli Stati interessati, attraverso i canali di cooperazione internazionale di Polizia.

 

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Per l'esecuzione dei 26 decreti di perquisizione, emessi dalla Procura lagunare, sono stati coinvolti circa 200 agenti della Polizia Postale in 18 Province. Gli arresti sono avvenuti nelle province di Sassari (1), Siracusa (1), Pisa (2), Milano (3), Isernia (1), Roma (1), Alessandria (1), Venezia (1) e Treviso (1).