
QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? È SUCCESSO ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O…
LE MIE PRIGIONI! LA BIBBIA, I DATTERI, LE TORTURE BIANCHE: CECILIA SALA RACCONTA I 20 GIORNI NELLA PRIGIONE IRANIANA DI EVIN IN UNA CELLA "STRETTA E ALTA, SENZA LETTO, CON UNA LAMPADA SEMPRE ACCESA" – “AVEVO PERSO IL SENSO DEL TEMPO, TEMEVO DI NON REGGERE PIU’” - IL CIBO PASSATO DA UNA FERITOIA E LA RICHIESTA DELLA BIBBIA DA LEGGERE – DUE GIORNI FA LA SVOLTA COL TRASFERIMENTO IN UNA CELLA PIU’ GRANDE E LA TELEFONATA AL COMPAGNO CON UNA RICHIESTA PARTICOLARE - POI LA LIBERAZIONE E LA SIGARETTA LIBERATORIA: “SCUSATE SE NON RIESCO A PARLARE BENE, SONO GIORNI CHE NON PARLO CON NESSUNO”
Da open.online
CECILIA SALA CON GIORGIA MELONI A CIAMPINO
Cecilia Sala ha trascorso 20 giorni in una prigione «dove avevo perso il senso del tempo, non sapevo più quando era giorno e quando era notte». Chiusa in una cella «stretta e alta, senza letto, con una lampada sempre accesa e una piccola finestrella sul soffitto da cui passava l’aria ma che neanche riuscivo a vedere». Mangiando datteri e poco altro, passati da una feritoia della porta. E senza conoscere l’accusa sollevata nei suoi confronti. Poi la svolta nella notte tra martedì e mercoledì 8 gennaio: il trasferimento nella sede dell’ambasciata italiana a Teheran. Poi l’aereo per riportarla a casa. La Repubblica oggi riporta alcuni dettagli della detenzione della giornalista romana nel carcere di Evin.
«Ho chiesto una Bibbia»
Dove non ha mai ricevuto i pacchi con i generi di conforto e la mascherina per poter dormire la notte approntati dall’ambasciata italiana. «Ho chiesto una Bibbia», ha rivelato Sala ai familiari. «Presumevo che potesse essere un libro che ad Evin avevano in inglese. E perché comunque la Bibbia è un libro molto lungo…», ha spiegato. Nelle telefonate, ha rivelato, «ero costretta a leggere un messaggio, i miei mi facevano delle domande ma io non potevo dire di più perché avevo paura che mi facessero interrompere la conversazione». L’ambasciatrice italiana Paola Amadei «per quasi venti giorni è stato l’unico volto che ho potuto vedere». Poi la telefonata del primo gennaio: «Temevo davvero di non reggere più».
cecilia sala roberto gualtieri giorgia meloni
Violenze psicologiche
Sala non ha raccontato di violenze fisiche. Ma è rimasta in isolamento senza un letto e con la luce che non si spegneva mai. Due giorni fa la svolta: «Mi hanno spostato in una cella più grande e mi hanno portato gli occhiali. Ero insieme a una donna iraniana che non parlava una parola di inglese, quindi indicavamo gli oggetti nella stanza, lei ne diceva il nome in farsi e io in inglese». Il libro che le è stato portato “Kafka sulla spiaggia” il romanzo di Haruki Murakami. Le è stato anche consentito di chiamare di nuovo a casa. «Daniele, compralo anche te, nella stessa edizione, così lo possiamo leggere insieme, seppure a distanza », ha detto a Raineri.
cecilia sala abbraccia il compagno daniele raineri a ciampino
La prima sigaretta
«Scusate se non riesco a parlare bene, sono giorni che non parlo con nessuno», ha detto all’arrivo. «Non so come comportarmi, che devo fare ora?». Le è stato spiegato che i carabinieri dell’Antiterrorismo del Ros la stavano aspettando in una stanza appartata per raccogliere la sua deposizione sulle condizioni della detenzione. «Ah ok, va bene… rompo il protocollo se prima vado a fumare? ». È uscita dall’hangar, per qualche minuto sola con il compagno, si è accesa una sigaretta. La prima in Italia.
cecilia sala con il compagno daniele raineri a ciampino
cecilia sala abbraccia i genitori all aeroporto di ciampino 3
CECILIA SALA ABBRACCIA IL COMPAGNO DANIELE RAINERI APPENA ATTERRATA A CIAMPINO
cecilia sala con giorgia meloni dopo l atterraggio a ciampino
elisabetta vernoni e renato sala aspettano la figlia cecilia a ciampino
QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? È SUCCESSO ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O…
PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO…
DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ…
SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN…
QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL…
DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI…