
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI QUESTA VOLTA SBAGLIA: SBEFFEGGIARE LA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA È UN…
MILANO, LA NUOVA MONTECARLO – CON LA NORMATIVA FISCALE FAVOREVOLE (INTRODOTTA DA RENZI), LA CRISI DI LONDRA E IL DECLINO DI PARIGI, LA CITTÀ MENEGHINA È DIVENTATA UN PARCO GIOCHI PER MILIARDARI. DOPO IL “FINANCIAL TIMES”, ANCHE IL “WALL STREET JOURNAL” DEDICA UN LUNGO ARTICOLO ALLA RINASCITA DI QUELLA CHE UNA VOLTA ERA CONSIDERATA UNA CITTÀ “FUNZIONALE MA CUPA, IL POSTO DOVE NON SI ANDAVA PER VIVERE BENE” – L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA: IL MERCATO IMMOBILIARE È SATURO, I RICCONI AMERICANI FANNO ALZARE ANCORA IL PREZZO DELLE CASE, ORMAI A LIVELLI FOLLI. E POVERACCI E STUDENTI SONO COSTRETTI A SCAPPARE IN PERIFERIA O TROVARE ALTRE FORME DI REDDITO ("GLI AFFITTI SONO TROPPO ALTI, LE RAGAZZE DEVONO FARE LE TROIE PER CAMPARE", HA DETTO GIACOMO URTIS) – TUTTA QUESTA ATTENZIONE DEI GIORNALI INTERNAZIONALI È UN CASO? SARÀ MICA UNA STRATEGIA SPECIFICA DI RIPULIRE LA REPUTAZIONE CITTADINA, TRAVOLTA DALLO SCANDALO DELL’INCHIESTA “PALAZZOPOLI”, ALLA VIGILIA DELLE OLIMPIADI DEL 2026?
MILANO, UN LUNA PARK PER MILIARDARI (E I POVERACCI S’ATTACCANO AL TRAM) – IL “FINANCIAL TIMES” PROVA A RIPULIRE LA REPUTAZIONE DELLA CITTÀ DELLA MADUNINA, TRAVOLTA DALLO SCANDALO “PALAZZOPOLI”, CON UN ARTICOLONE CHE RACCONTA IL FERMENTO DOVUTO ALL’ARRIVO DI MIGLIAIA DI RICCONI. MERITO DELLA FLAT TAX PER I PAPERONI DI RENZI, E DELLA CRISI DI LONDRA: MILANO SAREBBE DIVENTATA UNA VIA DI MEZZO TRA LA CITY E DUBAI. MA CI SONO MOLTE OMBRE: IL PRIMO È CHE PER LE PERSONE NORMALI È DIVENTATO IMPOSSIBILE SOPRAVVIVERE. “ALTRI NOTANO I LIMITI STRUTTURALI: ARIA INQUINATA, POCHI PARCHI, LA CITTÀ CHE SI SVUOTA NEI WEEKEND E AD AGOSTO, OLTRE A UNA BUROCRAZIA SOFFOCANTE. SE VOGLIONO DAVVERO DIVENTARE UNA CITTÀ GLOBALE, DEVONO AFFRONTARE IL PROBLEMA…” - ARTICOLO DEL 30 AGOSTO 2025
Vieni per un aperitivo, resta per le agevolazioni fiscali: Milano attira l'élite globale
Traduzione di un estratto dell’articolo di Margherita Stancati e Chelsey Dulaney per il “Wall Street Journal”
rich ross e adam sanderson alla gloria osteria di milano +
Quando Rich Ross e suo marito hanno deciso di comprare una casa a Milano, hanno ricevuto sguardi perplessi dagli amici di Los Angeles. «Perché non Roma? Perché non Parigi? Perché non Londra?», chiedevano.
«Milano è il posto giusto», ha detto Ross, 63 anni, ex presidente dei Walt Disney Studios e del Discovery Channel, che ama i ristoranti a misura d’uomo della città e la scena artistica emergente. «È piccola, ma ha un respiro globale».
La coppia fa parte di un numero crescente di globetrotter benestanti che scelgono di trasferirsi nella città del Nord Italia. Un tempo derisa dagli italiani come funzionale ma cupa, Milano si è trasformata in una città vibrante e cosmopolita.
prezzo delle case al metro quadrato citta italiane
Milano combina elementi di Londra, Parigi e New York, ma senza il caos, ha detto il marito di Ross, Adam Sanderson, ex dirigente marketing della Disney, 65 anni. Dopo aver completamente ristrutturato il loro appartamento in un edificio liberty del 1904 a pochi passi dal Duomo, ora dividono il tempo tra Beverly Hills e Milano, con molti viaggi in mezzo.
L’Italia ha attirato nuovi residenti ad alto reddito e lavoratori qualificati da tutto il mondo, soprattutto da Londra, grazie a incentivi fiscali allettanti. E nessuna città ne ha beneficiato più di Milano, dove il denaro ha seguito il denaro. Il Comune ha promosso progetti di riqualificazione. Sono stati aperti più ristoranti di lusso, club esclusivi e gallerie d’arte contemporanea. I prezzi degli immobili di pregio crescono di conseguenza.
Conosciuta come capitale finanziaria, della moda e del business del Paese, Milano è descritta da molti abitanti come la città più europea d’Italia, con scuole internazionali, tanti eventi culturali, meno turisti e trasporti pubblici efficienti. Il Lago di Como, Portofino e le Alpi sono mete facilmente raggiungibili nei weekend.
L’Italia, a lungo simbolo dei problemi europei di stagnazione economica e alto debito pubblico, ha introdotto sgravi fiscali per attrarre grandi redditi nell’ambito delle politiche di crescita. Secondo la legge del 2017, chi si trasferisce in Italia paga solo un’imposta annuale forfettaria su tutti i redditi esteri. A seconda dell’anno di arrivo, la tassa è di 100.000 o 200.000 euro, l’equivalente di circa 117.000-235.000 dollari. I familiari aggiuntivi pagano appena 25.000 euro l’anno.
lo show di luisa beccaria alla milano fashion week
È una frazione delle tasse che molti ricchi pagherebbero altrove, salvo nei paradisi fiscali senza imposte sul reddito come Monaco o Dubai.
Lo sconto fiscale italiano è soprannominato “regola CR7”, dalle iniziali e dal numero di maglia della star del calcio Cristiano Ronaldo, uno dei primi beneficiari della norma quando giocò alla Juventus tra il 2018 e il 2021.
Finora, circa 5.000 persone che si sono trasferite in Italia hanno usufruito della misura, secondo lo studio legale Maisto e Associati, specializzato in diritto tributario.
articolo del wall street journal su milano
Gli americani e la maggior parte dei non europei hanno bisogno di un visto e di un permesso di soggiorno per vivere in Italia. La regola fiscale non porta grandi vantaggi agli statunitensi, che sono tassati negli USA sul reddito mondiale.
I politici francesi hanno accusato l’Italia di “dumping fiscale”, cioè di usare tasse basse per attrarre individui facoltosi.
[…] Storicamente, Milano era il posto dove gli italiani andavano per lavorare, non per vivere bene. Ma due eventi hanno fatto da catalizzatori per il rinnovamento urbano: l’Expo 2015, che portò milioni di visitatori, e l’assegnazione a Milano e Cortina delle Olimpiadi invernali del prossimo febbraio.
Hanno accelerato la trasformazione, con grattacieli, condomini di lusso e interi quartieri sorti negli ultimi anni. Nuovi parchi, piste ciclabili e linee metro hanno cambiato la vita della città, che conta circa 1,4 milioni di abitanti. E oggi l’Italia appare sorprendentemente stabile, mentre altre parti d’Europa vivono turbolenze politiche.
«Qualcosa sta succedendo a Milano. I fondi di venture capital mi chiamano ogni giorno dicendo: “Se vedi qualcosa di interessante, vogliamo investire in Italia”», ha detto Paul Guillemin, co-fondatore della startup tech Volta. Nato e cresciuto a Parigi, si è trasferito a Milano con moglie e figlio nel 2022. Affittano un appartamento due volte e mezzo più grande della casa che avevano a Parigi, ma solo circa il 30% più costoso.
«Amavo Parigi a vent’anni. Ma ora mi piace vivere a Milano», ha detto Guillemin, 37 anni, che divide il tempo tra le due città. «Arrivo nella calma milanese, vado a casa mia, sulla mia terrazza. Vado al lago nel weekend. È una vita fortunata».
Un altro incentivo fiscale, mirato a professionisti qualificati stranieri o italiani che vivono all’estero, ha attratto molti dal 2015. Conosciuto come “Rientro dei cervelli”, consente ai nuovi o rientranti residenti in Italia che soddisfano determinati requisiti di pagare l’Irpef solo sul 50% del reddito per cinque anni, con sconti più lunghi o maggiori in alcuni casi.
L’investitore belga-italiano Lorenzo Franzi, 42 anni, e sua moglie hanno lasciato Londra dopo più di un decennio per trasferirsi a Milano nel 2023. Londra era diventata troppo costosa, ha detto, con due figli in scuole private e il costo del personale domestico in aumento.
«A Milano guadagniamo di più netto grazie al beneficio fiscale, e il costo è un po’ più basso», ha detto Franzi. Alcuni amici londinesi si sono trasferiti a Milano, e fare nuove conoscenze è stato facile in una città dove gli incontri di persona davanti a un caffè o un aperitivo sono preferiti alle videochiamate.
Un altro richiamo finanziario è l’assenza quasi totale di imposta di successione, a differenza del Regno Unito.
Aprono ristoranti sempre più raffinati. […] I club privati prosperano. Soho House aprirà a Milano in un edificio anni ’30 che ospitava la sede dell’organizzazione giovanile fascista.
Un altro, il Wilde, ha aperto alla fine dello scorso anno in una villa anni ’50 a più piani che fu residenza dello stilista Santo Versace. Interni caldi e ovattati, pareti in legno, vari cocktail bar e una cigar lounge. All’esterno, atmosfera mediterranea: arredi a righe e menu stagionale con polpo alla griglia, carpaccio di gamberi rossi, linguine alle vongole e caviale con blinis e panna acida.
Un terzo dei soci sono expat attratti dagli sgravi fiscali, ha detto Gary Landesberg, imprenditore britannico e co-fondatore del Wilde. La quota annuale è di 4.000 euro per gli over 40 e 2.250 per gli under 40.
«Devi seguire il flusso», ha detto Landesberg, ex direttore dell’Arts Club di Londra. «È chiaro che la città sta prendendo slancio».
Aprono anche nuove gallerie d’arte, favorite dalla recente riduzione dell’IVA sulle vendite e importazioni di opere dal 22% al 5%, una delle più basse dell’UE. Nel 2015 Prada ha inaugurato la Fondazione Prada in un’ex distilleria di gin, trasformata in centro culturale ed espositivo. È stata determinante nel fare di Milano una capitale dell’arte, ha detto Nicola Ricciardi, direttore artistico di Miart, la fiera d’arte contemporanea e moderna della città.
«La gente viene qui e vede una città vibrante», ha detto Ricciardi. «E torna, perché Milano continua a rinnovarsi con nuove aperture».
I cambiamenti hanno però alimentato le tipiche tensioni della gentrificazione.
Lucia Tozzi, 51 anni, esperta di politiche urbane e autrice di The Invention of Milan, vive nel quartiere Isola da oltre vent’anni. Un tempo popolare e bohemien, oggi è una delle zone più ambite.
Molti vicini non possono più permetterselo e si sono spostati in periferia, ha detto. Lei possiede l’appartamento, ma le spese condominiali sono più che raddoppiate.
IL CROLLO DEL MODELLO MILANO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Abita a pochi passi dal Bosco Verticale, le due torri residenziali ricoperte da decine di specie vegetali. Il progetto, completato nel 2014, è al centro di Porta Nuova, uno degli sviluppi immobiliari più esclusivi.
«La città si è completamente ricalibrata sul lusso», ha detto Tozzi. «Questa città è davvero inospitale per chi non ha abbastanza soldi».
Una risposta è il Villaggio Olimpico, completato di recente, che ospiterà oltre 1.000 atleti e sarà riconvertito dopo i Giochi in alloggi agevolati per studenti, con serre e orti urbani.
La corsa all’edilizia di lusso ha portato anche a un’inchiesta per corruzione. Oltre 70 tra funzionari, costruttori, architetti e altri sono indagati per presunte tangenti e irregolarità urbanistiche legate ai cantieri per Expo e Olimpiadi. Tra loro il sindaco Beppe Sala, che nega ogni illecito.
manfredi catella alla presentazione del villaggio olimpico di milano foto lapresse.
Nonostante i tanti progetti, Milano fatica ancora ad accogliere i nuovi residenti benestanti. La città è piccola e non ci sono abbastanza immobili di pregio. I prezzi sono schizzati in alto.
Nel Quadrilatero della Moda, il quartiere più prestigioso, gli appartamenti sono arrivati a 39.000 euro al metro quadro nel 2024, oltre il 50% in più rispetto ai prezzi massimi del 2021, secondo Tirelli & Partners. Valori comparabili a quelli delle case più ambite del West Village a New York.
«I prezzi sono esplosi perché semplicemente non c’è abbastanza offerta», ha detto Marco Tirelli, a capo dell’omonima società immobiliare.
La carenza di immobili di lusso è un ostacolo per l’ambizione di Milano di diventare hub globale, ha detto Mauro Moretti, fondatore del fondo londinese Three Hills Capital Partners, che gestisce oltre 3 miliardi di euro di asset.
Three Hills ha investito poco in Italia fino a poco tempo fa, temendo di spaventare investitori per via della stagnazione e dell’instabilità politica. «Ora ci chiedono di investire di più in Italia. La percezione del rischio è cambiata», ha detto Moretti. Oggi il fondo ha un ampio portafoglio italiano, che spazia dalla manifattura al Wilde.
Moretti, con la moglie e le figlie in età scolare, si è trasferito a Milano nel 2023, dopo l’apertura di un ufficio di Three Hills in città.
«Possiamo andare quasi ovunque a piedi o in bici. In due ore siamo in posti straordinari», ha detto. «Per chi vuole una base da cui essere cittadini del mondo, è praticamente perfetta».
INCHIESTA URBANISTICA A MILANO
citylife
gloria osteria milano
nicola ricciardi
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