ponzano - 15enni si fingono militari e fermano auto in transito posto di blocco

MINORENNI MINORATI – A PONZANO, IN PROVINCIA DI TREVISO, DUE 15ENNI SI FINGONO MILITARI, CON TANTO DI TUTA MIMETICA, GIUBBOTTI ANTIPROIETTILE, ELMETTI E ARMI (UNA PISTOLA E DEI FUCILI DA SOFT AIR A CUI AVEVANO TOLTO IL TAPPO ROSSO) E FERMANO LE AUTO IN TRANSITO, CHIEDENDO DOCUMENTI AGLI AUTOMOBILISTI – NON SOLO: LA COPPIA DI COGLIONCELLI PUNTAVA LE ARMI CONTRO I CONDOCENTI – QUANDO I RAGAZZINI SONO STATI FERMATI DALLA POLIZIA, HANNO CONFESSSATO: “È SOLO UNO GIOCO, LO ABBIAMO VISTO FARE SU TIKTOK” E SI SONO PRESI UNA BELLA DENUNCIA…

Estratto dell’articolo di Mauro Favaro per “il Messaggero”

 

POSTO DI BLOCCO MILITARI

Fermavano gli automobilisti vestiti da militari, facendosi consegnare i documenti. Avevano indossato la tuta mimetica, giubbotti antiproiettile, giberne ed elmetti. E soprattutto puntavano contro le auto una pistola e un fucile d'assalto Colt M4: le armi erano quelle che vengono impiegate per il gioco Softair ma loro avevano tolto il tappo rosso. […]

 

Un passante, però, si è insospettito nel vedere quel singolare posto di blocco organizzato dalla coppia di "militari", senza alcun mezzo a supporto. Così l'ha segnalato alla polizia locale di Ponzano e Povegliano. E dal seguente controllo è emerso che i due giovani apparentemente armati fino ai denti in realtà erano due 15enni, residenti nell'hinterland di Treviso, impegnati in una sfida per i social.

 

LA SFIDA SOCIAL

I ragazzi l'hanno organizzato giovedì pomeriggio, verso le 17.30, nella zona di via Volta, alle spalle della chiesa di Ponzano. «Mi hanno chiesto i documenti personali e quelli della macchina - ha raccontato uno degli automobilisti fermati - quando ho chiesto chi erano, mi hanno risposto che facevano parte dei carabinieri». Ce n'era abbastanza per far sorgere più di qualche dubbio. Le risposte sono poi arrivate con l'intervento degli agenti della polizia locale.

 

PONZANO - 15ENNI SI FINGONO MILITARI E FERMANO AUTO IN TRANSITO

«È solo uno gioco, lo abbiamo visto fare su Tiktok», hanno provato a giustificarsi i due 15enni quando gli uomini della polizia locale gli hanno chiesto conto della loro azione. A quel punto gli agenti li hanno portati al comando e hanno contattato i loro genitori, che sono venuti a riprenderseli. Ma non poteva finire qui. I due ragazzi, infatti, sono stati denunciati a piede libero per il possesso di armi replicate senza il tappo rosso, minacce e usurpazione di funzione pubblica. Di pari passo sono state sequestrate anche tutte le repliche delle armi.

 

[…] LE REAZIONI

posto di blocco

«Sono preoccupato per questi sbandamenti dei giovani: non può essere né la noia né la mancanza di opportunità - scandisce Antonello Baseggio, primo cittadino di Ponzano - credo stiano vivendo in un mondo difficile, forse più difficile del nostro e di quello dei nostri genitori. Però non è possibile fare azioni del genere solamente perché viste su internet e sui social network».

«Spero si siano resi conto di cosa vuol dire vestirsi da militari in tutto e per tutto, fermando le auto e puntando le armi verso le persone - incalza - avessero trovato qualcuno armato, magari un portavalori, chissà come sarebbe potuta finire».