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"MIO FIGLIO È STATO COLPITO DA QUATTRO SUOI COETANEI, RISCHIA DI PERDERE L'UDITO" - LO RACCONTA LA MAMMA DEL 14ENNE AGGREDITO A CAMPOBASSO: "ANCHE QUANDO MIO FIGLIO ERA A TERRA HANNO PROSEGUITO A COLPIRLO CON VIOLENZA. UN QUARTO RAGAZZO FILMAVA TUTTO CON UN TELEFONO E POI IL VIDEO È STATO DIFFUSO SUI SOCIAL" - "QUANDO È TORNATO A CASA, MIO FIGLIO MI HA GRIDATO CHE NON DOVEVO FARE NULLA PERCHÉ QUELLI LÀ LO AVREBBERO AMMAZZATO" - "I RAGAZZI CHE HANNO PICCHIATO MIO FIGLIO IN PASSATO HANNO PICCHIATO ANCHE ALTRI RAGAZZI E UN UOMO DI 60 ANNI CON DISABILITÀ..."

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Estratto dell'articolo di Luca Pernice per il "Corriere della Sera"

 

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«Mio figlio rischia di perdere l’udito in modo permanente e credo che intraprenderemo un percorso con uno psicologo perché, oltre alle ferite visibili ci sono quelli non visibili che sono più difficili da guarire».

 

Così al Corriere la madre di Michele (nome di fantasia, ndr ) il 14enne di un paese in provincia di Campobasso, brutalmente aggredito il 6 dicembre da quattro coetanei, tra cui due compagni di classe dell’istituto superiore che frequenta.

 

Come sta suo figlio?

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«Non sta bene. Da quel maledetto sabato accusa sempre mal di testa e continua a non sentirci bene. Nei prossimi giorni abbiamo un’altra visita specialistica. Speriamo che ci diano delle buone notizie. Abbiamo paura che non possa più tornare a sentire bene come prima».

 

Perché suo figlio è stato aggredito e picchiato?

«Durante un’interrogazione è stato continuamente deriso e infastidito, da due suoi compagni di classe e, per questo, ha chiesto l’intervento dell’insegnante che li ha rimproverati. I compagni di classe non hanno accettato quel rimprovero e così hanno deciso di vendicarsi la sera».

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Cosa è accaduto quella sera?

«Mio figlio stava seguendo il corso per la cresima e un ragazzo lo ha chiamato dicendogli che voleva parlargli fuori. Quando è uscito ha trovato altri tre coetanei, tra cui i due suoi compagni di classe che lo hanno colpito con calci e pugni. Anche quando mio figlio era a terra hanno proseguito a colpirlo con violenza.

 

Un quarto ragazzo filmava tutto con un telefono e poi il video è stato diffuso sui social. La sera poi è tornato a casa con delle ferite sul volto e, appena entrato in casa, si è chiuso in bagno e ha pianto».

 

Le ha raccontato cosa fosse accaduto?

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«Quando ho chiesto spiegazioni lui ha gridato che non dovevo fare nulla perché quelli là lo avrebbero ammazzato. Domenica mattina mi hanno contattato alcune amiche dicendo di aver visto spezzoni di video in cui c’era mio figlio che veniva picchiato. Abbiamo accompagnato mio figlio in ospedale dove ci hanno detto che aveva alcune ferite e contusioni e anche una lesione ad un timpano. Poi ci hanno chiamato i carabinieri, a cui abbiamo denunciato tutto quello che è accaduto, dicendo che anche loro avevano un video completo del pestaggio». [...]

 

E i compagni di classe?

«Sì, i due ragazzi sono sempre andati a scuola».

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Suo figlio ha ancora paura?

«Tutto il paese è spaventato. Anche perché i ragazzi che hanno picchiato mio figlio in passato hanno picchiato altri ragazzi e anche un uomo di 60 anni con disabilità, fratturandogli una spalla.

 

L’uomo li ha denunciati e loro lo hanno aggredito di nuovo per vendetta. Mio figlio da quel giorno non esce più di casa, parla poco. Anche il fratellino di 11 anni non vuole più uscire di casa». [...]