QUEL CHE FAI A CASA NON E' SOLO AFFAR TUO – A MODENA, UN OPERAIO DELLA MASERATI NASCONDEVA IN CASA OTTO CHILI DI DROGA, TRA COCAINA E MARIJUANA – L’UOMO, CHE È STATO CACCIATO DALL’AZIENDA DOPO L’ARRESTO, HA FATTO RICORSO CONTRO IL LICENZIAMENTO MA PER LA CASSAZIONE, IL SUO SILURAMENTO È LEGITTIMO: HA DANNEGGIATO L’IMMAGINE DELL’AZIENDA…

SPACCIO DI COCAINA

(ANSA) - Custodendo in casa otto chili di droga tra cocaina e marijuana, ha inciso sull'immagine dell'azienda, la Maserati, così pure sul vincolo fiduciario con la stessa, tenendo anche presente che la notizia del suo arresto aveva sollevato sul territorio un certo clamore: il licenziamento è quindi legittimo. Lo ha stabilito la sezione lavoro della Cassazione, nei confronti di un operaio, addetto al collaudo della Maserati, con cui aveva lavorato per 15 anni.

Come riporta il Resto del Carlino Modena, la Corte, a fronte del ricorso del lavoratore contro il licenziamento per giusta causa, ha stabilito come il possesso dell'ingente quantitativo di droga giustifichi il provvedimento adottato dall'azienda, per la gravità delle condotte, "anche incidenti sulla immagine aziendale e comunque sul vincolo fiduciario".

spaccio di marijuana

La sezione lavoro ha ritenuto corrette le argomentazioni della Corte d'Appello di Bologna che aveva confermato una decisione del tribunale modenese. Secondo i giudici, la condotta illecita extralavorativa è suscettibile di rilievo disciplinare poiché il lavoratore è tenuto non solo a fornire la prestazione richiesta ma anche, quale obbligo accessorio, a non porre in essere, fuori dall'ambito lavorativo, comportamenti tali da ledere gli interessi morali e materiali del datore di lavoro o compromettere il rapporto fiduciario con lo stesso.

SPACCIO DI COCAINA